Capitolo 1

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Oggi fa più freddo del solito. Questa notte ha piovuto ininterrottamente, mentre adesso ci sono solo le nuvole grigie e piccole folate di vento che continuano ad arrivarmi addosso che, oltre me, investono i ricci folti di Harry, che sta al mio fianco. I suoi capelli sono molto particolari, e lo caratterizzano di sicuro. Spesso l'ho visto scuoterli per poi aggiustare il ciuffo con la mano; ogni volta che lo fa, gli passo accanto dicendo 'swish' e lui ride. La sua risata è contagiosa, mi fa sorridere ogni volta che la sento.

Un'altra cosa che mi piace è la sua voce soave, credo di essermene innamorata subito, alla prima sillaba, così come del suo viso angelico. Ti da una sensazione di tranquillità e sicurezza allo stesso tempo. Forse sono quelle fossette simpatiche che accompagnano il suo sorriso, sono tante le volte che le ho notate; o forse sono gli occhi, verdi, grandi e perfetti, che esprimono ogni sua singola emozione.

La felpa verde con la stampa di paperino si abbina ai suoi occhi. Forse li mette anche in risalto. I jeans stretti, a vita bassa, lasciano intravedere i boxer bianchi della Calvin Klein.

Il giubbotto è stretto tra le sue braccia, mentre nell'altra mano tiene un diario e una penna.

Okay, diciamo che non c'è nulla in questo ragazzo che non mi piace.

- Hai capito allora? - la voce di Harry mi distoglie dal mio stato di trance.

Scuoto la testa e lo osservo, cadendo dalle nuvole.

- Si, certo - gli rivolgo un sorriso caloroso.

La verità? Non ho capito nulla, non so di cosa stesse parlando perchè mi sono persa a fissarlo troppo e a farmi strani pensieri su di lui.

Una campanella suona per tutta l'aerea, facendomi trasalire e notare Harry che, con passo veloce, si avvia al grande edificio davanti a noi.

- Ah - si blocca e si stampa un cinquino in fronte rigirandosi dalla mia parte. - Alla prima ora hai fisica, aula 6, secondo piano. Se dovessi perderti c'è una mappa dell'istituto in ogni classe, vicino ai bagni e alla mensa. - Ritorna a camminare, ed io lo seguo nell'ingresso, voltandomi a destra e a sinistra per capire che strada prendere.

- Che stupido - noto Harry ritornare nella mia direzione. - All'ora di pranzo vediamoci qui, così andiamo insieme in segreteria a dare i tuoi dati per la divisa scolastica - mi sorride.

- Una divisa? - non sono abituata a queste cose.

- Si, certo. Inoltre ti diranno anche la camera della quale usufruirai dalla prossima settimana. -

Camera? Usufruirai? Di che sta parlando?

- Dormiremo qui? - Scoppia a ridere osservando la mia faccia.

- Ci vediamo all'ora di pranzo, ti spiegherò tutto - mi fa un occhiolino e, con un sorriso sulle labbra, scompare dietro l'angolo.

Bello, dormirò nella scuola, avrò una divisa, ma la cosa più buffa è: adesso, dove cavolo devo andare?


* * *


Per fortuna la prima giornata è volata, tranne per le due ore di fila di matematica, ma sorvoliamo.

La scuola è perfetta: è grande, stile barocco e piena di quadri antichi, oltre ai trofei vinti dalle squadre scolastiche.

Entro di fretta in palestra a causa del mio orientamento ritardato. Col fiatone, spalanco le porte attirando l'attenzione di tutti gli alunni già presenti nella struttura.

She's not afraid || Zayn MalikWhere stories live. Discover now