CAPITOLO 27

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ALEXANDER PVD.

La mattina mi sveglio nel letto nudo, ancora abbracciato al corpo privo di vestiti di Esmeralda. Accarezzo delicatamente i capelli della mia donna e poi le lascio un bacio in fronte.

Mi dirigo in bagno e faccio una doccia rilassante per poi indossare un elegante completo blu di Hermes. Quando ritorno in camera sorrido nel vedere Esmeralda ancora dormiente.

<Mentre dorme è così serena, l'esatto opposto di quando è sveglia > Penso tra me e me e mi scappa un sorriso. Decido di non svegliarla, anche perchè ieri abbiamo fatto l' amore fino a notte fonda ed è giusto che adesso riposi, deve essere molto stanca.

Esmeralda non regge mai i miei ritmi a letto, è molto più delicata e sensibile di me .

Scendo in sala da pranzo per consumare una variegata colazione perché per me questa sarà una giornata ricca di impegni.

Ho davvero intenzione di uccidere Ernest perché chiunque osa varcare quel confine che delimita il mio territorio da quello altrui deve morire, però, nel contempo, non vorrei togliere ad Esmeralda qualcosa di troppo caro.

Io so cosa significhi perdere un padre, un punto di riferimento e non vorrei causarle lo stesso dolore che ho provato io.

Esco di fretta da casa mia e parto sgommando verso casa di mio zio.

Dopo una ventina di minuti circa raggiungo la villa di mio zio Robert ed appena la mia macchina fa capolino la sicurezza abbassa la testa in segno di riconoscimento e mi lascia entrare tranquillamente spalancando il grande cancello.

Mi precipito verso la villa e subito una domestica viene ad accogliermi.

" Salve signor Smirnov, come posso aiutarla?" Chiede gentile

" Mi serve sapere dov ' è mio zio" Comunico alla donna bassina.

" Il Signore si trova in biblioteca, sta leggendo un libro" Spiega la donnina.

Raggiungo la biblioteca e noto la figura di mio zio accomodata su una morbida poltrona di pelle.

Uno dei passatempi preferiti di mio zio è sempre stato la lettura, ricordo che quando ero bambino si chiudeva ore intere in questa biblioteca enorme

" Zio" Lo distraggo dalla sua lettura appellandolo.

Lui si gira e mi guarda.

" Buongiorno Alexander!" Esclama.

Mi avvicino a lui e mi a comodo sulla poltrona di fronte alla sua.

" Allora, cosa pensi di fare con il padre della tua Esmeralda?" Domanda arrivando giusto al punto.

Mio zio, da bravo mafioso, è sempre stato un uomo molto diretto.

" Volevo parlarti proprio di questo ed essere al corrente di tutte le notizie che hai ottenuto" Spiego.

Mio zio mi osserva e inizia a massaggiarsi il mento.

" I miei uomini mi hanno avvisato che è stata deviata una chiamata in codice tra Ernest D' Este e suo fratello. Hanno pensato di giocare sporco. Il loro piano era quello di penetrare qui in Russia con l' appoggio dei capi mafia della Polonia e dell' Albania, far saltare i tuoi locali in modo da debilitare i tuoi uomini e poi fare irruzione nella tua villa e riprendersi Esmeralda, però il caro Ernest non sapeva che tu lo hai preceduto e che quei turchi e polacchi sono solo le nostre marionette " Afferma mio zio.

" Figli di puttana! " Esclamo più nervoso che mai.

" Questo non succederà mai, perchè appena Ernest e quel coglione di suo fratello raggiungeranno la Russia ci saranno tutti i miei uomini armati fino al collo ad attenderlo. " Pianifico con l' intento di farmelo fuori.

" C ' è un problema, ragazzo mio"

" Quale, zio?" Domando nervoso.

" Ernest atterrerà a Mosca domani mattina, ha deciso di cambiare strategia quindi non abbiamo molto tempo per prepararci." Mi spiega.

" Oh, cazzo! " Sbotto fuori di me sbattendo un pugno sul tavolino di cristallo posto fra me e mio zio.

Questa proprio non ci voleva, quel vecchio insolente me la pagherà, parola di Alexander Smirnov. Le persone come lui non dovrebbero esistere, lo odio, ringrazi di essere il padre della creatura più bella di questa terra.

" Dobbiamo riunire tutti i miei uomini!" Dico severo.

" Voglio vedere Ernest D' Este supplicante, lui stesso deve chiedermi di far sì che sua figlia sia mia. Perché lei lo è ed ho in mente già un piano infallibile" Affermo soddisfatto.

" In cosa consiste Alexander?" Mi domanda mio zio confuso.

" Semplicemente, lo costringerò a darmi la sua benedizione davanti a tutti gli altri capi mafia. Basterà fargli credere che maltratto Esmeralda, sarà semplice raggirarlo perché lui adora sua figlia e non sa che io la amo. Solo così Esmeralda sarà mia a tutti gli effetti, mi apparterrà per legge perché le regole mafiose non vanno infrante assolutamente " Spiego a mio zio mentre un sorriso si impossessa delle mie labbra, un sorriso di vittoria, di una vittoria preannunciata, che mi spetta di diritto.

Mio zio mi guarda orgoglioso e mi batte una pacca amichevole sulla spalla.

" Ti ho proprio cresciuto bene, i tuoi genitori oggi sarebbero fieri di te. Sei degno di portare il nostro cognome, sei un vero Smirnov e il buon DNA non mente. Complimenti Alexander, sei diventato un grande capo mafia e questo non può che farti onore" Si complimenta con mio zio.

" Bene ora voglio tutti i miei uomini pronti!"

Prendo il cellulare e compongo il numero di All' vin, il mio nuovo braccio destro dopo che ho ucciso Borimir, un altro traditore.

Dopo due squilli All' vin risponde.

" Salve signore, mi dica " Esclama dall' altra parte del telefono.

" Al' vin ho urgente bisogno di te. Mi servono tutti gli uomini pronti ed in ottime condizioni nella zona est di Mosca. Domani Ernest D' Este con suo fratello ed i suoi uomini atterreranno. Vi voglio tutti carichi e voglio una scorta di almeno quaranta persone. Preparatevi in fretta perché dovrete essere pronti e spietati per combattere la più grande guerra delle guerre "

Angolo autrice.

Amori miei perdonatemi per il ritardo, però a maggio si studia più che negli altri mesi. Volevo dirvi che non vi ho dimenticato, anzi, vi penso sempre.
Piccolo spoiler, fra pochi capitoli accadranno tantissimi eventi che cambieranno il corso della storia, a partire dalla fatidica guerra. Baci, Ortensia😘😘

Non Puoi SfuggirmiWhere stories live. Discover now