Rap Monster (3)

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La porte della villa immensa venne aperta da uno qualunque degli uomini fedeli al tuo ragazzo. Ti nascondesti dietro la porta del bagno per gli ospiti e spiasti l'arrivo dei Samedi. I primi due ad entrare furono quello che doveva essere il capo e la sua guardia del corpo. Dopo di loro fecero il loro ingresso altri sei uomini. Tutti quanti erano vestiti di verde che stava a simboleggiare la loro gang.

Yoongi fece posare tutte le armi, quel giorno non erano previsti spargimenti di sangue. Aspettassi che tutti gli uomini entrassero nel salone prima di uscire dal bagno. Namjoon arrivò dopo pochi secondi e, vedendoti lì con la testa piena di pensieri ti lasciò un bacio sulla testa.

-non succederà niente di male- tentò di rassicuranti.

-promettilo-

-te lo prometto. Io sono immortale- ridacchisti alla sua battuta. Dopo tutte le avventure e disavventure che ha passato lo si può chiamare tranquillamente immortale.

Vi scambiaste un bacio a stampo vi divideste. Tu in cucina e lui nel salone. Oltre a riempirti lo stomaco avresti origliato qualcosina. Afferrasti un pacchetto di biscotti e ti sedesti sull'isola nel centro della stanza. Poco dopo arrivò anche Karl che si posizionò al tuo fianco. Potevate sembrare le vecchiette che non si fanno gli affari loro.

-aggiornami-

-quello di coloro e il cappello è il capo. Si fa chiamare spacca cranio. È in questa città da più di noi, ma ciò nonostante possiede meno territori. Mettere fuori gioco i Ronin e prendere possesso dei loro territori prima di vedersela con loro è stata una mossa astuta. Ad ogni modo spacca cranio vuole fare accordi con il Boss, ma lui non sembra molto d'accordo.- si fermò dopo aver sentito il primo urlo provenire dal salone. Non riconoscesti la voce, si doveva trattare di uno della banda rivale.

-questo era gran sasso, quello tutto muscoli e niente cervello- scappò ad entrambi una risata, quello dava proprio quell'impressione.

La porta si aprì e Yoongi si sedette anche lui sull'isola.

-stai dando una brutta abitudine a tutti (T/n), sappilo- disse mentre affermava un biscotto dal pacchetto.

-hai bisogno?- chiese Karl. Il ragazzo alla tua destra non avrebbe mai abbandonato il salone se non avesse avuto un motivo valido. Capisti al volo che erano affari della gang e quindi scendesti dall'isola e uscisti dalla stanza.

Saresti volentieri andata fuori a prendere una boccata d'aria fresca, ma dalla finestra si vedevano fin troppe macchine dei Samedi. Stavi per salire le scale per andare nella tua stanza quando la porta del salone si aprì. Ti voltasti guardando chi fosse, sperando che si trattasse di Namjoon e che la riunione tra le gang fosse finita.

La porta venne chiusa e l'uomo che era uscito si voltò verso di te. Quando ti vide si paralizzò e tu facesti lo stesso. Quello che si era avvicinato a te guardandoti fissa negli occhi era il boss dei Samedi. I suoi occhi non lasciarono i tuoi e tu facesti lo stesso. Forse per paura.

-ciao- biascicò l'uomo mentre non si faceva sfuggire nessuna sfumatura del colore dei tuoi occhi.

-buongiorno- dicesti un pò intimorita. Non lo conoscevi e il fatto che si trattasse del boss di una banda rivale non aiutava. Lui salì i primi due gradini e tu indietreggiasti dello stesso numero.

-no no no, non voglio farti del male- portò le mani avanti per farti tranquillizzare e indietreggiò anche. Tu rimanesti immobile, indecisa se nel correre nella tua stanza, come avrebbe voluto Namjoon, oppure restare lì nell'ascoltare cosa voleva.

-come ti chiami piccolina? - nemmeno il tuo ragazzo ti chiamava in quel modo, eri la più giovane li dentro, ma non eri una bambina.

- (T/n). - rispondesti fredda. Già non ti piaceva.

- io mi chiamo Nigan. Cosa ci fai qui piccolina? - chiese mentre scrutare ogni curva di te. La cosa ti dava fastidio e non poco.

-io ora devo andare-

-dai, resta. Fammi un pò di compagnia. Mi senti solo in messo a tutti questi uomini.- la porta alle sue spalle si aprì, rivelando Namjoon con una faccia da incazzato.

-jagi puoi andare in camera, a lui ci penso io. - disse senza nemmeno guardarti. Gli avevi disubbidito, anche se in fondo era stato Nigan a fermarti. Salieri in fretta e furia nella tua stanza e, pochi secondi dopo, si udirono svariati coli di pistola. Mentalmente pregati che Namjoon non si fosse fatto male.

Le tue preghiere furono esaudite quando, dopo circa venti minuti, il tuo ragazzo entrò in camera mentre già si stava sbottonando la camicia.

Quella fu una lunga notte.


FINE

È un caso che sia uscita prima questa che quella su Jungkook.

Questo immagina è stato richiesto da un pò tutti.

Prossimi immagina: Jungkook e Hoseok.

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