Suga (1)

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Eri sorpresa.

Bhe, come potevi aspettarti che qualcuno ti invitasse ad assistere alle finali di basket della tua scuola. Certamente, tutto l'istituto ci sarebbe stato, tu compresa con qualche tua amica al seguito.

Ma mai ti saresti aspettata che uno dei giocatori ti avesse espressamente chiesto di assistere alla gara. Mai ti saresti aspettata che un ragazzo tanto singolare come Min Yoongi ti chiedesse di venire a vederlo giocare.

Eppure era appena successo, giusto mentre uscivi dal bagno delle ragazze, dove ti eri nasconsta cercando di evitare l'interrogazione di storia, lo avevi incontrato. Mentre gli passavi accanto ti aveva afferrata per il polso e ti aveva girata nella sua direzione.

Non era la prima volta che ci parlavi, eppure eri imbarazzata mentre lo guardavi negli occhi. Il tuo cuore aveva fatto uno strano battito quando ti aveva afferrato e un'altro ancora quando ti sorrise, dopo avergli detto che saresti venuta a vederlo. Vederlo vincere, aveva sottolineato lui.

Alla fine delle lezioni corresti il più velocemente possibile a casa e, senza nemmeno mangiare, ti fiondasti davanti al tuo armadio, cercando qualcosa di carino da metterti. Se Yoongi ti aveva invitato voleva dire che ci teneva a te, o forse lo faceva con tutte? Dal tronde aveva così tante ammiratrici che potrebbe venissimo averti scambiata per una di quelle, anche se, effettivamente, lo eri.

Chi non si prenderebbe una cotta per il grande giocatore di basket Suga? Giravano voci che non fosse il massimo in fatto di sentimenti, era definito un cattivo ragazzo. Molte affermavano di aver passato una notte con il ragazzo biondo tinto e che, il mattino dopo, le avesse buttate fuori casa a calci.

Era un donnaiolo, e su questo non ci pioveva, ogni sabato sera limonava una ragazza diversa e faceva soffrire quella della settimana prima. Nonostante questo avevi una piccola cotta per quel biondino.

Ti sedesti sul letto e riflettesti, se ti aveva invitato non voleva per forza dire che contavi qualcosa, magari eri una delle tante che l'avrebbero fatto compagnia quella sera.

Triste come cosa.

È come quando un professore ti dice che hai studiato per poi metterti 5+.

Ti illude.

Ti illude per poi sbatterti in faccia la realtà.

Per lui vali meno di zero, vali una notte di scopate e più niente. Nessuna ha mai avuto una seconda notte in sua compagnia, le rifiutava tutte.

La cotta più stupida della tua vita.

Forse non avresti dovuto accettare.

Chiamasti Sasha, la ragazza che doveva venire con te e la peegasti di starti vicino per tutta la sera e di impedirti di fare cazzate. Anche se un po ' perplessa accettò e restaste un pochino a discutere su che cosa mettere la sera stessa.

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Erano le 7:35 e tu e Sasha vi trovaste davanti alla palesta dove si sarebbe tenuta la finale. C'era già molta gente, nonstante mancasse più di 30 minuti all'inizio della gara. Vi sedeste in un posto d'onore. D'onore si fa per dire, eravate arrivate prima e vi eravate sedute dietro la panchina della vostra squandra.

In campo a riscaldarsi c'erano soltanto tre ragazzi della vostra scuola: uno era il capitano, uno un vostro compagno di classe che vi salutò felice di vedervi a tifare per lui e l'ultimo era Yoongi che non ti toglieva gli occhi di dosso.

Si congedò dai suoi compagni e si avvicinò alla panchina, salì sopra alla panca e si mise propio di fronte a te. Poggiò gli avambracci sulla ringhiera che divideva gli spettatori dai giocatori e tu guardò dritto negli occhi.

Il tuo cuore fece altri strani battiti mentre specchiavi i tuoi occhi nelle sue iridi nere. Uno spettacolo per cui si sarebbero sborsati milioni per assistervi.

-ti sei scelta i posti migliori per ammirarmi, vedo- accennò quello che poteva sembrare vagamente un ghigno mentre parlava.

-sono venuta ad assistere alla partita, non per guardare solo te- nemmeno tu credevi a quello che dicevi, sembravi così patetica ai tuoi occhi che non osasti pensare a quelli di Suga.

-quindi se davanti a te mi togliessi la maglia tu non mi presteresti attenzione?- sentisti le guance bruciare dall'imbarazzo. Chi non si sarebbe fermato ad ammirare tutto quel ben di dio che nascondeva sotto quegli indumenti larghi.

-dubito, non mi piacciono le tartaruge al contrario- non sapevi nemmeno tu da dove tirasti fuori il coraggio per dire quella frase, eppure c'eri riuscita.

-convinta che sia al contrario, piccola- non avrebbe dovuto chiamarti piccola, il tuo cuore aveva iniziato a battere talmente forte che avevi avuto paura che Yoongi avesse potuto sentirlo.

Scese dalla panchina e tornò a riscaldarsi con i suoi compagni che, nel frattempo che parlavate, erano aumentati. Molti indicavano nella tua direzione mentre parlavano con Suga, con alcuni sorrideva mentre con altri lanciava occhiate brutali.

Durante lo scontro la tensione era a mille, eravamo sempre noi in vantaggio anche se solo di due o tre punti. Guardasti Yoongi tutto il tempo mentre era in campo, per quanto non te ne intendessi di basket lo trovavi bravo, più bravo del capitano stesso. Ad ogni suo tiro erano due punti assicurati.

Quando mancarono appena dieci secondi alla fine della partita ti alzasti in piedi e ti sporgesti dalla ringhiera per poter vedere meglio. Potevi leggere la determinazione negli occhi di Suga. La voglia di vincere a tutti i costi.

Mentre erano in difesa Yoongi riuscì magicamente a rubare il pallone e correre dall'altra parte del campo il più velocemnete possibile.

-VAI YOONGI! - Iniziasti ad incitarlo, saltellando sul posto e portandi le mani, strette in due pugnetti, al petto.

Segnò.

E da li fù delirio.

prima che gli avversari recuperassero la palla per poter riprendere il gioco, anche se per una manciata di secondi, Suga si voltò verso di te e ti indicò. Mosse le labbra bisbigliando qualcosa. Peccato che sapevi leggere il labbiale

"L'ho dedico a te"

(Continua)

BTS ImmaginaWhere stories live. Discover now