CAPITOLO 4

28K 831 174
                                    

" Ragazze, prendete due tubetti di dentifricio!" Urlo alle mie amiche.

Fra un ' ora partiremo per Playmouth con la classe ed Alexander per lo stage.

Stiamo sistemando gli ultimi oggetti da portare nelle valigie per far sì che ci sia disposizione ogni comodo.

Ho preso tantissimi vestiti, borse , gioielli, scarpe e trucchi.

Lì fa molto caldo. Playmouth è una nota località balneare inglese e quindi porterò con me anche vari e vari costumi.

" Ragazze, immaginate quel figo al mare!" Esordisce Melania.

Ecco, ci risiamo.

" Adesso basta! Sembri una sorta di pervertita sessuale!" Sbotto seccata.

Lei mi guarda prima un po' scioccata, poi prosegue.

" Era solo una battuta"

" Potevi risparmiarla!" Aggiungo

Giunti al pullman il professore fa l' appello , fin quando il mio sguardo non ricade su Alex, più bello che mai.

Indossa degli occhiali da sole scuri, un pantalone bianco e una camicia aderente colore crema.

È bello da togliere il fiato, tutte lo guardano eccitate.

Concentrati, Esmeralda.

Tu non sei come le altre e non ti fai imbambolare da lui .

Decido di rivolgere il mio sguardo dal lato del finestrino noncurante.

Micael si avvicina e fa segno a Melania ,che è seduta sul sedile di fianco al mio, di andare via.

Io la supplico con lo sguardo di rimare dove si trova, però mi lascia sola con quell' idiota che si siede accanto a me.

Perfetto...

Un altro cretino da affrontare.

" Che vuoi Micael?" Sbotto seccata.

" Ehi, bambolina, non essere così acida" Mi supplica.

Che idiota! Come si permette ad affibiarmi quei nomignoli?

"Senti, bastardo, io e te abbiamo già parlato abbastanza e non ho intenzione di continuare a perdere tempo con te!" Rispondo accigliata.

Poi mi volto del tutto dal lato del finestrino e vi appoggio la testa.

Sono stanca di queste situazioni, mi ci mancava solo il mio ex.

Sa essere seccante e fastidioso come poche persone, sinceramente ripensandoci adesso non so cosa abbia pensato quando ho deciso di fidanzarmi con lui.

" Eddai Esmeralda, voglio solo parlare" Si giustifica.

Mi tocca la schiena mentre sono voltata verso il finestrino. Non faccio in tempo a protestare che una voce ormai troppo familiare ruggisce.

" Non la toccare!"

Mi volto e vedo Alex accecato dalla rabbia. E adesso che ha?

Guarda male Micael che non sa che fare .

" Signor Smirnov sto cercando di riconquistare la mia ex fidanzata" Si spiega il mio ex.

Alex sembra che stia per esplodere da un momento all' altro.

Lo sguardo truce e gelido , la mascella contratta .

Le sue iridi sono iniettate dalla rabbia.

" Guai a te se le metti le mani addosso, non è la tua fidanzata e tu, Esmeralda, alzati e vieniti a sedere vicino a me!" Tuona

Lo guardo con aria di sfida perché so che odia quando non lo ascolto.

" No" Rispondo semplicemente.

Lui chiude gli occhi a fessura.

" Tu sparisci! " Ordina a Micael .

Lui va via da brava marionetta quale è.

Alex si siede vicino a me e mi alza il mento per guardarlo .

Oh, mannaggia, quanto è bello.

Mi guarda negli occhi come se fossero la cosa più bella del mondo .

La sua mano sul mio viso inizia ad accarezzarmi le gote automaticamente.

Questo è sbagliato, lo so.

Però c'è qualcosa di lui che mi attrae terribilmente.

" Alzati, hai cinque minuti per sederti vicino a me " Mi avverte.

" Perché?" Domando

" Perché lo dico io" Risponde deciso.

" Che palle che sei" Mi lascio sfuggire.

"Che hai detto?" Domanda sfidandomi

" Ho detto che palle che sei" Ripeto quasi gridando.

Lui sorride, poi si morde il labbro inferiore e afferrandomi dal braccio sussurra vicino al mio orecchio.

" Era proprio quello che volevo sentire"

Poi mi lascia un bacio sulla guancia.

Eh? Che ha fatto?

" Sei impazz..."

Non mi lascia finire la frase e mi tappa la bocca con una mano.

" Zitta, ora vieni "

Mi trascina in una zona appartata del pullman dove siamo solo io e lui.

Poi lo vedo avvicinarsi al mio professore di scienze e sento dirgli.

" La studentessa Esmeralda D' Este è un elemento di disturbo quindi ,considerando quanto ho investito in questo stage, pretendo che stia sempre vicino a me per non disturbare i compagni che devono assolutamente approfittare del progetto "

Stronzo...

Ha detto al professore una quantità così elevata di fesserie.

Ritorna da me e mi guarda con sguardo trionfante.

Poi si accomoda sul suo sedile e mi stringe a sé.

" Ora sì che sei tutta per me, mia piccola e cara Esmeralda " Sussurra tra i miei capelli.

Che gli prende,forse vuole umiliarmi davanti a tutti quanti?

" Se vuoi vendicarti per quello che è successo in discoteca quella notte sappi che stavo solo scherzando" Sottolineo ovvia.

Lui mi guarda le labbra, sembra tentato di baciarle

" Non sai quello che dici piccola peste, ora dormi" Sussurra

Mi stringe più a sé.

" Io non voglio dormire così" Rispondo.

"Ah no? Hai intenzione di stare sveglia per tutta la durata del viaggio?" Domanda.

Effettivamente il viaggio è lungo e io ho sonno.

No no no. Ora basta farmi incantare, mi sposto bruscamente e gli volto le spalle.

" Esmeralda girati subito, non mi piace ripetermi" Ordina

Ora mi ha stancato.

" Basta, smettila. Io non voglio girarmi e non ho intenzione di stare con te!" Ribatto.

" Devi solo contare le ore, Esmeralda!" Afferma sorridente.

Cosa intende?

" Non capisco" Spiego

" Capirai al più presto..."

Non Puoi SfuggirmiWhere stories live. Discover now