Capitolo 28

73 3 4
                                    

Stefano non poteva credere alle sue orecchie, era profondamente sconvolto.
Qualcosa, e non avrebbe saputo dire cosa, gli suggeriva di dare credito a quel tipo apparso così all'improvviso, dal nulla, nella sua vita.
E ogni parola del suo racconto era un pugno in pieno stomaco.

Innanzitutto Claudia, la donna tutta d'un pezzo che conosceva da sempre, nella quale spesso sperava di riuscire a trovare qualche crepa che la rendesse più fallace e più umana. Lei, così abile nel tenere a mente tutto e nell'organizzare la sua vita e quella dei familiari, eppure così fragile e pessimista da aggrapparsi alla solidità e all'ottimismo di cui lui era capace.
Tutto quello che gli era accaduto l'aveva messo al tappeto soprattutto per i sensi di colpa che provava nei suoi confronti e nei confronti delle figlie. E ora quella donna, quella madre irreprensibile, veniva di colpo soppiantata dall'immagine di una femmina assetata di sesso.

Non era tanto la gelosia il sentimento più veemente che provava. No, una componente di gelosia c'era ed era legata soprattutto al partner d'eccezione che scopriva essere proprio Marco, ma erano soprattutto un misto di delusione, orgoglio ferito e risentimento.
Conosceva Claudia da quando era poco più che una ragazzina, o almeno credeva di conoscerla prima di ascoltare Lorenzo. E quando in pochi minuti tutte le convinzioni che hai maturato in decenni vengono spazzate via, quando scopri che la realtà è molto distante dalla facciata che hai sempre conosciuto, senti come venire meno il terreno su cui poggi i piedi.
Non si trattava dunque tanto del tradimento in sé. Lui stesso aveva tradito Claudia molti anni prima ed era tornato a tradirla lasciandosi andare con Federica prima e con Alessia poi. Era nulla al confronto della consapevolezza improvvisa di aver vissuto accanto a una persona che in realtà non conosceva nella sua interezza, che gli celava una parte importante di sé, della propria personalità.
Questa consapevolezza lo faceva sentire addirittura colpevole, ulteriormente colpevole. Come aveva potuto non accorgersi di nulla? Come aveva potuto farsi tanti scrupoli nella gestione del loro rapporto, tanto da convincersi che fosse opportuno tenere per sé stesso i propri desideri più arditi e perversi nella certezza che Claudia non li avrebbe capiti, apprezzati, tollerati?
Ecco, si sentiva un perfetto idiota e questo amplificava il suo disorientamento e il suo disagio.
Qualcuno, per giunta il cognato, era riuscito dove lui non aveva neanche tentato di arrivare, scoprendo il lato oscuro della sua donna, coltivandolo al riparo di una sordida tresca familiare.

Proprio Marco era l'altro protagonista del crollo del suo mondo. Sapeva che Marco era molto più disinibito di lui e non lo sorprendeva affatto l'aver appreso da Federica della sua passione per il mondo dei club prive e per pratiche come lo scambismo. Ma non aveva mai preso in considerazione il sospetto che le morbosità del cognato potessero rivolgersi verso la moglie, una donna troppo lontana dal modello che Marco amava frequentare, o almeno così credeva.
Né aveva mai sospettato il lato più violento della personalità del cognato, un simpatico sbruffone, spesso sopra le righe, ma incapace di fare del male a una mosca.
Dalle parole di Lorenzo emergeva un altro Marco, personalità contraddittoria ma fortemente caratterizzata da prepotenza e da reazioni violente di collera.

"Come è andata poi con Marco? Avete avuto occasione di rivedervi?" chiese Stefano.
Lorenzo sembrò impassibile, come assorto nei ricordi che stava svelando.
"Fatico a vedere in Marco un violento, un assassino..." aggiunse ancora Stefano.

"Marco è solo un poveraccio... lui non c'entra nulla in tutto quello che è accaduto a Federica" mormorò il detective. "No, non ci siamo più visti da quella notte... "
"E con Federica? L'hai rivista?"
"Si... l'ho cercata a lungo fino a che ho provato a contattare la collega che le avevo consigliato molto tempo prima."
"E....?"
"Non dovrei dirlo in giro perché è decisamente contrario all'etica del nostro lavoro ma dalla collega ho appreso molte cose che non sapevo e non sospettavo..." disse Lorenzo versandosi due dita di grappa nel bicchiere. "...Marco è entrato in un giro sbagliato e Federica sospettava qualcosa del genere... traffico di droga e prostituzione... brutte faccende."
"Merda..." fu il primo commento di Stefano, che proseguì "...che coinvolgimento ha in questa vicenda Federica? E Claudia? Per quanto mi riguarda mi dispiace per Marco ma la mia preoccupazione è per le persone a me care che potrebbero finire per essere coinvolte nella cazzate di mio cognato."
"Ti capisco benissimo... il problema è che Federica e le bambine sono le cose più care per Marco e quelli del racket, quando qualcosa non va per il verso giusto, hanno il brutto vizio di usare queste leve per ricondurre le persone al seminato" spiego il detective.
"E Marco di cazzate ne ha fatte diverse... ha ricevuto minacce e avvertimenti tanto da essere indotto a installare un sistema di telecamere in casa... a Federica l'ha convinta spiegando che si trattava della sua ennesima perversione, che gli piaceva l'idea di filmare i suoi giochi con lei e che dopotutto si trattava anche di un buon sistema antifurto."
"Ma Fede non credo l'abbia bevuta..." soggiunse Stefano.
"Esatto... e quando la collega le ha riferito di avermi messo a parte degli esiti delle sue indagini è stata proprio lei a contattarmi... e poiché me la cavo piuttosto bene con l'informatica e le reti di telecomunicazione le ho messo a disposizione un sistema per acquisire le registrazioni sul suo smartphone e per cancellarle senza lasciare traccia dalla memoria flash della centralina... insomma, ho fatto in modo che potesse avere un controllo completo dell'impianto."
"Che casino... mi hai detto di minacce e avvertimenti... quindi sono stati loro ad aggredire Fede in casa poco dopo che l'ho lasciata?" chiese, sebbene ne fosse tanto sicuro che il tono era più quello di un'affermazione che quello di una domanda.
"Probabile... molto probabile... e ora siamo in tanti ad essere nei guai Stefano" rispose l'altro.
"Ha a che fare con il SUV che avrebbe tentato di investirmi il giorno dopo davanti al mio ufficio?"
"Già... e non solo... il fatto è che loro hanno scoperto che Federica intercettava le registrazioni e non sanno se era l'unica a poterlo fare e se qualcuno ha la registrazione di quella sera prima che potessero disattivare la centralina... il primo sospettato sono io naturalmente e infatti ho già avuto problemi seri..."
"Tipo?" chiese inquieto Stefano.
"Innanzitutto ci è andata di mezzo Sofia... era da un pezzo che avevo l'impressione di essere seguito e le avevo chiesto di smettere di lavorare per un po', di restare in casa... ma nulla, lei è stata irremovibile... fatto sta che la scorsa settimana prima mi hanno manomesso l'auto in modo da assicurarsi che non fossi al club e quindi l'hanno prelevata all'uscita, l'hanno portata fuori città e l'hanno violentata... cinque uomini, tutti a volto coperto... figli di puttana..."
"Cazzo... mi dispiace, davvero" gli disse Stefano sinceramente mortificato. "Avete fatto denuncia immagino."
"Si, certo... ma non ne caveranno un ragno dal buco... sappiamo troppo poco per inchiodarli e Sofia non è in grado di riconoscere nessuno dei suoi aggressori". Lorenzo bevve un altro sorso di grappa prima di proseguire. "Ora lei è volata a Praga dai suoi... l'ho costretta perché qui non era al sicuro... mentre io continuo a muovermi con la massima cautela ma so di essere controllato... spero di averli depistati e che non sappiano che siamo qui io e te."
"E Claudia? Anche lei rischia di finire in mezzo?"
"Mi spiace dirtelo ma lei è già in mezzo e fino al collo!" rispose Lorenzo.
"Non ci credo... spiegati perdio!" esclamò Stefano.
"Il tipo conosciuto al club, il biondo... Claudia ha continuato a frequentarlo... è uno dei loro... la tengono in pugno e per ora penso la stiano usando per i loro fini".
"In che senso?"
"Per arrivare a te, per condizionarti... Claudia ti ha isolato, ti ha escluso dalla sua vita e dalla tua famiglia... sei la persona che doveva pagare per l'aggressione a Federica ma potresti essere anche altro, un pericolo per loro... e allora dopotutto tua moglie è pur sempre un ostaggio ignaro ma potenzialmente utile nelle loro mani."
"Se solo Federica si riprendesse..." mormorò Stefano disorientato da tutti i particolari che aveva appena appreso e che lo facevano sentire catapultato in un incubo.
"E' lì il punto... hanno fatto diversi errori e hanno il culo su una polveriera... non possono permettere che gli esploda... hanno già tentato di fare fuori Federica in ospedale e sono sicuro che ci riproveranno. Nel frattempo hanno provato a far fuori sia me che te... ma non ci sono riusciti e non sono abituati a una serie così incredibile di fallimenti... la situazione gli è sfuggita di mano e questo da un lato ci va bene ma dall'altro li rende ancora più pericolosi e imprevedibili. Capisci cosa voglio dire?"
"Credo di intuire... e Alessia? Non vorrei coinvolgere altre persone, esporle a rischi..."
"Infatti, per quello ti ho strappato a lei stanotte... è probabile che l'abbiano già inquadrata e se sapessero che c'è un coinvolgimento importante tra voi, lei finirebbe tra quanti rischiano di diventare bersagli... devi allontanarti da quella ragazza se tieni a lei."
"E tu che cazzo ne sai di me e di Alessia?" esclamò Stefano irritato e incredulo. Dopotutto i loro amplessi si erano consumati nel chiuso dell'appartamento di lei, per giunta sorvegliato fino a quel momento da pattuglie della polizia. Come poteva Lorenzo fare affermazioni simili?
"Stefano, non chiedermi di spiegarti tutto... per il tuo stesso bene... sono un detective e so fare bene il mio mestiere... ci sono molte cose che so e ti basti sapere che le so... allontanati da Alessia, fidati... la stai esponendo a rischi che potresti evitare".
"Ok, ma cosa pensi di fare? Dobbiamo limitarci a schivare i loro attentati o possiamo fare qualcosa per fotterli?" chiese spazientito Stefano.
"Difficile fotterli, come dici tu... si tratta di un'organizzazione e quelli che potremmo inchiodare oggi sono solo persone di terz'ordine, esecutori materiali... ma dietro di loro ci sono vari livelli decisionali e se vogliamo fotterli dobbiamo incastrare chi tiene le fila, chi comanda..."
"E hai qualcosa in mente?"
"Sinceramente no, per ora... sto cercando di inserire qualche informatore ma non è semplice... chissà, magari questo casino che hanno armato li indurrà a mosse false... me lo auguro."

Stefano era senza parole. In pochi minuti aveva scoperto di essere totalmente all'oscuro della vera personalità della donna con cui viveva da decenni, di essere finito grazie a quel testa di cazzo del cognato in mezzo alle vendette incrociate di un'organizzazione criminale, di essere controllato da tutti e di non essere al sicuro, così come non erano al sicuro le persone che avrebbe frequentato, a partire da Alessia. E quel detective sembrava non avere neanche le idee chiare su come tirarlo fuori... una verità troppo difficile da accettare.

Gli restavano però Roberta, il suo avvocato, e la relazione con Alessia. Oltre a Federica che, semmai si fosse ripresa, avrebbe potuto chiarire molti dei misteri che lo stavano torturando. Ma soprattutto aveva le bambine di cui riappropriarsi, alle quali non avrebbe mai rinunciato, men che meno ora che aveva scoperto di essere vittima e non carnefice.

"Che ne diresti di andare a stare un po' in Repubblica Ceca, da Sofia?" propose Lorenzo, "là almeno sarai al sicuro".
"Può essere una soluzione... solo per poco tempo però, il mio lavoro è qui e anche mie figlie sono qui."

Bene, qui trovi il biglietto e le indicazioni su come raggiungere la casa dei genitori di Sofia... parti stasera alle 17 ora italiana. Corri a fare i bagagli, prendi il minimo indispensabile. Un taxi ti aspetterà alle 15.30 davanti al vialetto d'accesso di casa tua.
"Ah, così avevi già preparato tutto! Ma sappi che io a casa mia non ci rimetto piede. Piuttosto vado da Alessia e cerco di mettere una scusa. Lì ho tutto l'essenziale per partire.

Non gli piaceva fare quel che stava per fare ma sentiva che in quel frangente era la scelta giusta. Soprattutto voleva proteggere Alessia, quella ragazza non meritava di pagare dopo tutto quello che aveva fatto per lui.


You've reached the end of published parts.

⏰ Last updated: Dec 06, 2017 ⏰

Add this story to your Library to get notified about new parts!

Federica (#Wattys2017)Where stories live. Discover now