Sogni che rompono realtà

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UN MESE E MEZZO DOPO LA MORTE DI LINCOLN.

SULLA ABIGAIL.

Un motoscafo. Era facile riconoscerlo. Il rumore. Si stava avvicinando alla barca, molto velocemente.

«Qualcuno mi aiuti!» Alicia che aveva deciso di dormire sopra il divano sul ponte dello yacht, si svegliò mentre qualcuno chiamava aiuto. Si svegliò e la vide. Elyza era lì, completamente bagnata, i capelli salati, i vestiti inzuppati. Era stanca, si vedeva dallo sguardo, probabilmente non mangiava da giorni, probabilmente non beveva da giorni era disidratata. Alicia si alzò incredula. Si guardarono per qualche secondo sorridendosi. Si avvicinarono, lentamente, molto, troppo per i loro gusti, quando furono a circa due metri di distanza l'una dall'altra, allungarono ognuna la propria mano verso la ragazza che avevano davanti fino a far toccare le loro dita, ma ad un certo punto uno sparo, un botto, Alicia si girò nella direzione del proiettile e vide Chris che, con la pistola a mezz'aria puntava verso Elyza. Elyza... Velocemente il suo sguardo tornò sulla bionda. Teneva una mano premuta sul suo stomaco, ma il sangue era ben visibile, aveva impregnato tutta la maglietta e pian piano la ragazza si stava accasciando per terra. Fino a cadere pesantemente a terra. Poco prima che cadesse Alicia riuscì a prenderla in tempo per non farle sbattere la testa al suolo.

«Hey.»

«Oh, Hei.» (Ciao)

«Sono qui, sono qui.»

«Mi fa male.» Sussurrò la bionda sofferente.

«Sh, non parlare, guardami ok?»

«Sono stanca, ho bisogno di dormire.»

«No, no guardami, guardami non chiudere gli occhi. Elyza ti prego.»

«Alicia.»

«Elyza, non posso vivere in questo mondo senza di te!»

«Mi dispiace.»

«Ti prego Elyza, Ti prego non lasciarmi, Elyza! Elyza apri gli occhi ti prego...» La sua voce fu strozzata dai singhiozzi. Con le lacrime che scendevano copiose sulle guance, la mora alzò la testa verso suo fratello e urlò:

«Perché l'hai fatto, è morta! È morta! L'hai uccisa!»

«Alicia! Alicia! Alicia, tranquilla.»

La ragazza si svegliò di soprassalto, Nick la stava percuotendo leggermente per cercare di svegliarla mentre urlava il suo nome. Madison la guardava, sembrava impossibile che quella ragazza Fosse veramente sua figlia, era così diversa da com'era qualche mese prima, era normale, Ma cos'è la normalità in un mondo in cui esci di casa e vieni assalito da un morto?

«Alicia, ti senti bene?»

«Dov'è lei?»

«Lei chi?»

«Elyza! Dov'è?»

«Lei non c'è qui.»

«L'avete data in pasto agli squali senza di me, vero?!»

«Elyza non è morta.»

«Chris l'ha uccisa, io l'ho visto. È la verità, io l'ho visto! Le ha sparato, allo stomaco, il sangue ovunque. Lui mi diceva di stare tranquilla, come potevo? Senza di lei, non sarei potuta sopravvivere, lei fa parte di me.»

«Ero io che ti dicevo di stare tranquilla, urlavi, eri in preda al panico, ma era solo un sogno, un incubo. Lei è ancora a Los Angeles, al sicuro.»

«Questo come fai a dirlo? Come fai a sapere che non li stanno attaccando?»

«Sono sicura che lei avrebbe fatto di tutto per contattarti per dirtelo...» Provò sua madre cercando di non agitarla ulteriormente. Ma provocò l'effetto contrario...

Unite da una pistolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora