Al feto sarebbe potuto venire un infarto vedendoti così.
Ma partiamo dal principio.
Ti trovavi nel dormitorio che condividevano il tuo ragazzo e la sua band. Ti capitava spesso di passare i pomeriggi li, spesso anche da sola. Avevi deciso di esaudire una piccola, piccolissima, perversione del tuo ragazzo.
Ti eri accorta dai precedenti rapporti che avevate avuto, che si tratteneva dallo strapparti i vestiti e fotterti contro il il muro più vicino. Forse era solo il momento a renderlo impaziente, ma tutte le volte che ti aveva fatto scontrare contro il muro, solo per baciarti, ti avevano fatto ricredere.
Il pomeriggio ti eri fatta venire il coraggio, ovviamente forzatamente e con il volto coperto, di entrare in un sexy shop. Avevi comprato uno di quei vestitini che venivano usati nei film pornografici che Namjoon tanto amava. Uno di quelli completamente aperti sia davanti e dietro.
(Per le più curiose vedete foto al fondo del capitolo)
Non indossavi nulla sotto. Tutto sommato il vestito doveva rendere più invitante quello che c'era sotto, senza coprire. Ma quella situazione stava diventando scomoda, e non per via del vestito. Non avevo nemmeno il coraggio di guardarti allo specchio. Tutto quello, però, avrebbe fatto piacere a Jungkook.
Appena sentisti la porta della stanza, dove ti eri rintanata, aprirsi sperati con tutto il cuore che non si trattasse di un altro membro che era venuto a salutarti.
-(T/n)? - sussurrò il tuo ragazzo sul ciglio della porta. Gli avevi scritto che avresti passato la notte con lui, ma non gli avevi accennato ad una nottata di fuoco. Di certo non come quella che avrebbe avuto inizio da li a poco.
-Kook... Io... - sussurrasti dandogli ancora la schiena. Era davvero una situazione troppo imbarazzante. Non per il fatto che tu fossi praticamente nuda davanti a lui, eri abituata alla sua mania di "ispezionarti" mentre eri priva di vestiti. Il problema era che ti stavi esponendo a lui, senza che foste già entrati nel rapporto intimo.
Ci mise meno di un secondo a chiudere la porta alle sue spalle, nessuno doveva vedere la sua ragazza in quella situazione, se non lui. Lasciò cadere ogni borsone che si era portato dalle prove a terra e ti raggiunse.
- che nuova moda è questa, (T/n)? - ti parlò con la stessa voce che avrebbe avuto la mattina dopo una profonda dormita. Rauca. Dura. Sicura. Profonda. Eccitante.
-se volevi farti fottere in maniere diverse bastava parlare- sentenziò, mentre spostava qualche filo che intrecciava quel vestitino che, a detta tua, non avrebbe visto l'alba.
"Casualmente" due dita finirono su un tuo capezzolo che fuoriusciva da quella rete di pezzetti di stoffa. Lo strizzarono e ci giocarono, come se si fossero mancati. Gemesti, leggermente scossa dal primo brivido della serata.
-Kookie... Ah! -
-non hai messo delle mutandine che trattengono i tuoi umori vedo- sussurrò, osservando compiaciuto come, involontariamente, avevi aperto le gambe.
Poggiò delicatamente le sue labbra sulle tue. Quel contatto era qualcosa che creava dipendenza in te.
Ti afferrò saldamente le cosce e ti sollevò. Però non ti tenne petto contro petto, sarebbe stato troppo usuale. Ti sbatté al muro e ti tirò su, fino ad avere la tua intimità davanti al volto. Infilò il volto tra le tue cosce, baciando lentamente quelle tue labbra che bramava solo nei rapporti più intimi.
Poggianti le mani sulla sua testa, reggendoti al meglio. Iniziasti a gemere subito dopo il suo primo assaggio. Come potevi resistergli. Torturava il tuo povero clitoride, per poi passare a torturati, con l'ausilio della lingua, l'entrata. Violandoti con decisione.
-la mia bambina è molto saporita- sussurrò sulla tua zona intima. Gemesti per l'aria che ti soffiò contro. Quel ragazzo sapeva come farti impazzire.
Appena ti mise giù pensasti che lo avreste fatto sul letto o premuto conto il muro. Quanto ti sbagliavi.
Mentre ti baciava e ti accarezzava, lentamente ti condusse in giro per la stanza. Esattamente davanti al grande specchio vicino all'armadio.
Dopo un ultimo bacio e un "ti amo" sussurrato sulle labbra, ti fece girare; obbligandoti a guardarti allo specchio.
-sei così bella vestita così- parlò piano al tuo orecchio, mentre armeggiava con i pantaloni.
-che questo abitino lo terrai per tutta la notte- parlò mentre s fregava la sua erezione, ormai libera da qualsiasi tessuto, contro il tuo sedere.
Senza preavviso ti alzò entrambe le gambe, mostrandoti la tua stessa intimità riflessa nello specchio. Con un pò di fatica Jungkook riuscì ad entrare in te. Lo sentisti riempirti così bene che eri tentata di chiedergli di dormire mentre rimaneva legato a te.
Lentamente iniziò a muovere il bacino. Cercando a tentoni il tuo punto più sensibile. Ma, quando ti sentì urlare sia dalla frustrazione che dal piacere, non accennò ad aumentare la velocità.
-Jeon... P-piú... D-di più- parlasti già senza fiato. Ringraziarti il cielo quando il tuo ragazzo decise di accontentarti.
Più veloce andava e più il tuo orgasmo si avvicinava, fino ad esplodere del tutto, ovviamente cavalcato appieno dal tuo compagno.
Ormai stanza ti lasciasti andare a lui. Ti guidò fino a poggiare le ginocchia a terra. Poi ti tenne la testa con una mano, mentre con l'altra era intento a darsi piacere.
-apri la bocca (T/n)! - ordinò lui e tu, senza esitare, obbedisti. In pochi attimi si riversò sulle tue labbra.
Troppo esausta chiudesti gli occhi, senza prestare caso al fatto che non eri sul letto come eri abituata. Fortunatamente Jungkook ti afferrò e ti strinse amorevolmente a se.
