Trasformazione

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Il tempo passa, cambiano le stagioni e arriva l'inverno. Mentre siamo fuori a cacciare, Icarus si allontana furtivo dopo aver sentito un odore. Percepisco una presenza umana, ma ormai il lupo sa come comportarsi. O almeno credo. Quando non lo vedo tornare vado a cercarlo.

<<Icarus?>>

Nulla.

<<Icarus dove sei?>>

Un urlo. Un guaito. Corro nella direzione dei suoni e trovo l'animale steso a terra con una ferita profonda tra le costole che respira appena. Il cacciatore sta osservando il canide con l'arma ancora in pugno, ma accecata dalla rabbia non me lo lascio sfuggire e con un fendente dal basso lo taglio dal fianco alla spalla.

<<Icarus!!>>

Un altro guaito.

<<Shh...non sforzarti...ti porto alla villa, tieni duro!>>

Lo prendo in braccio e con le lacrime agli occhi corro verso il nostro rifugio. Sento le braccia e le gambe bruciare ma non mi fermo. Tempo qualche minuto e poggio Icarus vicino al camino dove dormiamo sempre e prendo una maglia schiacciandola sulla ferita.

<<Ti prego resisti!>>

L'occhio mi cade su un libro che ho già letto, mi pulisco una mano e lo afferro sfogliandolo velocemente.

<<Eccolo! Tieni duro, Icarus! Non ti abbandonerò così facilmente...fidati di me...d'accordo?>>

Muove appena la testa, mi alzo, corro fuori più veloce che posso e raccolgo delle erbe specifiche e delle bacche per l'incantesimo. Preso tutto l'occorrente torno da Icarus, con una pietra trituro il tutto e creo una poltiglia.

<<Bene...l'ultimo ingrediente è sangue...di vampiro?!>>

Guardo il lupo negli occhi. Sta esaurendo le forze.

<<Ti prego, fa che funzioni!>>

Stringo i denti e con il pugnale mi faccio un taglio sulla mano, lascio cadere le gocce nella ciotola e mescolo. Alzo la testa all'animale e lascio scivolare l'intruglio nella sua bocca recitando le parole scritte nel libro. Una flebile luce azzurrina ci avvolge durante l'incantesimo, le lacrime non smettono di scendere sulle mie guance e qualcuna finisce sul muso di Icarus.

<<Non abbandonarmi...sei l'unico amico che mi è rimasto...>>

La luce si restringe avvolgendo solo lui e concentrandosi piano piano sulla ferita e negli occhi. Il suo respiro rimane regolare anche quando l'energia svanisce. Lascio riposare la sua testa sul pavimento mentre avvolgo la ferita con delle bende, poi mi siedo vicino a lui aspettando e sperando che funzioni. Noto con terrore che il suo respiro rallenta e i suoi occhi si chiudono.

<<No...no no no! Icarus ti prego no!>>

Il suo torace si ferma. Porto le gambe al petto e comincio a piangere. Piango fino ad addormentarmi. Mi sveglio qualche ora dopo con gli occhi gonfi, mi alzo e raggiungo il piccolo torrente lì vicino per rinfrescarmi un po'. Quando torno nella saletta col camino mi siedo e comincio a intagliare un pezzo di ramo grosso trovato per strada. Solo più tardi mi accorgo che il corpo di Icarus ha cambiato posizione. Da steso alla bene e meglio, è come se dormisse.

<<...c-cosa...>>

La cassa toracica del lupo di alza e si abbassa molto lentamente e ogni tanto muove la coda.

<<I-Icarus...?>>

Apre gli occhi e sbadiglia. Le sue iridi brillano appena di azzurro, si stiracchia e si mette seduto fissandomi. Le lacrime tornano a scorrere e lo abbraccio forte.

Anche se sarà doloroso, io vivrò per te (IN REVISIONE)Kde žijí příběhy. Začni objevovat