Capitolo Sedici

7.9K 326 5
                                    

La mattina seguente mi sveglio accanto a Mattia, mi sorride radioso.

«Buongiorno piccola. Stai un po' meglio?», mi bacia la punta del naso.

«Credo di sì.», farfuglio con la bocca impastata dal sonno.

Mi stiracchio e cerco di sorridergli, non mi riesce molto bene, devo ammetterlo.

«Grazie di tutto Mattia.», dico in un sospiro.

«Non devi ringraziarmi.», mormora lui sfiorandomi le labbra con le dita. Si avvicina per baciarmele, ma mi scanso e le sue labbra finiscono sulla guancia. Non ho per niente voglia di dargli altre false speranze, ho già combinato un disastro ieri.

«Mi dispiace per ieri sera.», dico guardandolo negli occhi.

Scuote la testa.

«Non dirlo nemmeno, non ti devi scusare Emma.».

Sospiro e mi copro gli occhi con un braccio.

«Sai, pensavo che venendo qui, avrei potuto in qualche modo riconquistarti. Non serviva rimanessi qui queste due settimane, l'ho fatto solo per stare con te. La mia intenzione era chiederti di sposarmi durante la presentazione.».

Apro gli occhi e lo fisso incredula. Sta dicendo sul serio o mi sta prendendo in giro?

Mi accarezza il viso.

«Poi ti ho visto con lui e ho capito che non era possibile, ti avevo persa del tutto. Posso solo incolpare me stesso per tutto questo. Promettimi solo una cosa.».

«Che cosa?», chiedo con un filo di voce. Sono ancora piuttosto frastornata dopo questa sua confessione.

«Che se tra voi le cose non dovessero funzionare, prenderai in considerazione l'idea di darmi una seconda occasione.», risponde sommessamente.

«Te lo prometto.», acconsento alla fine. Non accadrà mai, ormai la nostra storia è arrivata al capolinea e non ho alcuna intenzione di dargli una seconda opportunità. Un'altra occasione per cosa? Per farmi soffrire nuovamente? Se si dovesse ripetere ancora la storia, non so come ne uscirei questa volta e non voglio soffrire ancora, sono stanca.

Lui è soddisfatto della mia risposta, non volevo che si deconcentrasse proprio oggi che è un giorno così importante per lui.

«Vado a prepararmi per oggi. Fra un po' arriveranno anche i tuoi e ci sarà da divertirsi.».

Mi scompiglia i capelli con tenerezza prima di andarsene, non prova nemmeno a baciarmi, mi sarei ritratta ancora una volta.

Era così convinto che io potessi tornare con lui da voler perfino chiedermi di sposarlo. Come ha potuto mai credere che io potessi accettare? L'unico uomo che voglio è Nicholas, soltanto lui.

Mi sono piaciute le coccole di Mattia, ne avevo bisogno, ma la mia mente era altrove. Immaginavo ci fosse Nicholas al mio fianco al posto suo. Non avrei mai pensato di poter provare un dolore così forte per la mancanza di qualcuno.

Non so se mi presenterò al parco stasera. Che senso avrebbe? Ormai lui è tornato con lei e di sicuro non gli importa più niente di me. Mi sentirei solo ridicola ad aspettare qualcuno che non verrà su una panchina di un parco, da sola.

Nascondo la testa sotto il cuscino e urlo, urlo tutta la mia disperazione.

Un'ora più tardi riesco a tirarmi su dal letto. Ciondolo fino al bagno e mi butto sotto la doccia. Spero sempre succedano dei miracoli sotto il getto, ma non succede mai niente. Mi vesto il più elegante possibile per la presentazione del libro. Ho trovato un vestito nero che mi arriva fino alle ginocchia, con le spalline fatte di perline, indosso un paio di scarpe con il tacco, nere anche quelle. Più che elegante sembro in lutto, ma non fa niente, solo poche persone sanno come mi sento veramente. Mi arriccio i capelli e mi trucco meglio del solito, per quanto le mie mani tremanti me lo consentano.

Quello che amo di teWhere stories live. Discover now