«Ora aprile piano piano...»

Per Yuri, da quel momento, il mondo non fu più lo stesso di come lo conosceva, poiché non aveva più gli occhi di perla ma due meravigliosi occhi, completi e normali, con i quali ammirò per prima cosa lo splendido volto sorridente del padre.

Yuri prese a respirare affannosamente dall'emozione più grande mai provata prima.

«Ma cosa... cosa mi sta succedendo?»

«Benvenuto a casa! Benvenuto al mondo! Quella che tu chiami percezione mancante, in realtà si chiama vista, ed è il dono più prezioso dopo la vita stessa».

Yuri si specchiò per la prima volta negli occhi del padre e non resistette alla voglia di accarezzargli la guancia.

Quando padre e figlio atterrarono dolcemente al centro della piazza, tutti gli abitanti di Asteria si genuflessero rimanendo quasi immobili.

Apollo posò una mano sulla spalla di Yuri concedendogli la propria genitorialità.

«Poiché sei mio figlio, ed hai saputo utilizzare con saggezza ogni capacità a te conferita, con l'unico scopo di aiutare il prossimo fino a salvare gli abitanti di Asteria, da adesso io dispongo che: tutti gli elementi di mio dominio si piegheranno ad ogni tua volontà!»

La divina dichiarazione enunciata da Apollo richiamò a testimonianza tutti gli spiriti dell'isola e i Sileni, che erano ancora intenti a proteggere il luogo custode del sacro strumento di Leto.

Anche le Driadi degli alberi e le Naiadi delle sorgenti presenziarono alla solennità.
Persino Aphelaia, che non centrava molto, si genuflesse in disparte.

«E questo che vuol dire?» domandò Axel inginocchiato accanto a Justice.

«Che quel ragazzo è uno di noi!» spiegò Greta trovandosi al fianco opposto.

«In pratica è un semidio alpha, probabilmente gli verrà assegnato il nostro stesso incarico di guardiano dell'Isola» aggiunse Etienne attratto più dalle bizzarrie del nuovo arrivato, piuttosto che del suo aspetto che, a parer suo, non era poi tutto quello splendore che agli altri occhi appariva.

Difatti, Yuri per la maggior parte dei ragazzi, altro non era che un semplice bel ragazzo come tanti al mondo.

«È questo ciò che si chiama vedere!» esclamò tenendo lo sguardo dolcemente imprigionato in quello del padre sorridente.

Un ultimo tocco, in aggiunta a tutto il resto, fu il cambio del chitone scuro e lacero consunto che divenne di stoffa leggera, bianco come le nuvole e con il gonnellino corto uguale a quello che indossava Apollo per l'occasione.

Una folata di vento giocoso e dispettoso sollevò i lembi dei suddetti gonnellini, mostrando al mondo intero una chiara e ampiamente condivisa similarità... maschile...

Le ragazze distolsero lo sguardo avvampando in viso all'istante, imbarazzate fino all'anima.

I ragazzi non trattenerono versi di reverenziale disgusto.

«Ho il dubbio che, con tutti quei poteri, né il padre e né il figlio, conosce il potere di indossare le mutande! Per Zeus!» esclamò Axel, e chiunque lo ascoltò rise con un gusto indescrivibile.

Per nulla al mondo Yuri avrebbe voluto distogliere lo sguardo dal padre, tuttavia il bel momento venne interrotto dalle eliadi, le ninfe del sole, che apparvero ad un cenno mosso da una mano di Apollo.

Tre eteree ragazze trasparenti presero forma dalla luce, vestite di veli dorati, ognuna in maniera diversa, ed una di esse portò con leggiadria una corona di alloro.

I Semidei Di Asteria - Il Ragazzo Dagli Occhi Di PerlaWhere stories live. Discover now