29. Campeggio? Sul Serio? (pt. 1)

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Dopo alcuni giorni sono tornato a casa e le cose con Scarlett non sono migliorate...

Ora lei mi guarda con occhi diversi ma io voglio solo tornare ad essere la sua migliore amico.

※※※

«Scarlett... per favore...»

«Natan, non capisci che ora tutto è diverso!?» lei dice.

«Ma che cosa c'è di diverso?»

«Mi ami e io non posso fingere di non saperlo.»

«Ma ti amavo anche quando eravamo al liceo. Per favore lasciami stare vicino a te. Voglio essere il tuo migliore amico.» dico e sento che i miei occhi stanno bruciando.

«Se piangi ti uccido.» dice lei abbracciandomi.

«Va bene. Non ho mai avuto intenzione di escluderti dalla mia vita; non so nemmeno perché abbia reagito così.» continua Scarlett senza staccarsi.

E ora vorrei baciarla ma non posso cazzo.

«Non te lo farò pesare. Non ti ripeterò ciò che provo per te all'infinito. Non lo farò perché so che tu non mi ami e voglio continuare questa amicizia.»

«Quando sei così, ti adoro! Riesci sempre capirmi»

※※※

Scarlett

«In campeggio? Sul serio?» domando incredula e Cris annuisce.

Non sono mai stata in camper e nemmeno in una tenda in mezzo al nulla.

«Sì. Volevo portarti nel bosco dove andavo sempre con mio padre. C'è uno spiazzo che nessuno conosce. Però andremo in tenda. Non si può arrivare lì con il camper, né con la roulotte.» chiarisce lui.

«C'è solo un misero e piccolissimo problemino: io non ho una tenda.» dico io rovinando l'emozione del momento.

Alla mia rivelazione, Cris non cambia espressione:« Ma tranquilla. Ce l'ho io la tenda ed è abbastanza grande per due. Passeremo magnifico weekend!» continua lui allegro.

Non impazzisco all'idea di stare in un piccolo spazio in mezzo alla selvaggia natura solita dei boschi.

Insomma... insetti, rumori strani...

Beh, se avessi paura, avrei Cris. Di cosa mi preoccupo?

«Emmmh... okay. Devi venire a casa mia per dirmi che cosa portare.»

«Okay.» conclude lui.

Secondo me, è molto felice di poer rivivere un'esperienza così speciale per lui con la ragazza che ama.

※※※

Dopo aver messo tutte le cose che mi ha indicato Cris,i ritrovo con uno zaino sulle spalle più grande di me.

Lui mi ha detto che la metà delle cose che mi sono portata, non mi serviranno.

Ma io le ho prese lo stesso, per sicurezza.

«Pronta, Gioia?» domanda lui allegro, inconsapevole di aver toccato un tasto dolente: Abe mi chiamava così.

«Tutto bene?»

«Puoi non chiamarmi così? Tipo... mi va bene Principessa o tutto quello che vuoi, ma non Gioia.» dico io.

«Okay, va bene. Posso chiederti perché?»

«No, non puoi. Scusa ma non sono ancora sicura di voler parlare di questo con qualcuno.» mi limito a dire io.

È la verità; ora che sto riuscendo ad andare oltre Abe, non voglio tornare triste.

«Però sono sicuro che con Natan ne parli.» dice lui offeso.

«No, nemmeno con lui. È una cosa mia. Non essere geloso del mio migliore amico.»

«Io non sono geloso di lui, ma del vostro rapporto. Non mi piace il fatto che tu sia più aperta con lui rispetto che con me.» si spiega Cris.

«Ma non devi. E poi non è vero. Non puoi paragonare il nostro rapporto a quello di me e Natan. Sono due cose diverse.» dico io.

«Hai ragione, Scarlett.»

Fa una pausa ed aggiunge:« Beh. Allora andiamo.»

※※※

«Manca ancora molto?» domando dato che sono 2 ore che viaggiamo sulla Renault di Cris.

«Nì.» risponde lui.

«Traduci.»

«No perché fra 5 minuti parcheggiano. Sì perché poi andremo a piedi per raggiungere il cuore del bosco.» dice tranquillamente rimanendo attendo al sentirono sterrato su cui stiamo andando.

Io scoppio in una risata nervosa e aggiungo:« Scherzi, vero?»

«No, no.» continua lui come se fosse abituato.

Beh certo che lo è: ci andava da piccolo...

※※※

Parcheggiamo la macchina in un paesino, vicino al bosco, dove pare che il tempo si sia fermato.

Tutte le case sono bianche e, dato che è ora di pranzo, dalle finestre si sentono degli odori buonissimi.

Man mano che scendiamo lungo una stradina di sassi bianchi, si riesce a scorgere il bosco dove passeremo il weekend.

※※※

«Quando arriviamo, Cris?» mi lamento io non riuscendo quasi a leggermi in piedi.

«Bah, mezz'oretta, se non ricordo male.» poi mi guarda e si accorge della mia espressione affaticata.

«Io te lo avevo detto di non portarti tutta quella roba...»

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Heilà!! Scusate se non sto pubblicando molto ma sono piena di compiti. La seconda parte dovrei riuscire a pubblicarla domani mattina oppure prima, non so.

Dipende da che ora finisco i compiti.

Ciauuuu💞💕

●Chiara●

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Innamorata Di Uno Stronzo Where stories live. Discover now