Nuove e vecchie conoscenze

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Mi ritrovo in un luogo buio. Pavimento nero, pareti nere, soffitto nero...non credo nemmeno sia una stanza perchè non sento il pavimento sotto ai piedi.

<<Ma che diamine...>>

Sotto di me comincia ad apparire del rosso, in lontananza una luce e una sagoma scura.

<<Mi sembra...di aver già fatto un sogno simile...>>

La stessa Soul Reaver che avevo sognato il giorno della mia trasformazione era lì, di nuovo davanti a me. La lama nera e i suoi bordi luminosi si avvicinano a me. Questa volta non la tocco, la osservo soltanto.

<<Cosa vorrà dire?>>

Mi guardo le mani e poi i miei occhi cadono di nuovo sulla Mietitrice. Gli occhi scavati nel teschio dell'elsa si illuminano di bianco e di scatto mi viene addosso provocandomi come la sensazione di un pugno nello stomaco.

<<Ma che-!!>>

Vengo pervasa da un calore strano ma che mi fa sentire come più forte. Poi la luce in fondo alla "stanza" si avvicina e mi avvolge accecandomi. Vengo svegliata dal guaito di Icarus che struscia il naso sulla mia fronte.

<<I-Icarus...>>

Il lupo indietreggia un attimo per farmi mettere seduta. È il tramonto, devo essere rimasta svenuta almeno un giorno.

<<Hai fatto da guardia tutto il tempo immagino>>

Lo accarezzo sulla testa e lui si stende di fianco a me. Comincio a sentire la fame, così mi alzo un attimo per recuperare qualcosa da mangiare e da bere per poi tornare da Icarus. Restiamo sotto un albero finchè non finiamo di mangiare.

<<Icarus, credo sia il caso di spostarci...non molto lontano da qui ci dovrebbe esserci la residenza di Vorador. Sempre che sia ancora in piedi...>>

Sì, il Principe dei Vampiri, il forgiatore della Soul Reaver, uno dei primi vampiri, se non il primo, ad essere stato tramutato dopo la maledizione scagliata dagli Hylden sugli Antichi Vampiri che li rese sterili ed assetati di sangue. Giustiziato dai Sarafan secoli e secoli fa.

Raccolgo tutto quello che mi è possibile tra provviste e oggetti e, prima di partire, salgo sull'albero più alto per vedere la strada da percorrere.

<<Dovrebbero essere tre o quattro giorni di cammino, a passo umano, senza intoppi>>

Cominciamo a camminare in mezzo alla foresta facendo una pausa ogni tanto per mangiare qualcosa. Dopo un giorno e mezzo, mentre ci riposiamo, comincio a sentire una presenza sconosciuta ma potente. Non è l'aura di un vampiro, tanto meno di un umano. O almeno di un umano normale.

<<Finalmente faccio la tua conoscenza, ultima vampiressa Razielim>>

Mi alzo in piedi e sguaino la spada mentre Icarus si schiera al mio fianco a zanne scoperte.

<<Chi sei? E che cosa vuoi? Come fai a sapere cosa sono?>>

Un uomo molto anziano coperto da una tunica viola coi bordi dorati esce allo scoperto tenendo in mano un bastone alto quanto lui intrecciato con un serpente rosso con la pancia gialla e che tiene una grande sfera lilla luminosa nella bocca.

<<Io so molte cose, mia cara Niah>>

I suoi occhi sembrano delle perle impolverate, non ha né capelli né barba ed è talmente magro e raggrinzito che si potrebbe spezzare a una folata di vento.

<<Come sai il mio nome? Parla!>>

<<Te l'ho detto. Io so molte cose. Il mio nome è Moebius, tessitore del tempo e sacerdote Sarafan>>

Anche se sarà doloroso, io vivrò per te (IN REVISIONE)Where stories live. Discover now