Prima caccia

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Si avvicina e mi abbraccia. Non posso ancora crederci.

<<C-cosa ti ha detto Kain?>>

Tento di non pensare a tutto quello che è successo. Ormai fuori è buio e comincio a sentire la stanchezza.

<<Ha detto che aveva notato un buon potenziale in te e che non sapeva nulla...>>

Non so perché, ma sento che Kain mente. Non avrebbe voluto farmi diventare un soldato. Le altre ragazze non fanno nulla, se non quello che fanno le donne umane. Sono come "schiavizzate". E in un certo senso ora lo sono anche io, solo in modo diverso.

<<Non sapeva nulla...>>

Ripeto quella frase con tono stanco, mi alzo e mi siedo sul letto.

<<Tutto bene Niah?>>

<<Sono solo un po' stanca...sono mezza umana in fondo...>>

<<Allora ti lascio riposare>>

Mi accarezza e mi da un bacio sulla fronte, poi si avvia alla porta ed esce. Nemmeno mi cambio, mi stendo e mi addormento quasi subito. Nel sogno di quella notte rivivo l'incidente ma da una prospettiva esterna. Successivamente rivedo mio padre quasi compiaciuto di quel fatto. La rabbia mi acceca, gli salto al collo. Poi buio. I giorni seguenti mi alleno sul combattimento con la spada, sull'agilità e velocità. Anche con il sole. Raziel mi controlla restando all'ombra del castello o del bosco.

<<Niah non devi esagerare>>

<<Voglio diventare brava ed essere utile a qualcosa. E poi...voglio vendicare Angelica>>

<<Cosa? Vuoi dire che->>

<<Voglio far soffrire mio padre. Sì>>

Mi guarda stupito e non sa cosa rispondere.

<<Ha rovinato la mia vita, ha tradito mia madre e ha rovinato la vita anche ad Angelica...non mi servono altri motivi>>

<<Cos'hai intenzione di fare? Sei scappata da lui, non ti basta?>>

<<Prima di sapere di Angelica mi bastava...ma ora non più>>

Con un colpo quasi crepo una roccia. Il metallo della spada è molto resistente e si rompe con fatica.

<<Percepisco la tua rabbia solo al guardarti...desideri dunque che sia lui la tua prima preda?>>

A quella domanda mi si ferma il respiro per qualche secondo. Poi il sangue mi ribolle nelle vene. Il pensiero di procurargli altro dolore mi fa formicolare le mani.

<<Sì...così libererò anche la ragazza che lavora per lui...ha sofferto a lungo anche lei>>

Una notte torno al mio villaggio accompagnata da Raziel e Melchiah. Loro si accostano sul tetto della casa di fronte, io, tutta incappucciata e con un lungo mantello, busso alla porta della mia vecchia casa. La lanterna in cucina è ancora accesa, la serva deve essere ancora sveglia. Quando apre la porta rimane a bocca spalancata.

<<S-signorina Niah...siete voi?>>

<<Sì, ma ti prego, abbassa la voce. Mio padre è di sopra?>>

<<Credo dorma già...devo svegliarlo?>>

<<No. Senti, voglio liberarti da questa prigione. Farò in modo che tu possa essere libera>>

<<C-cos'avete intenzione di fare?>>

<<Non ti devi preoccupare di questo, non lascerò tracce>>

Anche se sarà doloroso, io vivrò per te (IN REVISIONE)Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt