Capitolo 14 - Impazzire

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Martina

<< Quindi stasera andrai a cena con Robert? >> mi domanda Alba mentre confusa mi guarda e si arrotola le sue ciocche ricce con le dita, << Già >> le rispondo io per l'ennesima volta. Lei fa una strana espressione, non capisco cosa abbia. << Che c'è Alba? >> chiedo sbuffando, << Niente... davvero pensavo >> borbotta e poco dopo il telefono le suona e Lodo fa capolino nella stanza con un mucchio di libri in mano, << La prossima volta ci andate voi a ritirarli >> ci minaccia con sguardo severo. << Chi è? >> sento chiedere a Alba quando risponde al cellulare, << Facu? >> chiede spalancando la bocca, << No che non mi disturbi >> la vedo agitarsi tutta, presa dall'euforia del momento. Lodo mi guarda esaltata, battendo le mani leggermente per non far rumore. Scuoto il capo e ricomincio a sistemare i miei vestiti puliti e profumati. << Si che mi va, ok fammi sapere tu quando >> sento la riccia borbottare poi con un gran sorriso riattacca salutandolo gentilmente. Appena appoggia il telefono sul letto inizia a saltare qua e là come una bambina. << Cosa voleva? >> le chiede curiosa la mora, Alba si ferma con un leggero fiatone dovuto a tutti quei salti, << Mi ha chiesto se mi andava di vederci per un chiacchierata un giorno >> Alba mostra tutti i suoi denti in un enorme e sincero sorriso di felicità, << Lo sapevo che gli piacevi >> borbotta lei. Dopo l'entusiasmo iniziale tutte e tre ci mettiamo a studiare in vista del primo esame. Ognuna sulla sua scrivania, dopo un paio d'ore la situazione degenera. Lodo è sdraiata sul suo letto con la testa che penzola giù mentre legge il libro, i riccioli di Alba sono diventati un ammasso di capelli spettinati a forza di grattarsi la testa con la matita dal nervoso, mentre io inizio a sentirmi stanca, la testa si fa pensante e le cose che leggo fanno fatica ormai ad entrarmi nella testa. Alba si alza di scatto facendo stridere la sedia sul pavimento, << Caffè >> dice solo << Ho bisogno di un caffè, forte, nero, senza zucchero >> esclama come un robot. << Né avrei bisogno anche io >> borbotta Lodo alzandosi di scatto dalla sua strana posizione, si appoggia una mano sulla testa quando inizia a girarle dopo essersi sollevata così velocemente. << Si forse un caffè non farebbe male >> commento io << Andiamo in caffetteria? >> chiedo, loro mi guardano con occhi sognanti << Ok andiamo in caffetteria >> non le lascio nemmeno rispondere, dai loro sguardi capisco la risposta. Quando arriviamo è davvero molto affollata, << Hanno avuto tutti la nostra stessa idea >> blatera la bruna, << Perché tutti devono affrontare il primo esame >> le faccio notare << Non siamo le uniche in questa situazione >>, << Menomale >> commenta Alba. << Siete venute a fare una ricarica di caffè? >> la voce di Jorge mi raggiunge, tutte e tre ci voltiamo a guardarlo e insieme a lui c'è anche Diego che sorride e alza semplicemente una mano per salutarci, << Si, ne abbiamo bisogno, molto >> risponde Alba, << Vi capiamo >> blatera Diego, << Immagino quanto studierai tu >> inizia a stuzzicarlo Lodo, << Più di te signorina >> ribatte lui. Sento gl'occhi verdi di Jorge guardandomi mentre osservo Lodo e Diego che come al solito battibeccano, mi volto verso di lui e la cosa un po' mi imbarazza << Mechi come sta? >> gli chiedo per allentare questa strana tensione, << Benissimo, lei sta sempre bene >> mi risponde lui, << Spero che si sia divertita sabato alla festa >> parla Alba, << Era contentissima, certo avrebbe preferito non dover stare tutta la sera a ballare con Ruggero, ma almeno c'eravate voi a tenerle compagnia >> spiega lui, sono contenta che Mechi si sia gustata la sua festa di compleanno e che sia stata felice di averci lì con lei. << E' pronto il nostro caffè >> esclama Diego quando viene chiamato un numero, sparisce tra la gente per raggiungere il bancone mentre noi rimaniamo lì con Jorge, che mi guarda. << Non vede l'ora di rivedervi >> dice poi riferito ovviamente a Mechi << Dice che le piace avervi a palazzo >> continua, << E a noi piace stare a palazzo >> ammette sincera Alba con una faccia buffa che fa ridacchiare Jorge. << Ci piace stare con Mechi >> continuo poi io per non sembrare delle approfittatrici che sono amiche di Mechi solo perché è la principessa d'Inghilterra. Diego fa ritorno con due bicchieri di caffè e ne porge uno a Jorge, << Torniamo a studiare >> dice poco entusiasta, << Menomale così non ti ho intorno >> lo punzecchia ancora Lodo, << Trattalo bene poverino >> la rimprovera la riccia, << Grazie Alba, ma lasciala pure fare, mi piace quando mi insulta >> dice Diego apposta per far arrabbiare ancora di più Lodo. << Allora ci vediamo qui in giro >> dice poi Jorge per salutarci, << Si ci vediamo in giro >> ribatto con un tono leggero io, << Bene >> il suo tono di voce cambia, come se un suo desiderio fosse appena stato avverato, quel sorriso leggero che fa è estremamente sincero che quasi mi lascia senza parole e poi spariscono insieme tra la