57 - YURI E JUSTICE e... chi ci salva più?

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Il semidio della distruzione era lì, dinnanzi a sé.

L'ombra funesta si dissolse nell'aria e tornò il silenzio.

Yuri, sotto lo sguardo sgomento di Axel, levitò sopra la bocca del Pozzo delle Anime.

«Sa pure volare!» borbottò.

«Poiché ho diritto alla riscossione di un debito avendovi salvato, lo riscuoto ora ordinandovi di gettare tutte le ossa qui sparse dentro questo pozzo! E fatelo avendone cura!», disse
prima di calarsi nella cavità oscura.

«Chi me l'ha fatto fare...» ripeté svanendo nel luogo dove era caduto il corpo di Justice.

Yuri diede per certo che non fossero trascorsi che pochi attimi dopo la sventura subita dalla ragazza. Lo sapeva. Nemmeno lui immaginava come, ma era così. Tuttavia, del corpo morto non c'era nessuna traccia. Eppure doveva essere ancora lì, e siccome ne era convinto, il semidio decise di accelerare la discesa spegnendo l'abilità del volo.

Non sentì niente, non avvertì la presenza della disgraziata, e lo giudicò un male.
Il posto dentro cui stava cadendo gli parve di riconoscerlo. "Eppure sono in grado di avvertire gli esseri viventi naturali, sovrannaturali, per non parlare degli spiriti verso i quali credo d'essere visceralmente legato. E allora perché non percepisco nulla della ragazza?" si domandò allarmato.

Ad un certo punto, sentì uno scrosciar d'acqua impetuoso. Riconobbe il rumore di una cascata. Nulla gli importò che fosse un luogo buio, tanto per lui non v'era alcuna differenza. Tuttavia, in quell'immensa forza innaturale urtò contro qualcosa.

«Ehehehe! Ma guarda qua! Abbiamo un altro passeggero!», si palesò una voce gutturale forte e sotto sforzo.

Avrebbe mai immaginato Yuri che sarebbe giunto al cospetto di Caronte? E che lo stesso essere dell'oltretomba stesse praticando il Kayak in discesa sull'Acheronte?

Infatti, il nocchiero più temuto dei mondi di ogni natura e origine, era lì, a capofitto, lanciato sul mezzo sportivo a due posti, e portava dietro come passeggera Justice Kassidy!

Il rumore della rapide infernali obbligò una comunicazione a voce sostenuta.

«Tu! Yu... Yuri!» si meravigliò la guerriera. «Ma come? Non dirmi che anche tu...»

«E no! Sono venuto a soccorrerti!... Di nuovo!» le sorrise.

«Ragazzo!» sorrise il lugubre conducente, che con abilità da maestro roteava il doppio remo come un mulinello, evitando con precisione gli spuntoni rocciosi che affioravano a velocità sbalorditiva ovunque.
«Tu e la ragazza siete al capolinea! Quando saremo arrivati in fondo, la porta dei morti imperituri sarà l'ultima soglia che attraverserete. E...» fece una pausa compiaciuta. «Nemmeno tu che hai salvato Jonas Petronio potrai fare ritorno nel mondo del soprasuolo!»

Il semidio ricordò Jonas, e dell'incontro con Ade che reclamò quell'anima strappata alle sue grinfie.

Yuri volò a pelo sull'acqua delle rapide dell'Acheronte, zigzagando a rotta di collo pur di rimanere dietro all'infausto figuro sportivo.

«Non so chi tu sia, ma lascia andare subito la ragazza!» gridò Yuri con un tono così timoroso che fece ridere sonoramente il sommo nocchiero.

«No Yuri! Tu devi tornare indietro e andare con Axel! Dovete salvare l'isola di Vera Delo!» gridò disperata Justice, incastrata per le gambe dentro il veicolo acquatico alle spalle del conducente.

«HEI! Tu! Fermati e lascia andare la ragazza!» ripeté lui.

«Se avessi avuto una dracma per ogni volta che un'anima in pena mi ha chiesto pietà...»

I Semidei Di Asteria - Il Ragazzo Dagli Occhi Di PerlaWhere stories live. Discover now