Capitolo 6

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Claudia era incantevole con quel tubino nero corto che aveva deciso di indossare per l'occasione.

I capelli raccolti in una crocchia con due ciocche che scendevano libere a incorniciare un volto ancora più che gradevole, con i suoi occhioni grandi da cerbiatta, di un colore verde screziato di nocciola, e lineamenti che sfidavano i segni del tempo. Anzi, a dirla tutta, ciò che gli anni avevano disegnato sul viso della moglie l'avevano addirittura resa più bella e interessante. Un sapiente trucco, leggero e con tonalità di terra, faceva il resto.

Il decolleté, impreziosito da un pendente con zaffiro blu e diamanti, lasciava intravedere le curve dei seni, una terza abbondante ancora soda e insensibile alla legge di gravità che non aveva alcun bisogno di push up o altri artifici per attirare gli sguardi e conquistarsi apprezzamenti.

La figura ancora asciutta era solo appena mossa da un addome che tradiva l'età e ben due parti cesarei.

Dal tubino svettavano quasi per intero due gambe lunghissime, ancora tornite e affusolate, inguainate in calze nere velate con la riga dietro, che la rendevano irresistibile e decisamente sexy. Le caviglie piccole e due piedi splendidi, valorizzati da scarpe decolleté a tacco alto che completavano il quadro decisamente attraente e la slanciavano ulteriormente.

Quando Stefano la vide arrivare al tavolo del ristorante, dove l'attendeva da qualche minuto, si alzò per salutarla e scostò cavallerescamente la sedia per farla accomodare.

"Sei meravigliosa" le disse mentre la baciava delicatamente sulle labbra disegnate da un rossetto rosso cupo perfettamente coordinato con lo smalto che le ornava mani e piedi.

"Grazie amore mio" rispose lei, felice di riuscire ancora a stupire il suo uomo, prima di sedersi.

Stefano si accomodò di fronte a lei, distogliendo lo sguardo da quella bellissima creatura giusto un attimo per richiamare con un cenno l'attenzione del cameriere.

"I signori desiderano ordinare?" recitò il cameriere.

"Si grazie. Ci porti intanto il vostro antipasto della casa, due bicchieri di Campari, un'acqua naturale e una bottiglia di Muller Thurgau" rispose Stefano.

"Per il resto vuole prima consultare il menu?" chiese il cameriere porgendo a Stefano e Claudia due menu con copertina in cuoio.

"Si, grazie" rispose Stefano.

Il cameriere si congedò con un sorriso, non prima di aver dedicato un furtivo sguardo all'ampia e generosa scollatura della donna.

"Allora tesoro, ti piaccio davvero?" gli chiese lei non appena soli.

"Di più, ti trovo irresistibile... hai notato come ti ha guardato il cameriere?" rispose il marito.

"Si, aveva l'acquolina in bocca" commentò sorridendo, "sono contenta, mi hai detto che sarebbe stata una serata speciale e che mi volevi al top... ho fatto del mio meglio" aggiunse.

"Per il nostro anniversario non potevo offrirti una serata normale amore mio" disse lui ammiccando.

Era il loro undicesimo anniversario di nozze e per l'occasione avevano deciso di dedicarsi una serata tutta per loro. La proposta l'aveva fatta Stefano e lei ne era stata subito entusiasta.

Le bambine, fin dal pomeriggio, erano dai nonni materni e sarebbero passate a riprenderle il pomeriggio del giorno dopo.

La cena fu un successo. Ordinarono due mezze porzioni di linguine alle vongole, una porzione di spigola in crosta di sale e un pesce spada alle erbe con contorni misti. Claudia volle chiudere con una creme bruleé, servita con la fiamma, mentre Stefano preferì una squisita torta al limone.

Federica (#Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora