8.

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Appena arrivata a casa decisi per prima cosa di farmi una doccia per rilassare i nervi. Non avevo ancora digerito la questione Niccolò, era come una scheggia nelle carni ,che al ricordo faceva ancora male.
Sbuffai nuovamente consapevole del fatto che non mi sarei rilassata nemmeno sotto la doccia; i problemi e i pensieri mi stavano travolgendo e se non mi inventavo qualcosa per scacciarli, sicuramente mi avrebbero inghiottita viva.

Così dopo aver fatto una doccia veloce – ma apparentemente rilassante – decisi di mettere qualcosa dentro lo stomaco, visto che avevo dimenticato pure di fare colazione stamattina, poiché avevo una certa carica elettrica in corpo.
Un mix di noia, angoscia e tristezza mi stavano facendo compagnia, una grande compagnia.

Notai che l'orologio a parete segnava le quattro e mezza del pomeriggio ed un temporale di quelli estivi stava per prendere piede sulla città. Annoiata e infastidita mi precipitai sul divano per passare un bellissimo pomeriggio all'insegna dello zapping estivo.

Dopo mezz'ora che giravo almeno un canale ogni due secondi, sentì il campanello di casa suonare. Pensai subito ai miei genitori, ma mi avevano informato che rientravano sicuramente domani sera.

Svogliatamente mi alzai dal divano pronta a sbraitare contro chi aveva osato interrompere la mia quiete pomeridiana.
Aprì di scatto la porta assumendo una posa e uno sguardo abbastanza minacciosi.

«Wendy?» esclamò Niccolò corrugando le sopracciglia.

«Ah sei tu» risposi con fare annoiato.

Il ragazzo mi guardò strano non capendo il mio comportamento astio nei suoi confronti, quando in realtà il mio malumore deriva proprio da lui.

«È tutto okay?» chiese ancora sulla soglia dell'ingresso.

Lo guardai inespressiva rispondendo un debole ed – ovviamente – annoiato si.

«Fammi entrare allora» ribattè.

Mi feci di lato per lasciarlo passare e sussurrai un flebile «Prego» chiudendo poi la porta alle mie spalle.

«Allora Wendy?» chiese nuovamente guardandomi interrogativo.

«Allora cosa?» sbuffai noncurante.

Niccolò si schiarì la voce imbarazzato, non sapendo cosa dire si avvicinò piano a me.

«Non ti avvicinare» sussurrai assottigliando gli occhi «Che sei venuto a fare qui?» ringhiai.

Il castano si bloccò all'istante, irrigidendosi.

«So che è successo qualcosa Wendy, l'ho notato  in macchina sai?» parlò preoccupato «Solo che non capisco cosa, vorrei solo che tu ti fidassi nuovamente» cercò a tutti i costi un contatto visivo, ma non lo ottenne.

«Sei troppo schiva da questa mattina, ho fatto qualcosa di male?» chiese nuovamente dopo.

Oh Niccolò, nulla sai! Mi hai solo baciata due volte, illudendomi come una quindicenne con la sua prima cotta, ma che sarà mai!

Se fossi stata più coraggiosa avrei sicuramente urlato anche a lui che i suoi comportamenti mi avevano ferita e illusa, che nonostante ci fossimo baciati solamente due volte, provavo ancora forti emozioni solo al pensiero.
Se ne avessi avuto di coraggio, gli avrei urlato di essermi innamorata follemente di lui.
Ma non lo feci, forse per paura di ammetterlo anche a me stessa ad alta voce.

«Sono solo annoiata Niccolò, smettila di giocare a Sherlock Holmes, non ho nulla!» sputai acidamente dandogli le spalle, che modi.

«Smettila di fare la bambina e sfogati con me!» mi afferrò dalle spalle, facendomi voltare verso di lui.

Sostenni il suo sguardo, quasi trasparente, stava soffrendo come me, si vedeva benissimo. Niccolò continuava ad essere un libro aperto nei miei confronti, mi ha sempre mostrato le sue ferite e le sue paure, ed a distanza di anni riesce a farlo ancora.

«Wendy» sussurrò con occhi lucidi «Ho un peso qui sul cuore che non posso sopportare» si toccò il petto, stringendo il pugno sulla sua maglia bianca.

Distolsi lo sguardo puntandolo a caso, non sapendo come reagire a quelle sue parole.
Non volevo vedere al suo sguardo, non potevo.

«Guardami» ordinò mentre alcune lacrime rigavano il suo volto «Aiutami a tirare tutto fuori» mi afferrò la mano, poggiandola sul suo petto a livello del cuore.

«Lo senti Wendy?» chiese dopo accarezzandomi lungo il braccio.

Puntai nuovamente lo sguardo sulla sua figura, annuendo leggermente incerta ed imbarazzata.

«Batte così forte» sussurrò sospirando.

Anche i miei occhi iniziarono a farsi lucidi «Niccolò» lo richiamai angosciata dalla situazione.

«Per te, Wendy» mi tirò a se abbracciandomi.

Il mio cuore perse un battito o forse due, metabolizzando tutto ciò che il ragazzo aveva appena detto, tanto che non ricambiai nemmeno l'abbraccio.

Mi strinse ancor di più a se, poggiando le sue labbra umide sul mio di collo lasciando piccoli e lievi baci.

«Quanto ti vorrei» strinse i miei fianchi verso di lui gemendo frustrato.

Dopo la sua dichiarazione, io avevo paura di dire qualcosa di sbagliato per il momento che si era creato, un momento magico che sognavo da oltre un anno. Niccolò che mi stringeva e mi desiderava come lo desideravo io.

«Fallo» sussurrai rossa in viso, alquanto imbarazzata per ciò che avevo detto.

Prese tra i denti il suo labbro inferiore torturandolo, mentre mi guardava con occhi languidi.

«Non riuscirei a controllarmi più» sospirò poggiando la fronte contro la mia.

«Fallo Niccolò o potresti pentirtene» ripetei «Vuoi baciarmi?» chiesi facendo scendere la mano lungo il suo torace, sentendolo fremere sotto il mio tocco.

Annuì leggermente respirando pesantemente.

«Vuoi avermi?» sussurrai al suo orecchio, prendendo poi fra le labbra il lobo e mordendolo lentamente.

Lo sentì gemere leggermente, sorridendo orgogliosa dell'effetto che gli provocavano i miei comportamenti.

«Fai l'amore con me Wendy» sussurrò per poi combaciare le nostre labbra.

Una strana e famigliare sensazione piacevole mi invase lo stomaco rendendomi quasi leggera.
Niccolò mi stava baciando, e tutto il resto poteva anche fermarsi.

E in quella stanza dove ci aveva visti bambini, adolescenti e adulti, stavo consumando il mio amore per lui, ci stavano consumando a vicenda.

ANGOLO AUTRICE

AAAAAAAAH CAPITOLO LOVEEEEE, MA QUANTO LI AMO ASSIEME MI PARTE LA SHIP COSÌ 😭😭😭😭😭
Bene, spero vi sia piaciuto 🎉

IG: xmiriaamx_onwp

A presto, Miriam!

wendy | ultimo #wattys21Where stories live. Discover now