Capitolo 16 - Pensiero costante

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Jorge

<< Sono appena stata da Martina, ora io e Cande ritorniamo a palazzo >> mi sorride mia sorella dopo che gli ho chiesto cosa ci facesse qui. << Eri con Martina? >> chiedo curioso, dentro di me qualcosa si trasforma e solo a sentire il suo nome tutto ritorna a galla. Diego mi lancia un'occhiataccia che mi fulmina all'istante. << Si, siamo andate a trovare le ragazze >> conferma lei, << Come stanno? >> chiedo io facendo finta di nulla, voglio sapere come sta lei, solo lei. << Stanno bene, Martina aveva un po' di stress addosso ma a quanto pare è perché è stata troppo sui libri, quella ragazza dovrebbe trovare qualcosa che la distragga dallo studio altrimenti finirà per esaurirsi del tutto >> borbotta Cande, so benissimo perché Martina è stressata, per quel che è successo. Si starà facendo mille domande, mille paranoie, proprio come me. Vorrei tanto parlarle, dirle che mi dispiace, non di averla baciata, ma di aver agito senza pensare a lei, a quello che lei voleva. Infondo gli sono fiondato così sulle labbra senza pensarci nemmeno, le sue labbra, le sue morbide e saporite labbra. << Ci sei? >> chiede Mechi quando mi vede perso nel mio mondo di nome Martina. << Allora ci vediamo stasera, sono contenta che veniate a palazzo >> borbotta entusiasta mia sorella, << Per forza tua madre ha invitato Cathryn e Ruggero >> blatera Diego e solo a pensarci mi viene la nausea, non mi va proprio di passare la serata con quella solo per fare il ragazzo interessato che non sono. Ma sono costretto. Saluto mia sorella e Cande, << Hai fame? >> chiedo a Diego, << Si molta >> ribatte lui guardandomi come cucciolo affamato, << Vado io a prendere il pranzo >> ho bisogno di muovermi, restare qui mi fa diventare pazzo. Anche se ci provo non riesco a non pensarla, a non pensare a ciò che è successo. Non noto nemmeno tutte le persone che mi passano accanto, continuo a pensare solo ed esclusivamente ad una cosa, l'unica cosa a cui non dovrei pensare. E la sento da lontano, come se lei per me fosse una calamita. Sento la sua presenza intorno a me e mi sembra assurdo il momento in cui alzo lo sguardo davanti a me e la trovo li. Che mi guarda impaurita. In un secondo scompare in un altro corridoio, so benissimo che ha cambiato strada apposta. Senza nemmeno pensarci la seguo, devo parlarle, devo sistemare tutto in qualche modo. Devo guardarla ancora. Quando sono abbastanza vicino a lei appoggio una mano sulla sua spalla e lei si volta di scatto. Mi fissa con due occhi enormi, ma non riesco a capire cosa sta provando, so solo che l'ansia la sta divorando. << Dobbiamo parlare >> le dico cercando di rimanere serio e di non tralasciare l'agitazione che provo dentro di me, quel fuoco che si è acceso ancora una volta solo toccandola con una mano. Mi fa strano sentirmi così per un semplice contatto eppure è più potente di tutte le volte che sono finito a letto con qualcuna. << Non dobbiamo dirci niente >> si volta di scatto lei e ricomincia a camminare, la rincorro ancora tenendo il suo passo, << Ti prego Martina, sto impazzendo >> ammetto, non mi importa cosa possa pensare, è la realtà, sto letteralmente andando fuori di testa. Si ferma di scatto e mi guarda, << Tu stai impazzendo? >> chiede stranita, << Senti... io non dovevo farlo, sono stato uno stupido, mi è venuto di istinto, non stavo pensando >>, << Devi pensare >> mi interrompe lei, << Lo so >> concordo con, dovevo pensare, ma se l'avessi fatto a quest'ora non mi sentirei così