folla della caffetteria. << Fra quanto esci? >> mi chiede Lodo sbucando con la testa da dietro un libro, << Fra 10 minuti >> rispondo io uscendo dal bagno. Alba mi guarda, << E' così che ti presenti ad un appuntamento? >> mi domanda scrutandomi da capo a piedi con uno sguardo confuso, << Primo non è un appuntamento, secondo non mi metto in tiro se non è un appuntamento >> spiego io, << Certo che è un appuntamento Tini, è solo una scusa quelle di offrirti la cena per ringraziarti >> dice con fare ovvio Lodo, << Io non ho nessun appuntamento, smettetela >> inizio ad innervosirmi io, se Robert pensa che sia un appuntamento in quel senso è lui che sbaglia di grosso, sono stata molto chiara e lui lo sa. Ci incontriamo nell'atrio dove lo trovo ad aspettarmi. << Ciao Martina >> mi saluta lui leggermente in imbarazzo, << Dove ti va di cenare? Possiamo anche uscire dal campus se ti va >> chiede, << Preferirei restare nel campus, ho passato l'intera giornata sui libri e sono leggermente scombussolata >> rispondo io, non mi sembra offeso, << Certo capisco, siamo tutti presi dagl'esami, mi piacerebbe tanto staccarmi la testa dal corpo per non pensarci più >>, io ridacchio alle sue parole, anche a me piacerebbe farlo, per smettere di pensare. Andiamo al ristorante del campus, io ordino un semplice Hamburger con delle patatine e Robert fa lo stesso, << Ho bisogno di una ricarica >> commento io dopo aver ordinato. << Come è stato il compleanno della principessa? >> domanda lui incuriosito, << Stupendo >> sorrido leggermente, << Dicono che lei sia una ragazzina viziata e non molto simpatica >> dice poi e questa sua affermazione mi infastidisce leggermente, << La conoscono per dire questo? >> domando io, << No, però è facile percepire che sia così, insomma è una principessa >>, << Non è assolutamente così >> ho un tono leggermente infastidito << E' molto gentile e ha un grande cuore, non è per nulla viziata >>, << Beh tu l'hai conosciuta probabilmente è così >> dice gentilmente. Iniziamo a chiacchierare di altro, non mi va di toccare questi argomenti con lui, mi innervosiscono, mi innervosisce la gente che parla senza conoscere. Finiamo a parlare dell'università e di cosa vorrei fare dopo, << Tornerai in Argentina? >> mi domanda, << Ovvio che tornerò in Argentina, tornerò sempre là, poi sicuramente la vita mi porterà da qualche altra parte, ma l'Argentina fa parte di me, è un pezzo del mio cuore >> spiego io quasi emozionandomi nel pensarci, quanto mi manca casa mia, quanto mi manca passare le mie giornate con Fran e insieme alla mia famiglia. Per fortuna che almeno mio fratello è qui con me, almeno una parte di me c'è l'ho qui e ovviamente anche Lodo, la mia inseparabile super amica. << E' molto profondo >> commenta lui << Sei proprio attaccata alla tua terra >>, annuisco leggermente imbarazzata. Dopo una lunga cena usciamo dal piccolo ristorante del campus, << Il cielo è completamente pieno di stelle, strano di solito qui è sempre nuvoloso >> ridacchia lui, << Già, mi manca il sole caldo >> dico pensando alle estati Argentine, con il sole che ti riscalda la pelle, << Il clima qui non è un gran che >> ammette lui guardando su nel cielo buio, illuminato da milioni e piccolissime stelle. Poco dopo sento che mi sta osservando, << Martina io... >> dice prima di avvicinarsi di colpo a me, io con uno scatto mi sposto, con la sua mano a mezz'aria che era pronta ad afferrarmi il viso. Sapevo benissimo cosa voleva fare, per questo mi sono scansata subito, prima che le sue labbra finissero contro le mie. E' un bel ragazzo, ma io non voglio niente di ciò. << Scusa >> mi dice lui dispiaciuto << Non so cosa mi sia preso >>, << Non devi scusarti >> borbotto imbarazzata << Non fraintendermi, tu sei un bel ragazzo e sei anche molto intelligente ma io non ho tempo per questo, devo concentrarmi su altro in questo momento e davvero non pensare che tu non mi piaccia, solo che io... non posso >> cerco di spiegarmi il meglio possibile, << Capisco, davvero lo capisco Martina, scusami non avrei mai dovuto farlo, è che mi è venuto d'istinto >> anche lui cerca di spiegarsi. Rimaniamo in un silenzio imbarazzante per un po', << Forse è meglio che vada, domani è una lunga giornata >> dico con un po' di coraggio, << Certo, gl'esami sono vicini >> parla con le mani in tasca, imbarazzato anche lui quanto me. Lo saluto con un leggero bacio sulla guancia << Grazie per la cena Robert >>, << Figurati Martina >>, << Tini... per favore chiamami Tini >> sorrido io e poi mi avvio verso il mio alloggio, << Ok... Buonanotte Tini >> mi volto e ha un leggero sorriso sul viso anche se noto un leggero dispiacere sul suo volto. Ricomincio a respirare seriamente solo quando rientro nella mia stanza. Mi appoggio alla porta senza rendermi conto che due paia di occhi mi guardano confusi. << Che diavolo ti prende? >> la voce di Lodo rimbomba nella stanza silenziosa, << Vi devo raccontare una cosa >> dico alle mie due amiche.

Royal Love - Una favola reale ( Jortini )Onde histórias criam vida. Descubra agora