CAPITOLO 16

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ALEXANDER PVD

"Borimir ci vediamo in azienda , mi raccomando arriva puntuale" Lo avverto mentre comunico con lui al cellulare.

" Certo capo" Mi rassicura.

Oggi mi devo vedere con Borimir riguardo la questione di Barth e dell' infiltrato che si nasconde fra i miei uomini.

Inizio a fare colazione mentre Esmeralda è sopra che dorme.

È molto stanca, d' altronde ieri ci ho dato giù pesante, avevo perso la testa e l' ho presa con molta forza e per tanto tempo. Lei d' altronde non è abituata e non regge molto il ritmo di un rapporto come quello che abbiamo consumato ieri notte.

Da quando Esmeralda è entrata nella mia vita tutto è una continua sfida.

Ieri mi ha fatto male vederla piangere dopo che abbiamo fatto l' amore, perché per quanto in certi momenti la prenderei a schiaffi, devo ammettere che sono perdutamente innamorato di quella piccola peste.

Con lei non riesco ad essere veramente arrabbiato per troppo tempo , ha una capacità di farmi salire i nervi e calmarmi con un solo sorriso.

Finito di fare colazione salgo in camera e vado da lei.

La visione che mi si piazza davanti è paradisiaca.

Esmeralda è coperta da un lenzuolo bianco che avvolge come un guanto le sue forme delicate, tanto da mostrare i suoi capezzoli.

I capelli sparsi sul cuscino la rendono ancora più bella e genuina di quello che è.

Mi siedo a fianco a lei e le lascio un bacio sulla guancia.

Lei apre gli occhi e mi guarda con sguardo assonnato.

" Come stai ? " Le sussurro dolcemente sulle labbra.

Lei mi guarda con quei sui occhioni verdi che sono due smeraldi, però non mi risponde.

" Hai intenzione di non parlarmi più?"
Le domando mentre le accarezzo i capelli.

" Vattene Alexander" Risponde fredda.

Mi inginocchio ai piedi del letto e la stringo forte a me.

" Ti amo " Le confesso con il cuore in mano.

" Ti amo come nessuno potrà mai amarti e perdonami se sono stato rude e irruento, però ti giuro che io voglio solo che tu stia con me"

" Ho sonno" Mi comunica cercando di liquidarmi.

" Ti fa male qualcosa?" Domando preoccupato

Lei mi guarda male e so già cosa sta pensando.

" E anche se fosse qual è il problema? Tu hai preso quello che volevi e stai bene così, o mi sbaglio?"

Ogni volta che la sento così lontana da me mi ferisce profondamente.

" Io non volevo farti del male, scusami se non mi sono controllato , ho sbagliato hai ragione, ma Esmeralda, ormai hai scelto di non voler guardare oltre. E continui a fingere , attribuendomi sempre la parte del mostro, anche quando voglio solo  ..." Non mi lascia finire di parlare

" Vattene " Urla.

" Esmeralda ti sto parlando!" Alzo la voce pure io.

Lei mi sorprende alzandosi dal letto completamente nuda e chiudendosi in bagno.

Lo sguardo si punta sulle forme, questa ragazza è una dea. Dio, quanto è bella. Ad ogni modo cerca di non pensarci troppo e di avere la sua attenzione

" Esmeralda ., apri la porta " Domando con tono controllato.

" Non voglio" Risponde di rimando .

"Aprila"

Non Puoi SfuggirmiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora