CAPITOLO 17

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Erano passati solamente due giorni dal Gp e domani dovevano già mettersi in volo per il Bahrein.

-Ti avevo detto che avevamo lavorato bene per la Cina.

-Fly down baby. Il mondiale è appena cominciato, non è ancora successo nulla di eclatante. Vedrai in Bahrein cosa faremo.

Lewis la guardò con una faccia interrogativa.

-Non puoi darmi nessuna dritta?

Elena tirò un pugno relativamente forte allo stomaco dell'inglese che subito irrigidí gli addominali per non peggiorare la cosa.

-Ma come siamo forti oggi! Ahahaha stavo scherzando amore.

Lewis cinse con le braccia il costato della sua dolce metà e si ridistese sul divano con la testa della ragazza sul suo petto.

-Sei fastidioso quando fai così. Sai che non mi piace scherzare su questa cosa.

-Scuusaa.

L'inglese per farsi perdonare cominciò a lasciare dolci umidi baci sul viso e sul collo della ragazza la quale rimaneva distesa con un'espressione sognante. Poco dopo appoggiò la sua testa sul petto di Elena ascoltando il battito lento del suo cuore e il suo respiro calmo.

-Io non so cosa tu mi abbia fatto, ma mi hai davvero incastrato. Già il fatto stesso che io ti stia dicendo queste cose lo dimostra.

La ragazza prese ad accarezzare i capelli del pilota con dolcezza.

-Cosa intendi dire?

Posò un bacio sulla sua fronte.

-Sento bisogno di te quando non ci sei, quando sto con te mi sento bene, libero e ho voglia di gridare tutto questo al mondo.

Lewis rimase sconvolto dalle parole che erano appena uscite dalla sua bocca. Lui era sempre duro, quello che si fa una ragazza alla settimana, non un normale ragazzo sedotto che ha bisogno di altri per essere felici. Aveva bisogno di questa maschera, era una persona di spettacolo ora, non poteva mostrarsi debole oppure lo avrebbero affossato.

-Amore. Sei dolcissimo.

Elena poggió le dita sotto il mento del ragazzo in modo da potergli alzare la testa e dargli un lungo bacio appassionato.

-Sì, in molti mi dicono di essere particolarmente affascinante.

Lewis riprese a baciare la ragazza finché non furono interrotti dal suono del suo cellulare. Svogliatamente il pilota si sollevò dal petto di Elena e si diresse verso il comò dov'era appoggiato il suo iPhone.

-Toto... chissà cosa vuole. Aveva detto che questi giorni erano di pausa dato che lo scorso Gp era andato bene.

-Forse vuole solo darti alcune informazioni.

Lewis sorrise verso la ragazza e rispose al telefono dirigendosi in bagno. Era pur sempre una chiamata di lavoro ed Elena non doveva sentire ciò che succedeva nel team.
La ragazza si alzò dal divano e si diresse in terrazzo ad osservare lo splendido panorama naturale. La villetta era immersa completamente nel mezzo delle colline modenesi, distava circa 40 minuti dal suo appartamento, e possedeva ben due piscine. Elena aveva portato la sua Ferrari gialla dentro in garage così da poter essere al sicuro da passanti maliziosi.
Si avvicinò al parapetto trasparente e ci si appoggiò sognando una vita normale, una vita in cui tutto ciò era abitudine. Respiró a pieni polmoni l'aria fresca sentendosi in pace con sé stessa e con il mondo. Voleva davvero sentirsi così per sempre.
Le sue riflessioni vennero interrotte da due calde mani che le si posarono davanti agli occhi oscurandole il bel paesaggio che stava mirando.

La mia vita || Ferrari Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang