Giornata... strana

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Dopo aver presentato Sparky a tutti sentiamo il campanello dell'Istituto suonare. "Vado io!" Dice Emma. Subito dopo entra la coppia dell'altra volta con il bambino. "Salve a tutti. Scusate la visita ma volevamo ringraziare la signorina Tracy per aver salvato il piccolo Sam." Dice la madre mostrando il bambino. "Non c'era bisogno di venire qui. L'importante per me è che il bambino stia bene e che sia tornato con la sua famiglia." Dico guardandoli. "Grazie ancora. Ho saputo di mio fratello..." Dice l'uomo. "Purtroppo non c'era niente da fare con lui. Era diventato troppo pericoloso e ho dovuto scegliere la cosa più giusta da fare." Dico guardando l'uomo negli occhi e lui sospira. "Hai fatto bene. Mio fratello ormai... era impazzito. Hai fatto la cosa giusta, tranquilla." Il bambino tende le braccia a qualcosa dietro di me ed è Sparky. "Cos'è quel essere?" Chiede la donna. "Lui è un Mecha. Tranquilli, non è pericoloso. Anche lui ha contribuito nella missione e ha salvato sia me che il vostro bambino." Il bambino cerca di scendere giù e la donna lo mette a terra. Inizia a gattonare verso Sparky e quest'ultimo si avvicina piano. "Vedo che al bambino piace, in fondo è così tenero." Non mi piacciono queste parole. "Già, lo è." Dico guardando Sparky. "Che ne dici di prenderlo?" Chiede la donna all'uomo. "Non è una brutta idea in fondo a Sam piace. Possiamo prenderci il robottino?" Chiede l'uomo. Ma che... "Ehm... non credo sia possibile. Appartiene a me e fa parte della famiglia." Dico prendendo Sparky in braccio e la madre riprende il suo bambino. "So che avete già due Fenici e un'Ombra, cosa ve ne fate di un robot? Se volete posso farvi un assegno. Siamo una famiglia molto ricca." Dice la donna. "Lui come Shadow, Fire e Ice non sono oggetti o animaletti da compagnia. Sono miei amici e componenti della mia famiglia. Io sono dell'idea che non si vende la famiglia." Dico stringendo Sparky e sentendo Fire e Ice sulle mie spalle e Shadow vicino a me. Loro guardano me e miei amici e annuiscono. "Va bene. Comprendiamo il tuo affetto per queste creature. Ti ringraziamo ancora per aver salvato mio figlio e se ti serve qualcosa come auto o armi mondane puoi chiedere pure a noi. Arrivederci." Dice la donna. "Grazie. Arrivederci." La coppia e il bambino escono ed io metto a terra Sparky. Vedo che mi guardano con degli sguardi che mi fanno venire la pelle d'oca. "La smettete di guardarmi così? Mi fate paura." *Allora ci vuoi bene!* Dice Fire. *Tieni a noi!* Dice Ice. "Ovvio che tengo a voi. È normale." *Abbraccio di gruppo!* Dice Ice volando e buttandomi sul divano. Shadow, Fire e Sparky fanno la stessa cosa e iniziano a fare i ruffiani. Io ridacchio perché mi fanno il solletico. "Ok, ok ora basta. Mi state facendo il solletico." Si spostano e mi continuano a guardare. La porta si apre ed entra Cole. Mi alzo e lo guardo camminare ma appena mi vede si ferma e mi fa segno di seguirlo fuori.

Andiamo fuori e stiamo per un po' in silenzio e decido di parlare. "Cole... mi dispiace. Non volevo farti preoccupare ma è una cosa che ho sempre avuto. Forse sarà una cosa mia o degli Herondale comunque sia mi dispiace di farti sempre preoccupare e di essere così imperfetta." Dico guardando il pavimento. Lui sospira e dopo mi prende le mani ed io alzo la testa per guardarlo negli occhi. "Tu sei perfetta e non devi farti una colpa se sei così, devo chiederti scusa per averti fatto pensare questo. È solo che... non voglio perderti. Tengo veramente molto a te e non voglio che ti faccia male. Forse la mia reazione è stata esagerata in fondo sembravo un pazzo." "Io direi più una signora con una crisi isterica." Dico ridacchiando. "Molto spiritosa ma... hai ragione." Dice sorridendo e baciandomi. "Non lo farò più o almeno ci proverò ma tu dovrai stare più attenta." "Ci proverò." Dico abbracciandolo e lui ricambia baciandomi la testa. "Piccola ho un idea." Dice all'improvviso. "Se la tua idea è andare a fare paracadutismo come l'altra volta non credo sia una bella idea. Mi fa male ancora il naso dopo che ho preso quell'albero in pieno." Lui ridacchia e mi guarda negli occhi. "Dovevi girare a destra." "Ma non girava quel coso!" Si mette a ridere ed io faccio l'offesa. "Comunque non è questa l'idea. Che ne dici se dormissimo una notte insieme?" Io e Cole? In un letto? Da soli?! "Ma qui..." "No, no. Non qui. Non voglio essere castrato da tuo padre. Andremo in una viletta che ho qui vicino. Che ne dici?" Dice guardandomi preoccupato. Lo bacio e dopo sorrido. "Vado a preparare le cose. Fatti trovare pronto." Lui sorride ed io corro in camera mia.

Prendo un borsone e ci metto tutto quello che mi potrebbe servire. Ho già detto a Fire, Ice, Shadow e Sparky dove andrò e che tornerò domani e loro hanno detto che mi seguiranno comunque... vabbé almeno hanno promesso che è come se loro non ci fossero. Scendo sotto con il borsone sotto e saluto tutti.

Siamo in viaggio da un po' e non vedo l'ora di arrivare. "Eccola lì. Siamo arrivati." "Porca vacca, Cole. È veramente tua?!" Chiedo scioccata. "Già, Piccola. Siamo una famiglia abbastanza ricca." Ferma la macchina e parcheggia. "Io prendo le valigie, tu vai pure dentro a vederla." Non me lo faccio ripetere due volte e vado dentro. Ma è enorme! È stupenda!

Dopo aver cenato, visto tutta la casa e lo scherzo di Cole di buttarmi in piscina, ora siamo in camera da letto ed io sono un po' agitata. In fondo è la prima volta che dormo con qualcuno. Cole si corica ed è solo con i boxer. Oddio quei muscoli e pettorali! Sento che sto per svenire. "Dai vieni." Dice facendomi segno di mettermi vicino a lui. "I-Io... è una mia impressione o la temperatura si è alzata?" Dico avvicinandomi al condizionatore. "Fa caldo ma non molto. Forse è perché hai visto questo ragazzo muscoloso e sexy." Dice sorridendo malizioso. Stronzo. "Oh no, no. Però sai cos'è la cosa bella di stare qui?" "Che ci sono io eh?" "Che sto qui con il mio amore." Dico sorridendo. "È una cosa abbastanza normale visto che..." "Oh amore mio! Il mio bellissimo amore chiamato condizionatore. Ti prego sposiamoci, ti amo troppo." Dico interrompendolo e vedo che lui mette il broncio. "AH. AH. AH. Molto spiritosa. Ora te la faccio pagare." Dice alzandosi e iniziando a rincorrermi. Alla fine mi prende e si mette a cavalcioni su di me. "Presa." Dice guardandomi negli occhi ed io non so che altro fare se non guardarlo. Mi bacia ed io ricambio. Tocco i suoi pettorali e addominali ed è bellissimo! Credo che passerò proprio una bella nottata.

Sento un rumore fastidioso e cerco di spegnere una sveglia che non c'è e infatti colpisco qualcosa o meglio qualcuno. "Buongiorno anche a te. Grazie per lo schiaffo mattutino." Apro piano gli occhi e sento ancora quel rumore. "Scusa Cole, pensavo fosse la sveglia, ma allora cosa..." Guardo ai piedi del letto ed è Sparky che saltella e corre da una parte all'altra tutto agitato con una sirena sopra la testa. "Che ti prende Sparky?" Spegne la sirena e fa segno verso la porta. "Missione. Missione." Dice. "Anche oggi..." Dico buttandomi sul letto. "Vabbé dai, almeno hai passato una bella nottata, no?" Dice Cole accarezzandomi un fianco. In effetti è stato bellissimo, ci siamo coccolati e poi ci siamo addormentati una nelle braccia dell'altro ma non siamo andati oltre... non mi sembrava opportuno. "Sì, molto bella oserei dire." Dico baciandolo. Lui ricambia ma suona di nuovo la sirena. Mi stacco e ridacchio. "Meglio se andiamo." Mi alzo e mi stendo. Cole prende un cuscino e lo lancia contro Sparky. "Guastafeste." Sparky glielo rilancia dritto in faccia ed io entro in bagno ridacchiando.

Arriviamo all'Istituto e sento tutti parlare ma appena entro, smettono. "Allora che succede?" Chiedo guardando tutti. Loro sembrano sorpresi e dopo Emma si fa avanti. "C'è una missione per te." "Per me?" Chiedo confusa. "Sì, per te e anche i tuoi amichetti. Quindi su, vai a prepararti." Dice Emma spingendomi verso le scale. "Ma..." "Muoversi su!" Dice Cristina aiutando Emma a spingermi verso le scale. Le guardo stranita e ancora non mi sono resa conto di quanto siano pazze. Mi cambio e prendo tutto il necessario per la missione. Scendo sotto e trovo ancora tutti lì. "Bene. Le coordinate sono state già inviate nel GPS di Sparky. Ti ci porterà lui." "Ma di cosa si tratta la missione?" Chiedo. "Non lo sappiamo. Però tu vai." "Ma..." "Niente ma. Vai." Dice Emma. Annuisco non convita ed esco fuori. Entro nella macchina in cui si è trasformato Sparky e vedo che tutti mi salutano. Sono inquietanti per la miseria! Sparky parte ed io mi metto comoda sul sedile. Vedo la mappa è il punto è fuori Los Angeles. "Ma sono impazziti?! Uff... sarà un lungo viaggio."

Prossimo aggiornamento: Giovedì 20 Dicembre 2018

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