La libreria, il Mago e il Guerriero

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Dopo qualche giorno dal suo arrivo al Regno Eterno, Valentina cominciava ad abituarsi alla vita di Asgard aiutata da Frigga, la quale si era impegnata fin da subito a comportarsi come una madre per la ragazza. Aveva conosciuto altre persone e altri ragazzi asgardiani della sua età, che erano principalmente tutti sfrenati ammiratori di Thor, e infine rivide Loki, che era per di più un ragazzo solitario e misterioso, ma che aveva qualcosa nel suo sguardo che Valentina non riusciva a scacciare dalla mente.
Una mattina lo seguì di nascosto mentre camminava furtivamente nei corridoi del palazzo, e lo vide entrare in una stanza dalla pesante porta di legno intarsiato. Presa dalla curiosotà si affacciò allo spiraglio lasciato aperto tra le due ante e diede uno sguardo all'interno rimanendo senza fiato: la stanza era un'immensa libreria con migliaia e migliaia di libri di tutti i tipi rilegati in pelle e ornati da decorazioni preziose, le pareti della stanza circolari erano completamente rivestite da mensole invase di libri e il soffitto era talmente alto che sembrava irragiungibile. Solo due finestre fine e allungate permettevano alla luce esterna di illuminare la stanza, mentre dall'altissimo soffitto pendeva un immenso lampadario di cristallo sul quale splendevano migliaia di piccoli riflessi colorati. In mezzo alla stanza, Loki, girato di spalle, iniziò a produrre delle fiamme azzurre dalle mani, come se si esercitasse ad evocarle pronunciando incantesimi. Valentina era sorpresa: anche Loki era un mago proprio come lei. Inavvertitamente il giovane principe si girò di scatto come se avesse percepito una presenza alle sue spalle e rimase per un attimo interdetto. Valentina era completamente imbarazzata: era stata colta in flagrante, ma non se ne andò via, rimase lì impalata e lo stesso fece Loki: si osservarono in silenzio per qualche istante finchè Valentina riuscì a pronunciare qualche parola impacciata: "Mi dispiace, non volevo disturbarti, volevo solo vedere dove stessi andando. Sai, anch'io so usare la magia... di solito utilizzo una bacchetta magica, ma a volte posso farne a meno. So come trasfigurare gli oggetti, so controllare il fuoco a mio piacimento e molto altro: ho imparato in una scuola". il tono di Valentina era diventato orgoglioso e finalmente sicuro di sè man mano che parlava: era il modo di parlare di una ragazza che aveva trovato un nuovo amico, e la risposta sincera di Loki la sorprese:

"Sono veramente impressionato, io per ora riesco soltanto a sollevare qualche libro in volo e a produrre questa leggera fiammella: sto ancora imparando, ma mia madre è una grande insegnante!" sua madre? Frigga era una strega? "Parli di Frigga? Anc...

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"Sono veramente impressionato, io per ora riesco soltanto a sollevare qualche libro in volo e a produrre questa leggera fiammella: sto ancora imparando, ma mia madre è una grande insegnante!" sua madre? Frigga era una strega? "Parli di Frigga? Anche lei ha poteri magici?" "Sicuro, lei è la strega suprema di Asgard, proprio come lo era tua madre per Midgard. Lei mi ha insegnato a scoprire i miei poteri e mi sta aiutando a controllarli" "Stupendo! A te piace leggere?" E da lì cominciarono lunghe chiacchierate su libri terrestri e asgardiani, su incantesimi e fatture, sulle meraviglie viste dagli occhi dell'uno e dell'altra.
"Sai cosa mi piace di te?" Disse la ragazza al suo amico mentre stavano entrambi sdraiati l'uno affianco all'altra su una montagna di libri che avevano accumulato nell'arco di una sola mattina e che avrebbero faticato a rimettere a posto "Cosa?" Rispose lui con una curiosa dolcezza. "Che sei più misterioso della metà nascosta della Luna" il ragazzo a quelle parole sembrò divenire un po' perplesso "...cos'è la Luna?" Valentina si ricordò immediatamente che il giovane che aveva davanti non aveva la minima idea di cosa stesse parlando "Ah giusto, tu non puoi sapere cos'è, è un piccolo pianeta che ruota intorno alla Terra, ma che gli nasconde sempre una faccia in modo che nessuno conosca davvero tutta la sua natura". Spiegò allora la ragazza "tu sei un po' così: misterioso e irragiungibile, proprio come la Luna". Mentre fuori dalla torre della Biblioteca Thor e i suoi ammiratori si sfidavano in battaglie per testare la loro forza, Valentina e Loki si ritiravano nel loro rifugio segreto a leggere e parlare.
Ben presto divennero grandi amici, ma nel cuore di Loki qualcosa stava accadendo: stava sperimentando sentimenti che non aveva mai conosciuto prima d'ora nella sua vita solitaria, e gurdando la sua terrestre dai capelli di seta e dagli occhi di smeraldo annegava completamente nell'ammirazione, come quando osservava il panorama e le stelle dalla sua terrazza preferita. Anche Valentina si stava lentamente affezionando a lui, si era abituata a non fare a meno dei suoi occhi profondi e della sua voce milleflua e ammaliante.
Loki un giorno le regalò una collana, una collana con un ciondolo a forma di spirale che le spiegò fosse il simbolo della vendetta: lui ne aveva un'altra identica, e le disse che desiderava donarla all'unica persona a cui teneva veramente in modo che se si fossero allontanati per qualche motivo, guardando quella collana avrebbero pensato l'uno all'altra, così si sarebbero sentiti più vicini, anche se solo nel loro cuore. Entrambi si raccontarono a vicenda le proprie storie, a volte enfatizzando alcuni passaggi per renderle più avvincenti agli occhi dell'altro.
Avevano condiviso le loro storie, i loro segreti, e decisero che avrebbero condiviso per sempre anche tutto il resto: le paure, le gioie e i dolori che la vita gli avrebbe imposto, li avrebbero affrontati insieme.
Intanto, anche Thor aveva iniziato a provare interesse per la nuova arrivata, e tra un allenamento e l'altro, amava passarle davanti con il suo seguito di donzelle adoranti facendole un sorriso come cenno di saluto per mettersi in mostra. Di certo entrambi i figli di Odino avevano il loro fascino: Thor era un ragazzo estremamente bello e forte, nessuno lo batteva in battaglia, e per questo piaceva molto a Valentina, mentre Loki era un ragazzo scaltro e furbo che amava prendere in giro suo fratello sfruttando la sua intelligenza superiore, inoltre stava diventando uno stregone eccellente sotto la guida amorevole di Frigga e i consigli di Valentina, però Loki aveva anche qualcosa di malvagio nel suo cuore, come un lieve rancore soppresso e nascosto, e questo lei lo avvertiva sempre di più man mano che conosceva meglio il suo nuovo compagno di avventure.
Di certo non aveva intenzione di scegliere chi preferisse di più tra i due figli di Odino perché sapeva che erano troppo diversi per fare un paragone: erano come lo Yin e lo Yang, il Sole e la Luna, e poi stava bene con entrambi: con Loki poteva confidarsi e passare intere giornate ad esplorare i luoghi di Asgard, mentre invece le venivano le farfalle nello stomaco ogni volta che incrociava Thor, ma passare il tempo con Loki era tutt'altra cosa rispetto a come la faceva sentire Thor.
In un pomeriggio molto soleggiato, i due giovani amici decisero di passare la giornata all'aperto invece che nella libreria, e si sedettero sotto una quercia secolare a leggere fianco a fianco, ma in quel momento davanti a loro passò Thor e salutò la ragazza, senza degnarsi nemmeno di guardare il fratello minore. Di certo Thor aveva notato la complicità che si era creata tra suo fratello e il suo nuovo bersaglio preferito, e per questo voleva cercare di fermarlo per avere la ragazza tutta per sè: "Buongiorno zuccherino, ancora a leggere quei libri noiosi? Perchè non vieni con me e i miei amici a fare una passeggiata per la città? Sai, ogni volta che passo per le strade vengo acclamato e applaudito da tutti i passanti, e magari potrebbero notare anche loro la tua bellezza così come faccio io!" Thor disse queste parole con la sua solita aria di superiorità e facendo un sorriso che pensava lo rendesse estremamente affascinante agli occhi della ragazza, che però questa volta rimase immune al suo fascino. "Ti ringrazio Thor ma credo che rimarrò qui con Loki: non ho bisogno di farmi notare, e la bellezza esterna per me non vale molto rispetto alla bellezza che risiede all'interno del cuore, quindi se posso darti un consiglio da amica, dovresti farti applaudire per il tuo valore e per il tuo coraggio, non per i tuoi muscoli e i tuoi capelli d'oro" Valentina non sapeva perchè aveva pronunciato quelle parole così poco cortesi al ragazzo più desiderato di Asgard, però provava un senso di compiacimento dato che, accanto a lei, Loki sorrideva divertito. A Thor non sfuggì il ghigno del fratello e continuò con queste parole velenose: "Fratello, perché non vieni tu allora? Invece di startene sempre lì impalato a leggere potresti anche smettere di essere ridicolo come al solito e far conoscere al mondo la tua faccia, perchè sai? Presto uno di noi due dovrà salire sul trono di nostro padre, ma non sono sicuro che lui sceglierebbe te come re di Asgard!" Quelle parole colpirono il bersaglio e tolsero il sorriso dalla faccia di Loki, lasciando un'espressione di disprezzo e risentimento verso il fratello, che invece era soddisfatto della reazione che le sue parole avevano provocato, ma lo scaltro Loki ossia "signor ultima parola" come lo aveva soprannominato Valentina, rispose con voce milleflua e con un sorriso affabile a suo fratello: "Peccato, io sapevo che un re dovesse essere saggio e intelligente più che popolare ma senza cervello! E poi beh, ci sono molti soldati di Asgard che ti superano di gran lunga in forza e abilità, quindi non sarei così sicuro di una tua futura ascesa al trono solo per le tue doti di conquistatore di donzelle adoranti..." stavolta era Valentina che sorrideva sotto i baffi mentre Thor accettava la sconfitta e se ne andava infuriato con il suo seguito di amici alle spalle.
Loki 1- Thor 0

La Principessa MezzosangueWhere stories live. Discover now