Nuovi incontri sul campo di addestramento

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La vita ad Asgard scorreva abbastanza tranquilla per Valentina. Stava imparando ad usare le armi per attaccare e difendersi, perchè fino ad ora aveva conosciuto solo la magia come arma, ed era stata aiutata in gran parte dagli insegnamenti di Thor, che ogni volta che sbagliava un movimento della spada non perdeva occasione per toccarle il polso e ripetere correttamente la mossa con lei sussurrandole all'orecchio parole di incoraggiamento.
Con Loki filava tutto a gonfie vele, continuavano a rafforzare la loro amicizia e fiducia reciproca, e Valentina gli aveva mostrato le sue abilità magiche tirando fuori la sua preziosa bacchetta, fatta di un legno magico molto scuro e con all'interno una piuma di fenice. Tutto procedeva al meglio, finchè non fece la conoscenza di una ragazza dell'età di Thor di nome Sif.

Lady Sif faceva parte della cerchia più stretta di amici di Thor, ma non era come le altre ragazze, lei era una guerriera abilissima segretamente innamorata del figlio maggiore di Odino, che però non lo dava a vedere come le altre che gli gironzolavano intorno: lei semplicemente lo compiaceva in battaglia proteggendolo a costo della sua stessa vita e lottando con coraggio per lui. Era una ragazza molto bella: aveva i capelli di un profondo castano scuro appena mossi, gli occhi altrettanto scuri e un fisico invidiabile, però non era nè simpatica nè particolarmente brillante: era "una delle tante", non aveva niente di molto speciale se non la presunzione di far parte di una delle famiglie più influenti di Asgard.
Quando Valentina arrivò ad Asgard, Sif si accorse subito dell'interesse di Thor verso la giovane terrestre, e ne divenne invidiosa: si fece raccontare da Thor da dove fosse saltata fuori quella ragazzina dal sorrisetto furbo e aspettò la prima occasione possibile per dimostrarle tutto il suo odio. La prima volta che le due si incontrarono, o meglio si scontrarono, fu nel campo di addestramento: quando Thor le propose di insegnare a Valentina i segreti della lotta corpo a corpo, lei rispose acidamente "Non ho intenzione di avere a che fare con quella piccola e fragile principessina mezzosangue". Valentina non aveva mai sentito quel termine prima d'ora, e non ne comprendeva il significato, però dal tono con cui Sif l'aveva pronunciato non doveva di certo essere un complimento, comunque avrebbe approfondito più tardi al riguardo, intanto doveva occuparsi di una ragazza un po' troppo presuntuosa che non le stava per niente simpatica. "Mi scusi se vi ho importunata signorina, di certo da fuori posso sembrare indifesa e fragile, ma io non darei troppo peso alle apparenze se fossi in voi: ho delle doti molto particolari, e non mi piacerebbe utilizzarle su una ragazza tanto bella quanto abile come voi..." Valentina disse queste parole con un pizzico di arroganza, come aveva imparato dal suo maestro Loki, ma senza esagerare, solo per irritare un po' la giovane donna che aveva davanti. Ovviamente lei con "doti" non si riferiva solo ai suoi poteri magici. Sif non ribattè ma di sicuro rimase molto seccata, infatti Valentina la sentì pronunciare sottovoce ad un suo compagno "Ma chi si crede di essere?". Dopo questo breve colloquio per fortuna non ce ne furono molti altri, però purtroppo Lady Sif aveva una certa popolarità ad Asgard, quindi cominciò a spargare cattive voci sul conto di Valentina che già era vista da molti sotto una cattiva luce per via delle sue origini impure, e che lentamente si accorse di essere sempre più spesso evitata da molti cittadini di Asgard, sia giovani che adulti. La chiamavano sempre più spesso l'Orfana oppure la Piccola Terrestre, finchè non si rese conto che la stavano emarginando nel vero senso del termine, che la vedevano soltanto come un'ospite sgradito nel loro Regno e che pensavano che lei non avrebbe avuto altro destino se non la solitudine... proprio come dicevano di Loki. Loro due erano diventati gli Esclusi, ma a loro in fondo non importava granchè, perchè trovandosi l'un l'altro avevano sconfitto la solitudine.
A Valentina non piaceva Sif, e non le sarebbe mai piaciuta: non provava proprio nessun tipo di simpatia verso di lei, soprattutto non dopo quello che le aveva fatto, però di sicuro la intrigava il nomignolo che le aveva affibiato con disprezzo. Loki le spiegò il significato di quel vocabolo: Mezzosangue significava nata con metà sangue asgardiano e metà sangue terrestre, e questo lo rendeva "sporco" e "impuro" agli occhi degli asgardiani che si definivano purosangue, quindi era un termine molto offensivo che di solito non era utilizzato dalle persone civili, ma Valentina, per fare un affronto al reale significato della parola e a tutti quelli che la disprezzavano senza motivo, decise che da lì in avanti quello sarebbe stato proprio il suo soprannome:
Principessa Mezzosangue.

La Principessa MezzosangueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora