Marni

537 30 0
                                    

Ho sempre visto me stesso come completo. Alla fine ho sempre avuto tutto, tanto se non troppo ma quale motivo poteva farmi porre la domanda :

Cosa mi manca?

E se mai me lo fossi chiesto avrei risposto: NIENTE.

Potevo avere ogni sogno con poco, con minimo sforzo avrei ottenuto donne , amore incondizionato e sarei stato adorato come un Dio .

Ma ciò che mi sfuggiva era che tutto ciò mi rendeva apparentemente felice , solo la superficie poteva essere appagata e dentro di me invece rimaneva un colossale vuoto .

Che comunque io tentavo di colmare nascondendomi sempre nel mio mondo ovattato.

Poi lei è mi è piombata addosso senza fare rumore .

Sapeva già di casa, la nostra.

Il suoi silenzi mi hanno dato più di mille parole da altre.

Se ogni dannata volta in cui ci siamo allontanati non ho cercato altro è perché Sofia mi ha regalato la lucidità di Marni. Si è addentrata in un antro oscuro del mio animo e ne è uscito un nuovo Riccardo.

Anch'io all'inizio stentavo a riconoscermi . Io non ho mai rincorso nessuna, non ho mai fatto gesti plateali per una donna.

E, certamente, nessuna e ripeto NESSUNA ha mai interferito con il mio mestiere.

Ma lei ci riesce, mi fa perdere le staffe e la concentrazione.

Odio ammetterlo ma da quando mia moglie è incinta non riesco più a pensare che potrò fare questo lavoro . Come potrei stare lontano da loro , parte di me .

E vederla lì, così piena del mio amore, con quei tre cuori che battono , mi fa credere che mai potrò lasciarli, sia per cambiare città o per trasferte.

Però poi pensò che andrei a perdere parte di ciò che è la mia natura .

Io sono Riccardo Marni, sono un calciatore , io gioco a calcio.

Questo mio dilemma mi disturba il sonno e qui, nel bel mezzo degli europei , non sono concentrato, perdo il controllo del mio rigore calcistico . Ho sudato sangue per arrivare ad essere in nazionale ma solo ora comprendo cosa sia importante .

Volevo mandarla a casa perché mi trovo tra due fuochi che non si placano.

Sofia e il mio mestiere non vanno d'accordo .

Ma tengo troppo a Lei.

Forse a Firenze poi sarà diverso , la nostra casa sarà lì vicina , e riusciro' ad unire le mie passioni.

Rimugino su ciò seduto sul pullman nel post allenamento .

Con l'iPod nelle orecchie rifletto sulla mia vita, di quando era persa dentro se stessa.

Deglutisco e tiro i muscoli , mi assopisco in breve tempo e nei miei sogni ci sono i miei bambini , la bimba ha i capelli rossi e il bimbo invece castani .
Non sappiamo neanche il sesso però nei miei desideri riesco perfino a toccarli, e loro mi sorridono in modo disarmante . Aprono le braccia verso di me ed io mi sciolgo dentro a questo bellissimo sogno.

Apro gli occhi sbattendo le palpebre ma non siamo ancora arrivati a destinazione .
Tendo il collo sullo schienale rinunciando alla musica.
Dietro al mio sedile i giovani della nazionale si scambiano commenti sulle loro esperienze, storie che ricordano tanto la mia scorsa vita .

Sembra un gioco alla conquista, discorsi maschilisti ai quali, fino a poco tempo fa, avrei partecipato volentieri e dove molto probabilmente avrei vinto.

Quante donne ho avuto, quante ne ho preso in giro.

Se solo Sofia sapesse come mi sono comportato, come le ho usate e come loro hanno utilizzato me per i loro loschi fini.

Come quella volta in cui, a Dubai, durante un incontro amichevole, ho ceduto alle lusinghe di due donne , e senza battere ciglio, mi sono trascinato e poi svegliato la mattina successiva, con due corpi ai lati.

Mi faccio schifo se ci penso ora, ma all'epoca, era cosa di cui vantarsi.

Andare fiero di tutte le mie conquiste era per me pane quotidiano .

Credo che questo mio rifugio di passione incontrollata  , assuefazione al corpo femminile si potrebbe definire, sia dato dalla mancanza affettiva della mia famiglia, di mia madre.

Troppo presi a vivere una vita che doveva sapere di perbenismo borghese piuttosto che chinarsi e abbracciare un figlio che chiedeva di essere amato per ciò che era.

Medico, Avvocato, Ingegnere, potevo diventare tutto tranne che mediocre. Però nella loro lista non c'era spazio per coloro che inseguono i propri sogni , i quali non devono per forza essere appesi al muro con scritto " Laurea".
Dovevo eccellere ma non nel calcio , sono diventato una punta , un diamante raffinato ma per loro sono sempre rimasto il figlio che non ha studi , che non ha brillato nella cultura, che si è relativamente fatto lanciando calci ad un pallone.

Leggo questo nei loro occhi, l'ho sempre fatto ed anche ora sento che è questo ciò che provano.

Non voglio togliermi colpe ma parte di ciò che ero , l'uomo anaffettivo, e' stata diretta conseguenza del loro comportamento così poco genitoriale .

Cercare di essere meschino e menefreghista verso tutte quelle donne mi faceva sentire irraggiungibile. Era l'unico comportamento che per me aveva senso . L'unico che conoscevo .

Riflettendo vedo comunque in Lucrezia il mio punto di svolta , quel figlio immaginario che comunque non era mio ma frutto del suo tradimento, aveva cominciato a smuovere in me la consapevolezza che ad un certo punto sarei dovuto crescere, diventare maturo, diventare padre.

Ancora io che allontanavo Sofia e ancora lei che tornava. Però il punto nodale rimane Lei. Quante volte ho creduto di poter sopravvivere senza lei?

Tante. Innumerevoli . Stupido Riccardo, non ce l'avresti fatta.

Il pullman frena e già me la immagino nel mio letto così come le avevo chiesto.

Scendo velocemente entrando nel Resort. Faccio le scale due a due per arrivare da Lei il prima possibile . Infilo la chiave magnetica e apro lentamente la porta.

Non è sdraiata nel letto .

E' appoggiata alla finestra con indosso una vestaglia di seta bianca. Il calar del Sole illumina il suo ventre , mentre una mano lo accarezza con dolcezza.

Mi avvicino baciandole il collo, inspirando il suo profumo.

Si volta e la vedo sorridere . Ha una potenza innata, fa diventare ogni secondo il giusto momento.

Ha una bellezza che mi divide il cuore.

Lei mi confonde , mi fa perdere concentrazione , mi fa arrabbiare , mi fa desiderare di averla più lontana ma mi fa anche battere questo cuore che sa oramai più di Sofia che di Riccardo.

Incanto 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora