Capitolo 12 - Festa universitaria

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Martina

<< Ragazze! >> urla Alba entrando come un razzo nella stanza, con in mano tre buste nere. Inizia a saltellare come una pazza mentre Lodo che si sta preparando per uscire mi guarda con uno sguardo confuso, molto confuso. << Alba ti puoi fermare >> le dico io dopo che non smette di agitarsi e saltare su e giù senza più fermarsi, << Come mai sei così felice? >> le chiede la bruna. Alba con il fiatone smette si saltare qua e là e fa un enorme sorriso porgendo ad entrambe una di quelle buste che tiene tra le mani. Sopra noto una scritta d'oro molto raffinata, fatta a mano, è un invito. << Oddio >> sento dire a Lodo che poco dopo inizia a saltellare con Alba, apro immediatamente la lettera per capire esattamente cosa le renda così felici. Leggo il contenuto della lettera, siamo state ufficialmente invitate al compleanno della principessa Mercedes, a corte, sabato prossimo, ora capisco tutto questo entusiasmo e immagino che sia stata un idea di Mechi invitarci. Il telefono mi squilla e sul display vedo che è Fran. << Ciao sorellina >> sento la sua voce e sorrido mentre ancora leggo l'invito che tengo in mano e mentre Alba e Lodo ancora saltano, si stancheranno prima o poi, spero dentro di me. << Ciao Fran >> ricambio il saluto, << Hai ricevuto anche tu l'invito per il compleanno della principessa? >> mi chiede poi lui, << Perché sei invitato anche tu? >> domando invece io in modo sarcastico, << Certo >> esclama convinto << Avevi dei dubbi? >>. Ovviamente, sapevo benissimo che Mechi avrebbe invitato anche Fran, a quanto dice Jorge, lei ha una cotta per lui, dal momento in cui l'ha visto in un negozio di musica. << Volevo solo sapere se ci organizziamo per andare insieme >> sembra un po' nervoso o agitato non riesco bene a percepirlo, << Certo Fran >> acconsento io alla sua richiesta << In questi giorni ci mettiamo d'accordo, sono quasi sicura che Mechi ci manderà un auto >> borbotto poi, << Già, quella ragazza è sorprendente >>. Rimango in silenzio dopo quell'affermazione << V-voi invece cosa fate di bello stasera? >> mi chiede poi mio fratello balbettando perché si è reso conto di quello che ha detto pochi secondi fa. << Appena Lodo e Alba smettono di saltare andiamo ad una specie di festa che hanno organizzato al pub del campus >> spiego leggermente annoiata da questa cosa, preferivo stare qui a studiare, ma purtroppo ho due amiche molto insistenti che mi costringono a uscire. << Almeno esci un po' invece di stare sempre sui libri >> mi rimprovera lui, << Invece tu dovresti smetterla di uscire e studiare di più >> lo scherno io. Arrivate al pub ci accorgiamo che c'è un sacco di gente, troppa gente per i miei gusti. Alba ordina qualcosa da bere, il prato difronte al pub è stato allestito con tavoli e decorazioni varie. Barili di birra sono sparsi ovunque e i ragazzi si servono da bere da soli. E' tutto così caotico, la gente canta, balla, beve. << Le feste universitarie sono fantastiche >> urla Lodo sopra la musica alta, << Se lo dici tu >> rispondo io, << Tini divertiti un po' dai >> mi dà una spallata Alba che quasi mi sbatte in terra. << Ciao >> qualcuno ci saluta ma non riconosco la voce con tutto questo casino, quando ci voltiamo c'è Robert che ci sorride, << Non pensavo di trovarvi qui >> ammette poi con uno sguardo stranito, << Già l'abbiamo praticamente trascinata fuori dalla stanza >> borbotta la riccia, << Immagino >> ribatte lui e poi mi fa un sorriso, splendente e sincero. << Vi state divertendo? >> chiede mentre sorseggia una birra, << Moltissimo >> afferma Lodo entusiasta, << Io raggiungo i miei amici, ricordati della cena, me l'hai promesso >> si rivolge a me, << Si, appena sono più libera promesso >> rispondo io un po' in imbarazzo, << Allora ci becchiamo qui in giro, altrimenti ci vediamo domani in classe >> fa un altro sorriso prima di sparire. << Cena? >> mi chiede Lodo, << Si vuole ringraziarmi per l'aiuto che gli dò offrendomi una cena >> le spiego io, << Si certo come no >> ribatte lei e io la guardo in malo modo, << Cosa vorresti dire? >>, << Che è cotto di te... sveglia >> mi prende in giro lei, << Non è come pensi Lodo e poi sono stata molto chiara, non cerco nessuno e non voglio relazioni, devo pensare allo studio >> le spiego, << Però è carino >> mi sorride Alba, << Lo è >> ammetto io non mi vergogno a dire che è un bel ragazzo, intelligente, che si impegna, ma non lo penso in quel senso, per me è e rimane solo un amico. << Dai andiamo >> ad un certo punto Alba mi afferra la mano, << Andiamo dove? >> le chiedo, << A ballare mi pare ovvio >> alza gl'occhi al cielo lei, << No io non vengo a ballare >> mi impunto, << E invece si, divertiamoci un po' >> mi spinge Lodo in mezzo a tutti quelli che si stanno scatenando a suon di musica. Dopo un po' di timore mi convinco a divertirmi con loro e inizio a ballare. Mi sento osservata, ho questa strana sensazione di avere degl'occhi puntati addosso, ma non ci