Capitolo Nove

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Oggi comincio alle undici in libreria, ho parecchio tempo per accompagnare Magda a fare la spesa. Indosso una canottiera molto scollata e una gonna corta a pieghe rosa, oso mettermi un paio di scarpe con il tacco. Se devo flirtare con lui, tanto vale farlo bene. Passo a prendere Magda alle nove.

«Emma cara, farai girare la testa a quell'uomo stamattina.», afferma l'anziana attaccandosi al mio braccio.

«Era proprio questa la mia intenzione.», le dico con un sorriso.

Quando varchiamo la soglia del supermercato, Nicholas sta aprendo dei cartoni e non ci vede entrare. È di schiena e ammiro il suo sedere, come tutte le volte.

«Quello è il suo sedere.», faccio notare a Magda a bassa voce.

«Oh mia cara, è davvero un gran bel fondo schiena.», conferma dandomi una pacca sulla mano.

Ci avviciniamo a lui e Magda chiede: «Scusi giovanotto, non è che mi prenderebbe una di quelle scatole di cereali lì in alto?».

«Certo signora.», risponde lui gentilmente senza nemmeno voltarsi. Quando si gira per consegnare la confezione a Magda, mi vede.

«Emma.», mormora con un filo di voce.

«Lei è la mia vicina Magda, le sto dando una mano a fare la spesa.», gli spiego.

Smette di fissarmi per pochi secondi e si concentra sulla mia nuova amica.

«È un piacere conoscerla signora.».

«Lei chi sarebbe bel giovanotto?», chiede lei facendo finta di niente.

«Sono Nicholas, il proprietario del supermercato.», si presenta con un sorriso.

«Proprietario? Pensavo fossi solo un commesso.», borbotto confusa. Ho sempre dato per scontato che lui ci lavorasse soltanto qui; non mi è mai nemmeno passato per l'anticamera del cervello che potesse esserne il proprietario.

«Non me l'hai mai chiesto.», afferma stringendosi nelle spalle.

«Vado a prendere le carote tesoro, ti aspetto lì.», dice Magda staccandosi dal mio braccio e incamminandosi lentamente con il suo bastone.

Non riesco a staccare gli occhi da Nicholas, mi manca tantissimo stare con lui.

«Mi hai lasciato senza fiato stamattina.», si avvicina lentamente a me.

Cerca di baciarmi, ma mi scanso appena in tempo. Sto arrossendo, lo sento.

«Non posso Nicholas.», farfuglio con un filo di voce.

«È per lei non è vero?», chiede prendendomi le mani.

Annuisco.

«Non l'ho nemmeno lasciata entrare in casa.», mi rassicura.

Lo guardo confusa, ancora una volta.

«Rivederla dopo tutto questo tempo non ha risvegliato niente in me. Mi dispiace aver rovinato tutto lasciandoti andare in quel modo, ma dovevo chiarire con lei.».

Mi sposta una ciocca di capelli e mi bacia la guancia in fiamme.

«Non rinuncerò a te Emma.», mi sussurra all'orecchio.

«Emma cara, dobbiamo andare.», urla Magda dalla sua posizione di guardia.

«Vai ora.», mi sorride e mi accarezza il viso.

Riprendo a respirare, per tutto il tempo che sono stata con lui, ho trattenuto il fiato. M'incammino verso Magda e respiro a fondo.

«Ti stava guardando il sedere mentre venivi qua. Vedevo le bave colargli lungo il mento.», dice lei allegra.

Quello che amo di teTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon