Un piccolo grande sbaglio

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Quella dannata sera, per Valentina, avrebbe dovuto essere cancellata dalla storia dell'universo.
La terrestre aveva passato almeno tre giorni e tre notti di seguito ad allenarsi con la spada, i coltelli e al tiro con l'arco, in seguito ad una bruciante sconfitta che aveva subito da Lady Sif durante una sfida di allenamento, e Sif, ovviamente, si era gustata la sua vittoria anche troppo, visto che Valentina non le aveva fatto neanche un piccolo incantesimo Confundus per imbrogliarla. Data la sua grande competività e testardaggine, la ragazza aveva deciso che si sarebbe allenata senza sosta finchè non sarebbe stata capace di schiacciare quella "piccola bastarda" (testuali parole) con una mano legata dietro la schiena. Come si può facilmente dedurre, alla Principessa Mezzosangue non piaceva perdere. Tornando a noi, quella era la terza sera di fila che non lasciava il campo di allenamento e tutti erano già tornati nel loro alloggio per la notte, quando Thor tornò da lei per cercare di convincerla almeno a riposarsi un po'.
"Morgestern, sei più testarda di quanto potessi immaginare" disse sorridendo mentre camminava verso di lei "Sai, io ti capisco, neanch'io ho mai amato la sconfitta e l'umiliazione, ma tu non hai bisogno di fare tutti questi sforzi solo per togliere il sorriso ad una guerriera molto meno dotata di te"
Valentina, che in quell'impresa era più determinata che mai, si girò verso Thor  con il fiatone "non dovresti andare nelle tue stanze Figlio di Odino? So bene che potrei tranquillamente spazzare via dalla faccia della terra quella sottospecie di essere vivente solo agitando pigramente la mia bacchetta magica, ma devo ammettere che adoro le sfide e finchè non le vinco non sono soddisfatta, soprattutto quando la mia rivale si pavoneggia per il palazzo raccontando di come favolosamente mi abbia battuto!" Thor dovette ammettere che Valentina aveva ragione e, anche se sapeva che avrebbe dovuto pensare al suo bene prima del suo orgoglio, restò con lei fino a tarda notte a combattere e a duellare, e lei apprezzò molto quel gesto. Il duello continuò per qualche tempo, ma dopo giorni e giorni di intenso sforzo fisico, Valentina si sentì improvvisamente sopraffatta dalla stanchezza, ed ebbe per un attimo un mancamento. Thor se ne accorse e la sollevò da terra con le possenti braccia per permetterle di riposare le membra stanche. In quel momento vide la ragazza sotto una nuova luce, la guardava riposarsi sfinita appoggiata al suo petto e pensò a quanto fosse bella, a quanto fossero rosse le sue labbra. Valentina era sempre stata colpita dalla straordinaria forza del Dio del Tuono e dal suo aspetto più che avvenente: quel fisico perfetto, possente, quei lineamenti duri da uomo, i biondi capelli che si adagiavano sulle spalle muscolose, insomma, ne era sempre stata attratta, ma quella sera, dopo qualche attimo di stanchezza si ritrovò seduta sul bordo del campo seduta molto vicina accanto a lui ed ebbe un istante di esitazione notando come lui la guardava: la osservava intensamente e continuava ad avvicinarsi stringendosi a lei, finchè i loro fiati si unirono  e i loro nasi si sfiorarono. Fu un attimo, le labbra di Thor si trovavano sopra quelle della Principessa Mezzosangue, e si fondevano in un lungo bacio, le mani di Thor sulla schiena di Valentina e la sua barba che le pizzicava il volto. Quando si staccarono avevano entrambi il fiatone, e Valentina non sapeva il perchè ma si sentiva tremendamente in colpa, come se avesse tradito la fiducia di qualcuno, perchè per quanto potesse esserne attratta, non era sicura di essere veramente innamorata di Thor: probabilmente tra loro c'era solo una forte attrazione fisica, ma in qualsiasi caso si sentiva come se quel bacio non fosse giusto, almeno non in quel momento. Anche Thor sembrava a disagio: si erano lasciati andare per colpa della stanchezza e della tarda ora, e decisero che quel bacio non significava niente, che era stato solo un "piccolo" errore.
Il pensiero di Valentina corse inevitabilmente a Loki, di cui conosceva l'amore segreto verso di lei, e si sentiva morire il cuore in petto al pensiero di poterlo ferire: Loki per lei era la persona più importante nell'universo, e ora aveva paura di perderlo.

La Principessa MezzosangueWo Geschichten leben. Entdecke jetzt