Mi volto verso Charly, vedendola tentennare, indecisa, e capisco al volo a cosa era dovuto il suo atteggiamento: non sapeva se dormire nel letto di Louis con me, o insieme ad Harry.

Harry, stupido qual è, sussurra un flebile buonanotte, dopo aver posato il cellulare sul comodino accanto al letto, infilandosi sotto le coperte, girandosi verso il muro.

Osservai Charly sospirare, mentre i suoi occhi si fecero lucidi. Così decidi di farla dormire al mio fianco.

Vado in bagno, indossando velocemente il pigiama, per poi infilarmi sotto le coperte con Charly. La abbraccio forte, sussurrando un –Andrà tutto bene–.

Annuisce, poi la stanza cade in un silenzio profondo, interrotto solo dal russare di Niall.


* * *


-E' stato così dolce– sbuffo alle parole di El. E' la ventesima volta che lo ripete, e io non ce la facvio più. Ho capito: Louis è stato bravo, carino e bla bla bla...Ma basta! Sembra un disco rotto, stamattina, Eleanor!

Vedo Charly avvicinarsi al nostro banco e i miei occhi si illuminano. Eravamo nell'ora di chimica, ma il professore era assente, quindi, bastava che non urlassimo e potevamo fare ciò che volevamo. C'era chi scarabocchiava sul quaderno, chi ripeteva per l'ora successiva, chi parlottava con gli amici e chi mandava messaggi senza farsi vedere dal supplente.

-Ehi ragazze!– ci saluta, sedendosi accanto a noi.

Ricambio il saluto, mentre El porta immediatamente l'attenzione su Charly. Devo pensare un modo per come avrei potuto ringraziare la bionda. Le avrei fatto una statua, si.

-Com'è andata ieri la serata con Louis?– chiede Charly, facendo un occhiolino alla mora. No. No. No! Non di nuovo. Charly, scordati la statua.

-Benissimo– trilla lei, contenta. –Mi ha portata a mangiare fuori, in un ristorante stupendo, poi siamo usciti e abbiamo preso un gelato– alzo gli occhi al cielo: almeno non sta facendo il riassunto dettagliato della loro uscita, come l'aveva fatto prima, incluso menù e gusti del gelato. –Siamo entrati al college prima del coprifuoco di mezzanotte, e... siamo andati in camera nostra. Era piena di rose rosse, sparse dappertutto, e tante candele accese. Il resto.. ve lo lascio immaginare- ci rivolge un sorriso che la dice lunga.

-Grazie di non esserci state, comunque; Louis mi ha detto che vi aveva avvertito. A proposito, dove siete state?- chiede, il sorriso malizioso torna a fare capolino sul viso.

Charly si morde il labbro inferiore più volte, indecisa.

-In camera dei ragazzi. Ho parlato con Harry, abbiamo chiarito, più o meno, ma ho comunque dormito nel letto di Louis con Wendy– abbassa lo sguardo sulle sue scarpe. Vederla così mi fa sentire sempre di più in colpa, mi dispiace essere stata la causa di tutto questo.

El posa una mano su quella dell'amica, e le fa un sorriso di incoraggiamento.

-Andrà tutto bene. Vi amate, si risolverà tutto– Charly sembra riacquistare un po' di fiducia, ma si vede volesse cambiare argomento, ed El lo capisce subito, posando lo sguardo su me.

-E tu?- anche Charly si gira curiosa. –Perché non sei andata dal moro?– mi chiede, sorridente.

Mi sento avvampare: odiavo stare al centro dell'attenzione, e questo lo sapevano bene.

-Era con la squadra a festeggiare la vittoria- spiego alle due che rimangono a fissarmi.

-Ottima scelta comunque- mi fa un occhiolino, El. –E' proprio un bel ragazzo-.

She's not afraid || Zayn MalikWhere stories live. Discover now