QUATTRO

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"Per me la bellezza è una persona che dopo un 'ora che ci parli è molto più bella di un'ora prima" - serafino bandini

3 aprile 2016 - Portland


Megan

La sensazione di percepire in qualche modo che non sarebbe stata una bella giornata, l'ho avuto dal momento in cui ho aperto gli occhi stamattina. Ho lavorato troppo, non avevo tempo per pensare a quello che sta accadendo negli ultimi tempi ed è anche tutto confuso.
Poi mentre stavo lavorando, seduta alla mia scrivania ho cominciato ad essere insofferente, avevo l'impressione di soffocare e prima che arrivassi ad avere una crisi di panico, cosa che ormai riesco abbastanzamente a gestire, ho chiuso l'agenzia in anticipo e mi sono infilata in macchina. All'inizio ho sfrecciato per la città senza una meta finché inconsciamente mi sono ritrovata dall'altra parte di Portland, lo stesso posto in cui sono stata un paio di giorni fa con Alexander. Già, è passata una circa una settimana eppure, pare una vita fa.
Scesa dall'auto, riesco a percepire della musica che oltre ad essere alta, il vento la trasporta dall'altro lato del parcheggio fino a qui. Seguendo il suono, raggiungo il punto esatto trovandomi nel bel mezzo di una festa. Tutto questo in un piccolo bosco, fantastico!

Senza pensarci troppo, passo tra le persone che ballano e si divertono, tra quelle che chiacchierano seduti a sorseggiare i loro drink, per arrivare al bar.

«Cosa ti porto?» domanda il ragazzo muscoloso dietro al bancone

«A tuo piacere» rispondo. Il barman inizia ad agitare lo shaker aggiungendo non so cosa, versando il tutto in un calice e mettendo infine, un ombrellino colorato.

«Ecco a te, ti piacerà!» mi porge il drink sul bancone che afferro al volo e fuggo via, tra la folla.

Vado a sedermi su una panchina di legno, lontano dalla pista da ballo e dalle casse che pompano musica a tutto volume. Alzo la testa e guardo le stelle, tanto belle quanto lontane che illuminano il cielo, il quale da qui sembra più scuro.

«Affascinante, non è vero?» chiede un ragazzo sedendosi accanto a me

«Incantevole» rispondo scolando tutto il bicchiere

«Posso offrirti da bere?» mi mostra una bottiglia mentre fingo di ignorarlo

«Mi hanno insegnato a non accettare nulla dagli sconosciuti»

«Beh se la mettiamo così... Piacere, sono Marcus e tu?» è molto carino con un sorriso ammaliante

«Megan» rispondo mentre gli stringo la mano

«Facciamo un brindisi - stappa la bottiglia e verso quello che sembra spumante nei bicchieri - alle feste dove si incontrano belle ragazze sotto le stelle»

«Alle feste dove si incontrano simpatici ragazzi che offrono da bere alle ragazze» i nostri bicchieri si scontrano e beviamo tutto lo spumante. È fresco e frizzante, il liquido solletica il palato. Non ho mai fatto niente del genere in vita mia come imbucarmi alle feste, bere e soprattutto accettare da bere da uno sconosciuto. Dovrei fare attenzione ma non sento di essere in pericolo, almeno credo e solo per questa sera vorrei essere libera, vorrei sentirmi diversa... più me stessa.

«Allora Megan, cosa fai qui da sola?»

«E tu Marcus, cosa fai qui da solo?» ribatto a mia volta e sulla sua faccia spunta un sorriso.

«Un altro brindisi?»

Saranno almeno le due, credo... ed essendo molto stanca, Marcus si è offerto di accompagnarmi per non lasciare che tornassi a casa da sola. Molto ma molto carino da parte sua.

Oltre Ogni CosaWhere stories live. Discover now