vivo, vivo da far schifo, da voler urlare al mondo quanto io mi senta bene. << Devi starmi lontano >> bisbiglia lei con la voce quasi rotta e in una frazione di secondo il mondo crolla intorno a me. Lontano, non potrei mai starle lontano, è più forte di me e non voglio fare a meno del modo in cui mi sento quando c'è lei, quel senso di libertà, di normalità. << Non voglio starti lontano >> le dico e lei smette di respirare, lo avverto, << Martina respira, giuro che non ti bacio, solo che... non voglio che tu mi stia lontano solo perché sono stato un idiota >> cerco di farle capire come mi sento senza andare troppo nei dettagli, lei si rilassa visibilmente, anche se la tensione è molto altra tra noi. << Ti prometto che non succederà ancora, ma tu promettimi che non mi ignorerai, che saremo come prima >>. Lei rimane lì, a guardarmi e si, cazzo, la bacerei ancora, milioni di volte, ma non posso. << Non devi farlo mai più Jorge, non cerco questo, ho degl'obbiettivi e voglio solo concentrarmi su questo, non voglio problemi, paranoie, ansie inutili capisci? >> dice di getto agitata, << Lo capisco, davvero Martina e ti lascerò il tuo spazio, non farò più stronzate, voglio quanto te che realizzi i tuoi sogni e di certo non voglio metterti in mezzo a degli scandali mediatici >>, << Già, non potrei sopportarlo >> commenta lei, << Quindi mi perdoni? >> chiedo guardandola intensamente, avverto il suo respiro cambiare, questi pochi secondi di silenzio sembrano non finire mai. Inizio a pensare che potrebbe mandarmi a quel paese, potrebbe volermi lontano da lei, potrebbe addirittura non volermi nemmeno vedere più e questo mi spezza l'anima. << Ok, ti perdono >>, non so che dire, vorrei urlare di gioia, ma rimango lì come uno stupido << Ci vediamo in giro >> dice poi oltrepassandomi, il suo profumo mi invade, << Ci vediamo in giro >> le faccio da eco, mi volto a guardarla mentre se ne va. Da una parte mi sento rilassato per non averla persa per sempre, per il fatto che non mi odi, ma sicuramente sarà più fredda con me d'ora in poi, sento la sua ansia, il suo nervosismo in mia presenza. << Quindi avete parlato >> blatera Diego mentre guida per portarmi a palazzo, << Esatto >> confermo io, << Beh almeno non ti ha sputato in occhio o tirato un calcio nelle parti basse >> fa un po' di ironia lui per sciogliere l'atmosfera, << Era strana, non saprei spiegarti, ma c'era qualcosa di diverso in lei e poi era nervosa da morire come se io fossi un mostro che potrebbe farle del male >> do voce ai miei pensieri, << Cosa pretendi? Sappiamo benissimo come lei la pensa, c'è l'ha detto mille volte che non vuole nessuna distrazione durante gl'anni di università e poi arrivi tu... il principe d'Inghilterra che la bacia, puoi immaginare come si sia sentita? Cosa avrà pensato? >> cerca di farmi capire lui, << Non riesco proprio a capire cosa le passa per quella testolina >> sorrido tra me e me come un ebete e il suo viso mi compare davanti. Diego scuote il capo, << Jorge smettila di pensarla, devi trovare un modo altrimenti sei fottuto e se ti innamorassi seriamente di lei? Ci hai pensato? Sarebbe un disastro >>, ed è vero sarebbe una catastrofe, non potrei mai vivere con il pensiero di amarla e non poterla avere. Arrivati a palazzo il mio umore cade a terra. Sorridente sulle scale dell'entrata mi aspetta Cathryn, << Finalmente >> esclama lei quando mi vede abbracciandomi con un po' troppa enfasi, Diego fa una faccia strana guardandola, pure lui si è reso conto di quanto è opportunista questa ragazza. Sento qualcuno schiarirsi