do peso, devo smetterla di pensare troppo e lasciarmi un po' andare. Mi scateno con le ragazze, ridiamo insieme e mi sembra di non farlo da una vita. << Buonasera >>, Lodo si blocca e cambia espressione, mi volto e dietro di me c'è Diego, pimpante e sorridente, << Sei venuto a rovinarci la serata? >> chiede Lodo mentre Alba salta al collo del ragazzo, << Le feste sono una figata >> urla lei, << Si lo sono >> commenta lui confuso dall'atteggiamento della riccia, << E' andata leggermente fuori di testa >> dico scherzando e Diego ridacchia, << Capisco l'emozione della prima festa universitaria e voi vi state divertendo? >> chiede poi, << Si finché non sei arrivato tu >> dice con il suo tono cattivo e acido Lodo, mi viene da ridere, non capisco perché deve sempre trattarlo così, ma la cosa è diventata comica, sembrano una coppia sposata quando battibeccato, << Veramente io sono l'anima delle feste >> dice in modo serio e quasi sensuale a Lodo per prenderla in giro, ormai Diego ci gioca su questa cosa, sa benissimo come farle saltare i nervi. << E ti aspetti che ci creda >> fa una faccia schifata lei guardandolo, << Prima o poi riuscirò a conquistarti >> continua lui con le prese in giro, << Credici Diego, credici >> lo sfida lei con lo sguardo e lui fa lo stesso. << Vado a cercare Jorge, è da un po' che non lo vedo, non è un buon segno era abbastanza arrabbiato quando siamo usciti >> dice poi, << Si bravo vai a fare il babysitter >> cerca di offenderlo lei, ma lui la guarda, gli fa l'occhiolino e gli sorride ancora, << Ci vediamo in giro >> dice prima di sparire tra la folla. << Potresti essere più carina con lui >> le consiglia Alba, << Non se lo merita >> ribatte la bruna mentre io scuoto il capo, pensando a quando finiranno di bisticciare quei due. La serata continua, incontro di nuovo Robert che mi presenta qualche suo amico, Lodo cambia strada quando vediamo Diego da lontano, Alba si è praticamente scatenata senza sosta per tutto il tempo, ma non ho mai incontrato Jorge, forse non sta molto in vista altrimenti sarebbe circondato dalla gente. Mi sposto in un aria poco affollata per prendere un po' d'aria quando da lontano, sotto un arco decorato con le lucine vedo qualcuno di famigliare che barcolla. << Jorge >> dico avvicinandomi, lui alza lo sguardo e inizia a ridere, << Ciao Martina >> e ride ancora. Rimango lì a fissarlo stranita, << Sei ubriaco? >> mi rendo conto che è una domanda stupida, << Nooo, ho bevuto qualche birra e forse mi sono fatto qualche shot >> ammette lui guardando nel vuoto per ricordare, << Qualche shot? >> scuoto il capo << Dov'è Diego? >> chiedo poi dovrebbe stare con lui soprattutto in questa situazione, lui fa spallucce e poi si mette a ridere. << Ok... ti accompagno nella tua camera >> borbotto vedendolo che si regge a malapena in piedi e non credo che l'avrebbe trovata da solo, << Grazie, questo posto è un labirinto >> farfuglia. Gli afferro un braccio e me lo metto intorno al collo, mi guarda da molto vicino fissandomi dritto negl'occhi, << Su andiamo a nanna principe >> sorrido io distogliendo lo sguardo. Lo strascino per qualche corridoio mentre lui ogni tanto barcolla facendomi perdere stabilità e ridacchia come un bambino. Non capisco perché si sia ridotto così. Insomma sono abituata a vederlo spesso nel suo ruolo da principe, quindi vederlo ubriaco mi fa strano. Ad un tratto si ferma e mi fissa, con il viso vicino al mio, << Sei bellissima >> dice, rimango immobile e senza parole, poi mi rendo conto che ho a che fare con un ubriaco e ridacchio, << Beh, grazie... ma sai come si dice da ubriachi sono tutte bellissime >> ricomincio a camminare sostenendolo, << No, tu lo sei, la più bella >> sbiascica lui, << Va bene Jorge >> gli do corda prima che inizi a degenerare ancora di più. Appena, con fatica, arriviamo davanti al suo alloggio lo faccio appoggiare al muro in parte alla porta. << Dove hai le chiavi? >> chiedo guardandolo mentre lui mi osserva attentamente, scruta ogni mio piccolo movimento senza dire una parola, << Cosa te lo chiedo a fare >> brontolo tra me e me mentre inizio a rovistare nelle tasche del suo giubbotto del college, con ancora i suoi occhi che mi seguono in ogni movimento. Ad un certo punto le sue mani mi afferrano le spalle e di colpo mi avvolge tra le sue braccia, appoggiando la testa nell'incavo del mio collo. Rimane lì fermo, respira profondamente mentre io non so che fare. Lo sento rilassarsi, il suo respiro si fa più delicato, lo sento sulla mia pelle. << Jorge >> lo chiamo delicatamente ma non dà segni di vita, sembra catapultato in un altro mondo. Mentre mi stringe decido di cercare le chiavi e dopo qualche tentativo finalmente le trovo. << Jorge >> lo chiamo ancora << Ti metto nel letto ok? >> chiedo io sapendo di non avere risposta, riesco a sciogliermi da quella stretta e lo accompagno dentro la stanza, dove dopo pochi secondi si addormenta nel suo letto.

Royal Love - Una favola reale ( Jortini )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora