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Niall non stava baciando Courtney. Niall era solo andato a salvare il suo pianoforte, prima che gli versassero dentro della birra. Era stato semplice, appena lo avevano visto avvicinarsi, tutti i bicchieri erano spariti da sopra lo strumento musicale. Niall si sentì soddisfatto per il timore che incuteva.
Poi aveva fatto una piccola fuga al bagno al piano di sopra per svuotare la vescica e alla fine era tornato dove aveva lasciato la sua bambina. Aveva pensato per tutto il tempo al vestito che lei indossava e per tutta la sera gli era stato appiccicato, cercando di nascondere con il corpo di lei eventuali scherzetti del suo cervello in basso. Era rimasto stupito dal non trovarla più lì in giardino vicino alla piscina. Le aveva detto di aspettarlo in quel punto. E adesso dov'era finita? Niall si preoccupò senza poterne fare a meno e si pentì subito di averla persa di vista, di averle staccato gli occhi di dosso per tutto quel tempo. Si era perfino accorto di Harry e Louis che chiacchieravano con uno dei suoi cugini poco lontano da lui. Rebecca magari aveva parlato con loro. Magari l'avevano vista. Si stava dirigendo verso i suoi amici quando si era scontrato con qualcuno. «Scusa.» non aveva neanche guardato chi fosse.
«Niall.» quella voce lo fece irrigidire e le dita che si strinsero intorno al suo polso rabbrividire.
«Ciao, Court.» Niall sorrise in modo amichevole. Forse il cantante si sarebbe dovuto accorgere prima che lei fosse ubriaca.
«Come stai? Finalmente quella cozza si è staccata da te.» le mani di lei si erano avvinghiate al collo di Niall.
Ecco, forse avrebbe dovuto eliminare certe amicizie. «Parli della mia ragazza, scusa?» chiese cercando di allontanarla.
Courtney rise e poi piuttosto che seguire il volere del ragazzo, si era sporta in avanti e aveva poggiato le labbra su quelle di Niall.
E forse il ragazzo avrebbe dovuto essere più reattivo, ma era rimasto fin troppo sconvolto. I suoi occhi si erano spalancati e il suo corpo come bloccato. Solo quando lei aveva cercato di infilargli la lingua in bocca, Niall si era rianimato ed ebbe la prontezza di allontanarla. «Courtney, ma che cazzo fai?» disse su tutte le furie. E poi il suo sguardo venne come attratto da quel vestito a fiori, dalla ragazza che stava camminando tra la folla controcorrente. Di Rebecca che stava come scappando da lui.
Deo lo stava guardando completamente deluso. Era ovvio che avessero visto entrambi.
«No.» il respiro di Niall era velocizzato e si era messo a correre tra la gente, per raggiungere l'amore della sua vita. «Rebecca!» Niall aveva urlato cercando di sovrastare la musica, ma solo chi aveva accanto si era voltato verso di lui. Vide la ragazza sparire dal salotto e il panico aumentava sempre di più in Niall. No, non poteva essere successa una cosa del genere. Doveva raggiungerla. Rebecca aveva salito le scale praticamente correndo, con il rischio di cadere e Niall era riuscito a seguirla.
«Rebecca. Rebs, aspetta!»
Poteva vedere le spalle della ragazza che tremavano: stava piangendo. Solo pochi passi e l'avrebbe afferrata. Ma quando il braccio di Niall era passato intorno alla vita di lei, aveva potuto sentire come Rebecca lo stesse respigendo. «Lasciami!» aveva urlato, allontanando il braccio del ragazzo.
«Rebs, aspetta. Ascoltami.» aveva provato a prenderla per il polso, ma come risultato aveva ottenuto solo cinque dita sulla guancia. Quello schiaffo Niall lo avrebbe ricordato per tutta la vita. Gli occhi di lei pieni di lacrime distrutti dal dolore e le parole che aveva pronunciato: «Tu sei peggio degli altri.»
Niall non aveva mai reagito in quel modo a nulla. Niall era scoppiato a piangere ed era finito per urlare: «Tu credi davvero che io sia andato lì con l'intento di baciare Courtney? Pensi davvero che io sia così coglione da perdere l'amore della mia vita per... per cosa? Cazzo, devi ascoltarmi!»
«Ascoltarti? Ascoltare cosa? Vi stavate baciando!»
Era un bene che la musica sovrastasse le loro voci, perché stavano litigando e piangendo nel bel mezzo del corridoio di Niall, mentre la festa proseguiva al piano di sotto.
«Lei ha baciato me e non so se te ne sei accorta, ma l'ho respinta. Perché sono innamorato di un'altra ragazza. Perché sono innamorato di te, cazzo. Ti amo, Rebecca. Quello... non doveva succedere. Ti amo.» Niall cercò di avvicinarsi, ma lei indietreggiò.
«Cosa c'è di vero in noi?» chiese con voce tremante.
«Che vuoi dire?»
«Cosa hai scommesso con Deo? Ti prego, non dirmi che è un cazzo di cliché da film e che stai con me solo per una scommessa.»
Niall sembrava stupito. Lei come faceva a sapere della scommessa?
«Rebs... ti prego, perdonami.»
I singhiozzi della ragazza erano diventati più forti di prima.
«Io ti amo davvero. Non volevo baciare nessuno che non fossi tu. E quella scommessa... è una cosa così idiota. Devi solo lasciarmi spiegare. Ma ti prego, credimi quando dico che ti amo. Ti amo come mai nessuno. Io non sono come gli altri. Io sono qui per te. Ci sono sempre stato, lo sai. Farei di tutto per te. Sei diventata la parte migliore di me. La mia vita, insieme alla musica.»
Rebecca non riusciva a non piangere. E ad ogni parola di Niall sentiva il bisogno di avvicinarsi a lui. Il suo cuore faceva ancora tremendamente male, ma vedere Niall che piangeva quanto lei la stava uccidendo.
«Io ho bisogno di te.» gli sussurrò e Niall la strinse finalmente a sé. L'abbracciò come se non volesse più lasciarla andare, con forza tale da farle mancare il fiato. Entrambi stavano cercando di smettere di piangere.
«Non sai quanto ne abbia bisogno io. Mi dispiace. Mi dispiace da morire.»
«Devi lavarti i denti e la bocca.»
Niall emise uno sbuffo divertito. «Hai ragione.» intrecciò le loro dita insieme e condusse Rebecca nella sua camera da letto.
Mentre Niall si lavava i denti nel bagno della stanza, Rebecca si era seduta ai piedi del letto e si era tolta i tacchi, per poi massaggiarsi i piedi con le mani.
«Ti fanno male? Vuoi che li massaggi io?»
Rebecca sapeva che Niall stava cercando di farsi perdonare. In quel momento avrebbe fatto qualsiasi cosa.
«Spiegami della scommessa.»
Niall, che adesso stava in ginocchio davanti a lei, le stava davvero massaggiando i piedi. Aveva sospirato, per poi annuire.
«Ho avuto una grossa delusione amorosa... e no, non ti dirò con chi visto che ormai non ha più importanza. Adesso ho te. Comunque è successo prima del mio viaggio in Thailandia, appena dopo l'inizio della pausa. Te lo ricordi? È per questo che sono partito. Avevo bisogno di ritrovare me stesso.»
Rebecca fece una smorfia al solo pensiero. «Hai ritrovato te stesso?»
«Il vecchio me. Quello a cui piaceva divertirsi. Da X-Factor in poi cambiavo oggetto del mio desiderio ogni settimana, Rebs.»
Perché la gelosia la stava uccidendo? Troppe ragazze avevano avuto Niall Horan. «Cercavi di fare la collezione?» disse con amarezza.
Niall le baciò il piede che stava massaggiando. «Adesso sono cambiato, amore.»
«Se hai ritrovato il vecchio te stesso vuol dire che dopo quella delusione avevi ripreso a farti chiunque?»
«Sì. Ho litigato con Deo per questo. Mi diceva che ero uno stupido puttaniere e che sarei rimasto solo. E aveva ragione, anche se l'ho capito soltanto adesso. Non vado poi così fiero di quel vecchio me, Rebs.»
«E cosa c'entro io in tutto questo? Perché stai fondando queste basi?»
«Una sera abbiamo bevuto abbastanza. E si parlava di come Willie abbia salvato una ragazza, la sua effettiva ragazza, dai suoi problemi e di quanto fosse potente l'amore.»
«Tu non sapevi cosa significasse, vero?»
«È quello che diceva Deo. Ma io ovviamente continuavo a dire che avrei potuto salvare una ragazza senza problemi. Lui ripeteva che io le usavo e le distruggevo e basta le ragazze.»
Rebecca sentì le lacrime pungerle gli occhi. Fece sollevare Niall da terra e lo fece sedere accanto a lei sul letto. Intrecciò le loro dita. «Dovevi salvare me?»
«Abbiamo scommesso. Nel giro di pochi mesi dovevo riuscire a salvare una ragazza. E non una di quelle con cui scopavo. Deo ha deciso che doveva essere una fan. Una di voi davvero... innocenti? Pure? Non saprei spiegartelo.»
«Perché hai scelto me?»
«È stato un caso, Rebs. Ho aperto i dm del mio Twitter e ho aperto la prima chat che mi è capitata a tiro. Ho visto il tuo profilo, sono risalito al tuo Instagram, che eri maggiorenne...»
«Allora quando mi hai chiesto...»
«Sì, amore. Scusami. Lo sapevo già. Ma era indispensabile saperlo. Ho visto che eri una ciclista e mi hai colpito subito. Il tuo ultimo messaggio diretto su Twitter mi aveva mandato a fanculo perché non ti rispondevo.» Niall ridacchiò senza allegria. «E lì non mi hai più scritto. Così ho letto ogni tuo messaggio. Tutti i tuoi scleri e i tuoi sfoghi con nessuno... con me. Eri la ragazza giusta.»
Quindi se avesse aperto Twitter si sarebbe accorta che nella chat con Niall che non apriva da mesi, i messaggi erano stati visualizzati?
«Diavolo, che poi è una cosa così stupida.»
Una lacrima scese lungo la guancia di Rebecca. «E se non fossi riuscito a salvarmi? Se mi avessi distrutto di più?»
«Rebs, per me era partito come un gioco, una stupida scommessa e una questione di orgoglio... è vero. Ma mi sono innamorato subito di te. Per davvero, amore. E io... dovevo solo farti felice.»
«Hai vinto quella stupida scommessa, Niall.» disse Rebecca tra le lacrime e anche gli occhi del ragazzo tornarono a luccicare.
«È stata la scommessa migliore della mia vita. Perché non sono stato io a salvare te, Rebecca. Sei stata tu a salvare me. E a farmi capire che cos'è il vero amore. Cosa significa essere ricambiati per davvero e avere qualcuno accanto che ti ama per quello che sei e non per i suoi soldi o l'uccello.»
Rebecca stava tremando. Si mise a ridere e passò le braccia intorno al collo di Niall.
«Non piangere, piccola.»
«Sei un idiota. E certe cose non dovrei perdonartele. Ma ti amo talmente tanto, Niall...»
E il cantante aveva sorriso, prima di baciarla dolcemente. Il bacio si fece sempre più passionale e Rebecca si sedette a cavalcioni su di lui. «Voglio fare l'amore con te.»
A Niall mancò il fiato a sentire quelle parole sussurrate sulle sue labbra.
«Cosa? Adesso?»
«Devi farti perdonare. Fai l'amore con me.»
Niall la guardò negli occhi scuri. Il pensiero di fare davvero l'amore con Rebecca lo stava già uccidendo.
«Ma lo faccio perché ti amo. Tu non sei come le altre ragazze che ho avuto. Tu sei fatta per me, la mia anima morirebbe senza la tua.» e con questo aveva ripreso a baciarla, dando inizio a qualcosa che li avrebbe uniti in tutti i modi possibili.

Ride Together ●niallhoran●Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora