< Di chi stai parlando? Non sarò mica io il cretino, vero? > chiese confuso Jimin.

< Ma no, stavo parlando di Jungkook, strano eppure mi riferisco a lui sempre così, pensavo che oramai ti eri abituato >

< Quante volte ti devo dire di non parlare male delle persone che non ci sono? E comunque chi è questo Jungkook? Un tuo nuovo amico? Guarda che poi divento geloso > esclamò, ridendo l'arancio.

< Perché oggi mi fate tutti la stessa domanda? E' quell'idiota che si è trasferito in questa città un mese fa, viene pure in classe nostra >

< Davvero abbiamo un nuovo compagno? >

< Massi tu lo hai invitato anche a casa tua con suo fratello Yoongi >

< Tae ma ti senti bene? Hai contratto qualche strana malattia e hai le visioni? > chiese Jimin preoccupato.

< Ehi! Non sono un pazzo e semmai tu hai contratto l'amnesia, non è possibile che non ti ricordi di lui >

< Va bene, andiamo in classe nostra e vediamo chi si ricorda di questo... come hai detto che si chiama? >

< Jungkook, Jeon Jungkook >

< Sisi come vuoi >

Dopo aver detto ciò, Jimin si diresse verso la loro classe e iniziò a chiedere in giro se conoscessero questo fantomatico ragazzo, ma tutti diedero la stessa risposta negativa.

< Ma n-non è possibile, io non capisco >

< Tae te l'ho detto che fa male giocare ai videogiochi fino a tardi > rise Jimin, scompigliandogli i capelli.

Il biondo tolse la sua mano infastidito e velocemente si sedette nel suo banco con un piccolo broncio ad incorniciargli le labbra.

Vide entrare il suo cosiddetto insegnante di inglese e subito alzò la mano, chiedendogli il permesso di parlare.

< Mi scusi, ma come mai il nostro professore di inglese Kim è assente? >

< Ovviamente sono io il professore. Di cosa sta parlando Kim Taehyung? Questo è un nuovo pretesto per interrompere la lezione? Perché se è così, non sta funzionando per niente e adesso taccia >

"E' possibile che non si ricordano neanche di Jin?" la rabbia che prima lo aveva investito adesso stava lentamente scemando, lasciandogli spazio solo a un grande senso di terrore.

Durante la pausa pranzo andò nella classe di Hoseok e chiese se potesse parlare con Yoongi, ma anche lì la risposta che ottenne fu uguale a tutte le altre.

< Mi dispiace Taehyung, ma non conosco nessun Min Yoongi > gli rispose dispiaciuto il rosso.

Come una furia tornò nella sua classe e guardò nella sua cartella.

Spariti!

Sia il disegno che aveva fatto di Jungkook, che il suo blocco da disegno non c'erano più.

Pensò a dove potevano essere e l'unico posto che gli venne in mente era la casa dei tre vampiri.

Con impazienza aspettò che le lezioni fossero finite e senza neanche salutare Jimin, sistemò le sue cose e si diresse verso la loro casa.

Aveva fatto quella strada, così tante volte che le sue gambe si diressero come dotate  di vita propria, verso quel posto.

Arrivato davanti alla casa provò ad entrare, ma la porta era bloccata.

"Strano di solito è sempre aperta, infondo chi avrebbe il coraggio di rubare in una casa di mostri?"

Provò a bussare e aspettò paziente, ma nessuno gli venne ad aprire.

KANGSHINMU  강신무Where stories live. Discover now