Prologo

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Londra, 1878

Le strade di Londra erano deserte quella notte. Non c'erano persone, creature della notte come i vampiri o qualsiasi altra cosa. La nebbia iniziava a diradarsi ed ora si riusciva a vedere una sagoma... era un uomo con uno strano aggeggio in mano. Camminava per le strade solitarie di Londra e si guadava continuamente in torno. Arrivò davanti un vecchio magazzino ed entrò da una vecchia porta sgangherata. Camminò per vari metri fino a quando non si fermò. Posò l'aggeggio che portava e si voltò indietro. Dall'ombra uscirono degli strani esseri fatti di metallo con armi al posto delle mani. Avanzavano a passo moderato verso di lui ma dalla sua espressione, non sembrò per niente turbato. Quando gli esseri arrivarono a pochi centimetri dall'uomo, quest'ultimo alzò le mani e gli esseri si distrussero in pochi secondi. Ingranaggi, olio, e altri pezzi di metallo caddero a terra facendo un baccano assordante. Si vide qualcosa luccicare nell'ombra e l'uomo sorrise. Dall'ombra, uscì un altro uomo ma sembrava molto più vecchio del primo. "Chi osa distruggere i miei Automi?" Disse il secondo uomo. L'uomo di prima riprese il suo aggeggio e lo alzò in modo da farlo vedere allo sconosciuto. "L'essere che ti aiuterà nel tuo scopo e che renderà fiero tuo padre, Magister." Il Magister si sorprese e guardò l'uomo davanti a lui in modo sospetto. "Come fai a sapere il mio nome e il mio scopo." L'uomo misterioso sorrise ancora di più. "So molte più cose di quanto tu possa immaginare. Se vuoi che il sogno di tuo padre diventi realtà dovrai collaborare con me e tu dovrai portarmi una creatura in cambio di tutto questo." "Chi vi dice che voglia il vostro aiuto?" Chiese l'uomo. "Lo vorrai, prima o poi. Io so già come andranno le cose e tu mio caro Magister, fallirai nel tuo intento." "Come fai a saperlo?" "Questo ve lo spiegherò più avanti. Collaborerai con me?" Il Magister sembrò pensarci su ma dopo si avvicinò all'uomo, allungò la mano verso di lui e l'uomo gliela strinse sorridendo. "Bene." "Posso sapere almeno il nome del mio collaboratore?" Chiese il Magister. "Oh, ma certo. Sono Rave ed ora mio caro Magister inizieremo a preparare il nostro piano."

Angolo Autrice

Ed ecco a voi il prologo di questo nuovo libro! Cosa ci farà mai Rave nel 1878? cos'avrà in mente?

Prossimo aggiornamento: Questa sera alle ore 19

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