" Vieni amore, che macchina preferisci, prendiamo la Ferrari , la Lamborghini o la Porsche? Dimmi tu"

" Prendi la Lamborghini, quella bianca"

Saliamo in macchina e ci dirigiamo verso una località a me sconosciuta.

Qui fa davvero molto freddo, la Russia è una nazione che non mi piace per niente.

Mi tremano un po' le gambe e questo non sfugge ad Alex che sta sempre attento a tutto.

" Hai freddo?" Mi domanda guardandomi negli occhi, come se vollesse guardarmi fin dentro l' anima.

" Un po'" Ammetto.

Alex accende subito l' aria calda e poi si sfila la giacca per poggiarla sulle mie spalle.

" Ecco, ora va meglio?" Domanda premurodo.

Annuisco e lui mi lascia un bacio in fronte.

Giunti davanti ad un locale , la cui insegna è decorata da luci di tutti i colori, scendiamo dall' auto e varchiamo l' ingresso.

Tutti quanti abbassano il capo, come sempre quando esco con lui.

Un uomo quasi corre verso di noi e si affretta a sistemare su degli appendiabiti il mio cappotto e quello di Alex.

Un cameriere vestito in maniera distinta ci conduce presso una saletta privata in cui ci siamo solo io e lui.

Ci accomodiamo in un ambiente caldo e accogliente, le pareti sono di colore rosso e grandi lampadari illuminano la stanza.

Una fila di camerieri porta al nostro tavolo dei calici e dello Champagne, accompagnati da tanta frutta fresca e della cioccolata .

Alex mi prende la mano e la bacia con passione.

" A noi due" Esclama alzando il calice in alto e brindando con me.

Sorseggio un po' di champagne fin quando non sento le sue labbra muoversi sul mio orecchio.

Lambisce con la lingua il mio lobo e lo mordicchia con i suoi denti.

" Sei tremendamente sexy mentre con queste labbra carnose e rosse sorseggi lo Champagne, giuro che ti desidero da impazzire" Sussurra roco.

Un' amarea di brividi mi percorre lungo la schiena mentre la lingua di Alex gioca con la pelle sensibile del mio collo.

Il suo telefono inizia a squillare ed io lo fermo .

" Ti cercano". Esordisco.

Alex sbuffa e risponde al telefono.

Conversa con un uomo in russo e non capisco nulla, sembra solo molto seccato e pensieroso.

Chiude la chiamata e mi fissa attentamente, come a farmi una raccomandazione.

" Esmeralda, come ti avevo già detto ho del lavoro da sbrigare, fra un po' ritorno, tu resta qui e non muoverti per nessun motivo da questo posto." Ordina serio.

Mi lascia un bacio sulla guancia ed esce dalla sala.

Perfetto, sono venuta fin qui per saperne di più sul suo conto e lui mi lascia da sola?

Alla fine chi se ne frega, io non sono tenuta a dare ascolto a quel russo e se lui non vuole che io esca da questa sala io uscirò lo stesso.

Superato l' angolo privè mi ritrovo dinnanzi un spettacolo indecente.

C' è una ragazza di sì e no vent'anni anni quasi nuda e vestita da coniglietta che balla in modo osceno.

Una fila di uomini ultra cinquantenni la guarda con la bava alla bocca e con gli occhi fuori dalle orbite.

Porci! Sono dei porci!

Tento di salire sul palco, però una ragazza sulla ventina vestita sempre in modo succinto mi si piazza davanti .

" Che fai?" Domanda con espressione allarmata.

" Se ti vede il capo ti ammazza"

Aspetta, aspetta , cerchiamo di indagare in maniera molto approfondita.

" Chi è il capo?" Le chiedo fingendomi del tutto ignara dei fatti.

" Come chi è ? È il signor Alexander Smirnov" Comunica la ragazza ovvia.

Lo sapevo, lui non è un mafioso qualsiasi, lui è il boss.

" Perché quella ragazza si umilia così tanto?" Domando provando pena per lei.

" Oh, come sei ingenua! Nessuna di noi sognava questo per il proprio futuro. Noi siamo ragazze albanesi e non avendo un centesimo a disposizione abbiamo scelto di prostituirci per mandare avanti le nostre famiglie. Un giorno gli uomini del signor Smirnov ci hanno trovato e ci hanno obbligato a fare le puttane nei loro locali. Per lo meno ci assicurano rapporti non eccessivamente violenti e ci pagano abbastanza bene. Nessuna può ritirarsi, però, altrimenti va incontro alla morte. Anche se non volessimo più condurre questa vita, saremmo obbligate" Spiega la ragazza con una punta di malinconia.

Non ho parole, che schifo!
Questo fa quello stronzo?

Tutte quelle macchine che ha, le sue case, i vestiti , i gioielli e i regali che mi fa sono frutto di questa vergogna?

Adesso gli faccio vedere io, voglio vedere cosa proverà nel vedere me in quelle vesti.

Salgo sul palco e faccio cenno allo ragazza di scendere, lei mi guarda e cerca di obiettare.

" Sono la fidanzata di Alexander Smirnov, ti conviene eseguire i miei ordini" L' avverto.

Lei cambia espressione e si scusa per poi scendere dal palco.

Mi posizionoal centro ed inizio a muovermi in modo sensuale.

Con le mani parto dalle caviglie ed accarezzo tutto il mio corpo.

Questi schifosi mi battono le mani e fischiano sempre più forte.

Inizio a sollevare leggermente la stoffa della gonna attillata per farla risalire.

Con la mano abbasso la spallina, però qualcuno spegne la musica.

"Tutti fuori"tuona una voce che conosco fin troppo bene.

Alex mi prende senza grazia e mi fa scendere dal palco.

" Adesso hai superato ogni limite!" Intima al mio orecchio in modo minaccioso, da mettere i brividi.

È calmo, troppo calmo, i suoi movimenti sono controllatosi mi ed io sto per perdere il fiato. Quando fa così vuol dire che è nero di rabbia, diventa glaciale, senza pietà e le sue azioni possono essere devastanti.

Angolo autrice
Holaaaaaaaaaaaa! Povera Esmeralda, ne sta passando delle belle! Alexander sembra davvero arrabbiato, che succederà? Lo scopriremo solo nel prossimo capitolo.
Mi raccomando come sempre votate la storia e scrivete tanti commenti. Baci😍😍

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