la voce e vedo Mechi uscire da palazzo con le braccia incrociate, infastidita da ciò che vede. Cathryn lascia la presa e si volta verso mia sorella facendole un sorrisetto soddisfatto, credo che Mechi le salterebbe al collo se solo potesse. Trovo Ruggero nel salone con mia madre e mio padre che chiacchierano, << Finalmente sei arrivato, ti aspettavano tutti con impazienza >> mi dà un leggero abbraccio, poi saluto Ruggero. << Sarà una lunga serata >> mi dice lui quando stiamo andando nella sala da pranzo, << Lo so amico, lo so >>. Come all'ultima cena, Cathryn continua a parlare di lei, di cosa vuole fare e cosa vuole essere. Vorrei morire qui se potessi. Mentre faccio finta di ascoltarla ricomincio a pensare a Martina, a quanto mi piacerebbe che ci fosse lei al posto di questa mocciosa, in questo momento staremo parlando del mondo, dei viaggi, della scienza, della coltura, invece di queste solite stronzate. << La stanza è davvero bellissima a proposito >> dice poi Cathryn e quasi mi va di traverso l'acqua che sto bevendo, << Mamma ha invitato Cathryn a rimanere questa notte... >> mi informa Mechi, << Dovrebbe abituarsi >> ridacchia mia madre e vorrei tanto alzarmi da questo tavolo e andarmene, ma butterei all'aria tutti i sacrifici che ho fatto per poter frequentare l'università, tutto l'impegno che ci ho messo. Per fortuna poco dopo mia madre cambia discorso e si impunta su Ruggero e Mechi, mi dispiace per loro ma non ne potevo più di sentirla parlare di matrimonio. Finalmente sono nella mia stanza, dopo questa straziante cena, anche Mechi non era dell'umore adatto, mia madre sa proprio come rovinarci le giornate. Entro in bagno per cambiarmi e lavarmi, un rumore attira la mia attenzione, quando esco trovo Cathryn mezza nuda sdraiata sul mio letto. Indossa dell'intimo sensuale e mi guarda come se stesse cacciando la sua preda. Si alza sinuosamente e viene verso di me, << Te l'avevo detto che sarebbe stato meglio quando saremmo stati soli >> fa un sorrisetto avvicinandosi ancora di più, << Che ne dici, mio principe, se ci diamo da fare >>. Credo che nessun ragazzo potrebbe dirle di no, è molto bella su questo non c'è dubbio, ma a me non fa nessun effetto. Quando si avvicina ancora per baciarmi le afferro le spalle e la faccio indietreggiare. Lei mi guarda delusa. << Cathryn, non è così che mi avrai >> le dico in modo tranquillo, << Guardami, come puoi dire che non mi vuoi? >> è quasi scioccata dal mio comportamento, << Sei bellissima, ma non voglio andare a letto con te, non importa quanto tu sia bella o sexy >>, lei si offende per le mie parole, non so cosa sperava di ottenere ma ha perso ancora più punti di prima, si volta e fa per andarsene, prima di aprire la porta per uscire mi guarda. << In un modo o nell'altro sarai mio >> esclama e poi sparisce dalla mia vista. Entro nel letto incredulo di ciò che è appena accaduto, non ha un po' di dignità per se stessa, nemmeno mi conosce e già voleva portarmi a letto per raggiungere i suoi scopi, Martina non l'avrebbe mai fatto, non avrebbe mai pensato nemmeno di fare una cosa del genere. E come succede spesso mi addormento pensando a lei.

Autore: Eccoci qui con un altro capitolo. Cosa nè pensate? Non abbattetevi ne succederanno di cose prima di arrivare alla fine ma il loro rapporto si rafforzerà sempre di più! Vi ringrazio tutti davvero <3 Siete troppo gentili con me! <3 a presto con il prossimo capitolo. 

 

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Royal Love - Una favola reale ( Jortini )Where stories live. Discover now