CAPITOLO 33

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ESMERALDA PVD

Il viaggio si svolge nel totale silenzio, Alex è attento a guidare, mantiene lo sguardo duro e concentrato sulla strada mentre io osservo il paesaggio che si mi para davanti dal finestrino.

Penso che abbiamo abbandonato la città, in quanto dinnanzi ai miei occhi, man mano che percorriamo la strada, la natura inizia a prendere forma, offrendomi la possibilità di ammirare scenari mozzafiato.

Lunghe distese verdi ed i contaminate rivestono le grandi valli che mi circondano, per poi terminare in una fitta boscaglia che sembra non terminare mai.

Un piccolo torrente intercorre fra le tante sfumature di verde e, con la luna che si rispecchia fra le sue acque, conferisce al paesaggio quasi un carattere fiabesco.

Rimango affascinata ad ammirare queste meraviglie della natura fin quando Alex non attira la mia attenzione appellandomi.

" Esmeralda, siamo quasi arrivati" Sussurra prima di posarmi un bacio sul dorso della mano.

Inspiro profondamente perchè in tutta sincerità queste cene oltre ad essere noiose mi mettono soggezione  in quanto io qui sono sola, non conosco nessuno a parte Alexander e quindi non mi sento molto a mio agio.

Le mogli degli altri mafiosi, inoltre, sono sempre in compagnia, mentre per quanto mi riguarda, in una terra che non mi appartiene, il mio unico punto di riferimento è quest' uomo che, per quanto possa risultare assurdo, riesce a farmi sentire protetta ed a casa.

Osservare il paesaggio, in un certo senso, mi stava distraendo.

" Dai Esmeralda, non essere tragica, in fondo è soltanto una cena. " Penso fra me e me.

"Ehi" Mi sussurra Alex.

" Siamo arrivati" Prosegue per poi fare il giro dell' auto e venire ad aprirmi lo sportello come farebbe  un vero e proprio  gentiluomo.

Scendo lentamente dall' auto, prendendomi tutto il tempo per metabolizzare quello che sto facendo e ciò che accadrà stasera.

In fondo, non sarà così tremendo, con Alexander a fianco è tutto più bello.

" Vieni" Mi invita prima di intrecciare la mano alla mia ed i camminarci verso il ristorante che ha tutta l' aria di essere lussuoso ed estremamente sofisticato. D' altronde i mafiosi sono uomini sempre ricchissimi che possiedono case di extra lusso e conducono una vita da nababbi.

In tutta sincerità non posso negare che questa cosa mi dia molto fastidio perchè ci sono famiglie, come per esempio la mia, molto ricche, con il particolare che mentre le ricchezze della mia famiglia sono il frutto dell' astuzia di mio nonno che ha fondato la nostra azienda, lavorando assiduamente ed onestamente,  le ricchezze dei mafiosi sono il triste risultato di azioni spregiudicate ed illegali.

Con questi pensieri percorro il giardino curatissimo del ristorante per poi varcare la soglia della porta d' entrata di fianco alla quale, vestiti in un uniforme distinto, ci attendono una schiera di camerieri che prontamente ci accolgono.

" Buona sera signori Smirnov" Esclama o prima di fare un piccolo inchino.

Accidenti,  hanno riconosciuto subito Alexander, il che vuol dire che lui frequenta spesso questo ristorante, sembra quasi di casa e, come se fosse arrivata una divinità, tutto il personale si concentra su di noi, apprendendo con cura i cappotti nella zona riservata agli appendiabiti.

Un uomo sulla quarantina ci conduce presso la sala ricevimenti che è molto chic.

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