Valentina, metà terrestre e metà asgardiana si trova da sola in un mondo a cui non appartiene e, mettendo da parte il dolore, è costretta ad affrontare sfide sempre più difficili. Però non è completamente sola, accanto a lei c'è un altro essere spec...
Mentre Valentina era alle prese con la ferita di Loki, Thor e Odino erano rimasti al capolinea del Bïfrost per discutere di quanto era successo quel giorno. Thor, che non era a conoscenza del piano di Loki e di Valentina, si era arrabbiato molto per l'arrivo e il salvataggio di Odino: pensava che avrebbe potuto farcela anche da solo, e senza bisogno che papino lo venisse a salvare per metterlo in ridicolo davanti ai suoi nemici, però non si rendeva conto che per causa sua molto probabilmente di lì a poco sarebbe scoppiata una guerra. "Padre, avevo la situazione sotto controllo, perchè sei venuto a Jötunheim? Mi hai fatto passare per un ragazzino indifeso davanti ai giganti di ghiaccio!" "Sotto controllo? Non sei riuscito a badare a te stesso, figuriamoci se avresti potuto salvare anche i tuoi compagni, e soprattutto il tuo futuro regno che hai appena messo in guerra per uno stupido capriccio!" "Quei giganti dovevano pagarla!" "E ora quante altre vite pagheranno ingiustamente per questo tuo sciocco desiderio di vendetta?" "Padre, dovevo farlo, e lo rifarei altre mille volte se potessi! Tu te ne stai qui a fare trattati di pace mentre Asgard cade in rovina!!!" "Il nostro popolo non ha bisogno di un'altra guerra!" "Ma neanche di un'invasione da parte dei giganti. Ragiona! Io non mi fermerò davanti a nulla" "Sei solo un ragazzo avido, sciocco e arrogante!" Thor aveva completamente perso la testa a quelle parole infuriate del padre "E TU SEI UN VECCHIO E UN FOLLE!!!". Odino si era improvvisamente zittito, come se avesse realizzato solo in quel momento la gravità della situazione in cui si trovava. Dopo un attimo di silenzio parlò a bassa voce, e con uno sguardo impenetrabile e inespressivo si rivolse a suo figlio: "Si è vero, sono stato un folle... a pensare che tu fossi pronto!" "Ma..." ora la voce del Padre degli Dei era riluttante e delusa, ma autorevole "Thor, figlio di Odino, tu hai esplicitamente disobbedito agli ordini del tuo re, e attraverso la tua arroganza e stupidità hai esposto questi pacifici regni e vite innocenti agli orrori della guerra!" la sua voce aveva acquisito un tono minaccioso e Odino quasi urlava contro suo figlio "non sei degno di questi regni!" Il Padre degli Dei aveva aperto il Bifrost con la spada di Heimdall "non sei degno del tuo titolo! NON SEI DEGNO! delle persone care che tu hai tradito" Thor, iniziando a realizzare la gravità della situazione, aveva gli occhi che lentamente si riempivano di lacrime "E per questo io ti spoglio dei tuoi poteri in nome di mio padre e di suo padre prima di lui!" il martello di Thor dalla sua mano volò in quella di Odino, e la sua armatura lentamente gli cadeva da dosso "Io Odino, Padre degli Dei, TI BANDISCO!!!" Un vortice di luce lo avvolgeva e lo trascinava lontano. Odino con il martello Mjolnir ancora in mano pronunciò queste parole: "Chiunque impugnerà questo martello, se ne sarà Degno possiederà il potere di Thor" dopodiché lo scagliò verso il Bifrost al seguito del suo precedente proprietario. Thor era stato bandito da Asgard finchè non sarebbe stato di nuovo Degno di riconquistare il potere del suo martello. E il Bïfrost lo risucchiava dal basso verso la sua nuova meta: la Terra.
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