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«Non lo voglio il dolce.»
Rebecca si era finalmente abituata al fatto di essere lì e adesso tutta la tensione era sparita.
«E invece lo vuoi. E io voglio il mio dolce.» Niall la afferrò dal braccio e la fece sedere sulle sue gambe. Rebecca si sentiva un po' in imbarazzo, visto che continuavano ad avere tutti i parenti del ragazzo intorno.
«Il tuo?»
«Tu, ovviamente.»
«Posso sedermi sulla mia sedia?»
«Sono tutte occupate.»
Rebecca voltò la testa e si rese conto che effettivamente Greg aveva preso posto nella sedia accanto a Niall.
Si era pure guardata intorno velocemente. «Ci fissano tutti.» lei gli sussurrò all'orecchio, prima di dargli un bacio proprio lì e farlo lamentare per lo schiocco. Niall aveva le orecchie rosse e bollenti, così come le sue guance. Sembrava un elfo ubriaco.
«Io sono un cantante. Se divento sordo come faccio a sentire se stono?»
Rebecca ridacchiò. «Esagerato. Solo per un bacio.»
«E poi non mi frega nulla se ci guardano. Sono a casa mia e faccio quello che voglio. Non sto facendo niente di male. Ti ho solo fatta sedere qui.»
Rebecca tornò a sussurrargli all'orecchio: «Vedi di non fartelo tornare duro un'altra volta.»
«Farò il bravo. Solo se stasera mi lasci spogliarti.»
Greg si era voltato verso di loro e Rebecca era arrossita. Niall aveva parlato a voce un po' troppo alta. Era su di giri dopo il lavoretto e forse aveva bevuto troppa birra.
«Niall, ti prego. Parla piano, almeno.»
«Non ci sta ascoltando nessuno.»
«Tua zia ci guarda.»
«Ora ti ficco la lingua in bocca e vediamo se continua a guardare.» il ragazzo si stava stufando.
«Niall, piantala.» era stato direttamente suo fratello a rimproverarlo, passandogli poi un pezzo di torta. «Tieni, mangia.» almeno si sarebbe tappato la bocca.
«La mangiamo insieme?» chiese a Rebecca, tornando quasi normale.
«Ti ama proprio se ti sta facendo questa proposta.» Greg ghignò, prima di passare a Rebecca un altro pezzo di torta, diverso da quello che aveva dato a Niall.
«Non ti ci mettere pure tu, Greg.» borbottò il cantante e il maggiore sollevò le mani in segno di resa.
«Dividiamo anche questa.» propose Rebecca, facendogli un sorriso dolce. «E rilassati.» gli passò una mano tra i capelli e lui per tutta risposta spinse la fronte contro la bocca di Rebecca, che non esitò a lasciargli un bacio.
Avevano appena dato un morso a testa alle due torte, che Bobby era entrato in salotto con delle bottiglie di spumante in mano.
«Si beve.» era stato Niall a dirlo. Un guizzo di euforia negli occhi.
Rebecca lo ignorò e continuò a guardare Bobby che apriva le bottiglie.
Inutile dire che nel momento in cui erano state stappate, il tappo di sughero era volato dritto verso la loro sedia. Niall aveva perfino cercato di proteggerla con le braccia, ma quel tappo aveva colpito prima lui e poi Rebecca.
«Niall si sposa!»
Il cantante non avrebbe saputo dire quale membro della sua famiglia fosse stato a dirlo, ma avevano fatto scoppiare il caos tra urla e risa e Rebecca era arrossita di colpo senza poterne fare a meno.
Erano stati i primi a ricevere i bicchieri. Avevano brindato tutti insieme e poi avevano fatto battere i loro bicchieri. «A noi, amore.» aveva detto Niall, prima di stamparle un veloce bacio sulle labbra e poi bere tutto d'un fiato.
Rebecca si era appena bagnata le labbra con il suo. Aveva fatto una smorfia di disgusto e Niall se ne accorse subito. «Non ti piace neanche questo?»
Rebecca si morse il labbro e scosse la testa.
Niall sbuffò, cercando di non ridere. «Da qua.» e ovviamente bevve anche il suo.
«Allora, Niall. A quando le nozze?» Bobby aveva preso in giro suo figlio.
«Spero che non siano con la sciacquetta che ha sulle gambe.» quella frase era riecheggiata nella stanza. Se doveva risultare a bassa voce, evidentemente non ci era riuscita. Il silenzio era piombato nella stanza.
Rebecca, mortalmente ferita da quella frase, aveva sentito Niall irrigidirsi sotto di lei. E poi il ragazzo l'aveva fatta alzare in piedi e si era alzato a sua volta. Aveva poggiato le mani sul tavolo e si era sporto in avanti. «Come hai detto, scusa?» chiese alla zia che aveva parlato.
«Niall, non ha detto niente.» tentò di rimediare Bobby.
«No! Non ci provare, cazzo!»
Rebecca non ricordava di aver mai visto Niall incazzato in quel modo con qualcuno.
«È tutta la sera che ci guardano come se facessimo schifo. E non si deve neanche permettere di dire mezza parola sulla mia ragazza.»
«Niall.» Rebecca cercò di calmarlo, afferrandolo per il braccio.
«Dovresti insegnare a tuo figlio che certe cose non si fanno in pubblico, Bobby.»
L'uomo più grande a quel punto si era intromesso. «Non credo che abbiano fatto cose così deplorevoli. Sono una coppia. E...»
«Ed è casa mia, Cristo santo! E vorrei rispetto. Non hai il diritto di definirla come hai fatto.»
«Niall, lascia perdere.»
Ecco, ci mancava solo che dessero spettacolo a causa sua. Rebecca non voleva, ma Niall sembrava fuori di sé.
«Dovresti portarne tu a me di rispetto, mio caro nipote.»
«Tu non lo fai con me e la mia ragazza, o sbaglio? Evidentemente non dovevo portarla a casa.»
«Dovevi eccome, Niall.» Bobby difese suo figlio. Era stufo pure lui di quel teatrino.
«Niall, ti prego.» la voce di Rebecca era suonata tremante e lui si era voltato a guardarla. «Voglio uscire fuori.» gli sussurrò.
Niall annuì. «E per la cronaca, io amo e sposo chi voglio. E visto che amo Rebecca, se ti facciamo così schifo, non ti inviteremo al matrimonio.»
Rebecca era come raggelata sul posto. Si era mossa solo perché Niall le aveva passato un braccio sulle spalle e la stava conducendo fuori dalla stanza.
«Quel ragazzo si è montato la testa... io lo dicevo.» furono gli ultimi borbottii della zia.
«Buon Natale, eh!»
Rebecca non diceva una parola. Niall era incazzato nero. Aveva recuperato i giacconi e li aveva fatti uscire in giardino. Rebecca si era seduta sul muretto mentre Niall continuava a sbraitare contro la zia e a lamentarsi del comportamento orribile.
«Amore, io... mi dispiace... Rebs?»
Rebecca sollevò lo sguardo. So stava torturando le mani.
«Hey... non devi stare ad ascoltarla.» continuò guardando il suo viso affranto.
Niall adesso era tornato in sé e Rebecca si chiese che fine avesse fatto la birra che aveva bevuto.
«Lo so, ma...»
«Ma...?» Rebecca si era fermata e lui stava quasi impazzendo.
«Che cosa hai detto a tua zia? Hai detto che mi sposeresti, perché...» deglutì.
E Niall finalmente capì. «Oh. Perché... perché ti amo.»

Ride Together ●niallhoran●Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora