-Allora, andiamo Sebastian??

-Certo certo

Il tedesco prese le chiavi e fece salire la ragazza nella sua Ferrari.

-Potevi anche evitare di aprire tutte le tapparelle.

-Hai bisogno di più luce nella tua vita. Comunque vuoi andare a fare colazione in città o in fabbrica?

Elena osservò pensieroso il pilota, non voleva passare la mattinata circondata da fan incalliti.

-Se andiamo in città potremo mangiare tranquilli?

-Certo! C'è un bar in cui andiamo sempre io e Kimi! Massima riservatezza.

-Città sia.

Sebastian fece sfrecciare la macchina per le colline emiliane raggiungendo il luogo desiderato.

-Carino questo luogo, appartato, ma carino.

-Devi fidarti di me Elena.

Disse Sebastian addentando l'ultimo pezzo di cornetto.

-Sto imparando a farlo.

Elena alzò lo sguardo verso il pilota e si accorse che la stava già asservando, che si stava perdendo nei suoi occhi e quella sensazione le fece piacere e la mise allo stesso tempo in soggezione.
L'atmosfera si stava facendo pesante, troppe attenzioni dall'uomo seduto di fronte a lei e grazie al cielo fu tutto interrotto dal suo del telefono. Lo schermo si illuminò e Sebastian allungò impulsivamente il collo.

-"Carlo H." Chi è?

Chiese il tedesco ammiccando verso la ragazza. Elena per poco non svení, allungò la mano e si mise il telefono in tasca.

-Nessuno di importante, fatti gli affari tuoi.

-Ok scusa... Volevo dialogare, puoi stare calma. Non ti ho mica minacciata di morte.

-Sono cose personali, non ti interessano.

Sebastian abbassò lo sguardo abbattuto.

-Ho capito, è il tuo ragazzo. Potevi dirmelo tranquillamente.

La ragazza sbuffó indispettita e si alzò dalla sedia dirigendosi al bagno.
Sebastian rimase ad aspettarla, rattristato ed impaurito di aver rovinato le cose. Non gli sembrava di essere stato troppo invadente, voleva solo conversare e conoscerla di più. In quel momento pensò che forse Kimi aveva ragione, la ragazza aveva qualcosa da nascondere.

-Scusami Sebastian, ma ho dei problemi alquanto grossi privatamente e quando la gente mi chiede qualcosa al riguardo, o vuole saperne di più, vado su di giri.

Elena rimase in piedi dietro alla sedia e spiattelló la sua scusa in faccia al pilota tedesco. Era andata in bagno non per bisogno fisiologico, ma per pensare a come uscire da quella situazione. Si era resa conto che la sua reazione era stata eccessiva.

-Va bene, scusami. Non volevo intromettermi.

Sebastian si alzò dalla sedia sorridendo alla ragazza e si diresse verso l'uscita salutando i proprietari del locale.

-Ma non paghiamo? Rubiamo così spudoratamente?

Il pilota scoppiò in una fragorosa risata aprendo la porta ad Elena per lasciarla passare. La ragazza si fermò nel mezzo dell'entrata osservandolo infastidita perché non aveva capito la sua reazione.

-Elena, non rubo mica, non ho questa esigenza. È che Kimi il mese scorso ha perso una scommessa e allora offre lui il bar per diverse settimane.

-Ricordami di ringraziarlo per la colazione quando lo vedrò.

I due si avviarono verso la macchina quando Elena sentì il bisogno di specificare un dettaglio:

-Comunque non è il mio ragazzo... quello del messaggio dico.

Si sentiva in colpa per aver mentito a Sebastian, ci teneva a dargli almeno una notizia vera. Lei e Lewis non stavano assieme, nessuno dei due lo aveva chiesto ufficialmente e poi si stavano ancora conoscendo, era troppo presto.

-Buono a sapersi.

A quelle parole le labbra di Sebastian si piegarono a formare un impercettibile sorriso.
Sebastian le aprí la portiera della macchina per farla salire.

-Sei sempre così gentile, non lo avrei mai detto. I tedeschi sono così freddi e rigidi.

-Me lo dice sempre anche Maurizio, se non sapesse per certo che sono tedesco direbbe che sono meridionale.

Prima di mettere in moto accese la radio per rendere più piacevole il viaggio.

-Niente Radio Maria, hai visto che ho imparato?

-Ebbravo Sebastian.

-Comunque poi ringraziare di persona Kimi tra poco.

Disse il tedesco ingranando la marcia verso il centro della città.

-Giusto, Maurizio mi aveva detto una cosa del genere. C'è un evento di gala mi sembra?

-E tu come fai a saperlo??

-Beh, sono invitata. Ma non penso proprio di andarci, non ho molta voglia di muovermi.

Sebastian corrugó la fronte. C'era decisamente qualcosa che non quadrava, perché Maurizio la aveva invitata? Di solito ci andavano solo piloti ed ingegneri. Voleva capirne qualcosa e allora doveva convincerla ad andare all'evento la sera seguente.

-No! Tu ci vieni! Finalmente potrò andare ad un dannato evento con una ragazza.

Elena squadró il pilota.

-Calmati, se ci vengo non ti farò da dama.

-E invece lo farai, non conosci nessuno oltre a me e Kimi. Busseró alla tua porta sulle 20:30 oppure ti aspetterò all'entrata fino a quando non uscirai. Maurizio ti ha invitato, non puoi non venire.

-Certo.

La ragazza sbuffó e si appoggiò al finestrino, prese il telefono dalla tasca e lesse il messaggio di Lewis. Quel ragazzo era davvero dolce, non lo avrebbe mai detto anche se non era ancora convinta del tutto che la volesse davvero. Il dubbio che la stesse usando non aveva mai lasciato la sua mente. Gli rispose informandolo del fatto che fosse uscita con Sebastian e che la sera seguente sarebbe andata al galá con i due piloti Ferrari. A quei messaggi l'inglese rispose ingelosito ed Elena la prese come una piccola vittoria.

-In fabbrica? Portami a casa Sebastian per favore.

-Stai buona un attimo, devo vedere se è arrivato Kimi.

Il tedesco scese dalla macchina e rientrò dieci minuti dopo di corsa.

-Hai fatto quello che dovevi fare??? Puoi portarmi a casa?

-Piccoletta calmati. No andiamo in aeroporto a prendere il finlandese. Non sei contenta???

Sebastian scompiglió i capelli alla ragazza seduta al suo fianco la quale sbuffó rumorosamente.

-Dai non essere scocciata. Cos'hai a casa di così importante da fare?

-Dormire e rilassarmi.

-Questo puoi farlo anche con me.

Il tedesco le sorrise e poi uscì dal vialetto per andare a prendere il suo compagno di scuderia.

**** Spazio Autrice****

LO SO UCCIDETEMI, ME LO MERITO.
Il capitolo fa pure schifo, ma serve per il proseguire della storia e per farvi capire alcune cose.

Spero non mi abbiate abbandonata, buona lettura e stellinate ☆☆☆☆☆☆☆☆☆

Grazie

La mia vita || Ferrari Where stories live. Discover now