Capitolo 19

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NB: La storia non è mia, ma di due ragazze che l'hanno pubblicate tempo fa su Efp e mi hanno autorizzato a riportarla qui su Wattpad.


-Sei di uscita?- alzo lo sguardo nello specchio incrociando gli occhi castani di Ele.

-Si nota tanto?- scherzo, uscendo il mascara dal mio portatrucchi.

La ragazza si appoggia allo stipite della porta, incrociando le braccia al petto -Ma domani non avevi quella famosa partita?- insiste ancora.

Finisco di allungare le mie ciglia, sbattendo le palpebre un paio di volte e controllando allo specchio che non ci fosse nulla fuori posto. Richiudo l'astuccio e mi avvio alla stanza.

-Sta tranquilla, rientrerò presto, mamma- la beffeggio, sorpassandola.

Recupero velocemente la borsa e il cappotto che avevo appoggiato poco prima sul mio letto; recupero il cellulare sul comodino e leggo l'orario: almeno sono in tempo.

-E con chi esci?- sento a pochi centimetri da me la voce della curiosona El.

-Uno- rispondo vaga uscendo i capelli da sotto il cappotto. Sorrido alla ragazza che ora mi guarda con un sopracciglio alzato. -Stai tranquilla El, è solo un'uscita. Rientrerò presto e domani mattina non farò storie per alzarmi presto- cerco di convincerla.

Afferro la borsa, gettandoci dentro il cellulare, apro la porta e con una mano la ragazza mi blocca di nuovo. -Almeno dimmi dove stai andando- insiste con fare premuroso.

Alzo le spalle -Non lo so. Mi ha invitato ad uscire e mi ha detto solo che saremmo andati fuori dal collegio- spiego. Ed è vero. Zayn mi avevo detto solamente di indossare qualcosa di pesante, perchè fuori la scuola tutto sembrava un altro mondo.

-Va bene, mi fido di te. Ma tieni sempre il cellulare acceso, non si sa mai- insiste facendomi ridacchiare.

Richiudo la porta e cammino felice per i corridoi.


Spalanco le porte della scuola, facendomi investire dal freddo di quella sera. Il cielo è scuro, segno che a momenti sarebbe arrivato un diluvio. Ma per fortuna al momento c'è solo un po' di vento che continua a scompigliare i miei capelli.

Ci eravamo dati appuntamento al cancello principale. Quindi, con i brividi di freddo che percorrono la mia schiena, stretta nel mio cappotto intenta a saltare sul posto per riscaldarmi un po', aspetto in ansia l'arrivo di Malik, il ritardatario.

-Wendy?- mi sento richiamare. Mi volto verso la struttura, osservando attentamente Zayn correre nella mia direzione mentre indossa un giubbotto.

-Scusa- dice una volta arrivato al cancello. -Stavo cercando Liam e invece mi ha detto che è già lì ad aspettarci- mi spiega.

Sobbalzo leggermente, non capacitandomi di quello che avevo appena sentito.

-Non saremo soli?- i miei pensieri prendono parola.

Il moro scuote la testa, passando poi un braccio sulle mie spalle e guidandomi verso l'uscita.

-Ma non saremo nemmeno in tre- continua, alzando poi una mano per richiamare l'attenzione di un taxi parcheggiato qualche metro più avanti da noi.

La macchina gialla viene messa in moto e poco dopo si accosta davanti a noi. Zayn apre lo sportello e con gentilezza mi fa accomodare per prima.

Richiude lo sportello indicando la via all'autista, che ingrana la marcia e parte immediatamente.

She's not afraid || Zayn MalikWhere stories live. Discover now