<Certo che ci ho pensato ma saremmo morti entrambi! Eravamo troppo pesanti!> A questo punto stiamo entrambi urlando. <Ma perché ti sto dando delle spiegazioni? È il mio lav->

<Non ti azzardare ad inventare la scusa che è il tuo lavoro e quindi sei costretto a rischiare la vita ogni volta> gli punto il dito contro <Il tuo unico dovere è quello di ritornare a casa sano e salvo dalla tua famiglia!>

Sta per dire qualcosa ma lo anticipo.

<Sai cosa ho provato quando ho visto il servizio in televisione? Quando ti ho visto penzolare dalla scala vicino a quella cisterna pronta ad esplodere in qualsiasi momento e quando ti sei buttato nel vuoto? LO SAI?!>

<No..> sussurra abbassando lo sguardo.

<Ero terrorizzata. Terrorizzata all'idea di non averti più accanto a me, avevo il terrore di non sentire più la tua voce, di non poterti più vedere. Avevo paura per Emily perché sarebbe cresciuta senza un padre accanto pronto a prendersi cura di lei..> dico con le lacrime agli occhi.

<Mi dispiace, piccola>

<No, non dire che ti dispiace! Tu ami fare il pompiere, ami salvare la gente ma sopratutto ami l'adrenalina che ti sale appena indossi quella stupida tuta!>

Abbassa di nuovo la testa. <Mi sono sentita male appena ho visto che ti eri buttato: non mi sentivo più le gambe, il mio cervello ha smesso di funzionare e il mio cuore, il mio cuore ha smesso di battere per quelle che mi sono sembrate ore. Sai da chi ho saputo che eri ancora vivo? Da tua madre!> dico tutto d'un fiato.

<Ma hai ragione, non mi devi nessuna spiegazione...infondo chi sono io per sapere se sei vivo o morto, giusto?>

Faccio per uscire dalla stanza ma lui mi ferma bloccandomi la strada.

Non farti vedere debole.

<Vieni a casa mia dopo scuola?>

<Scusa, ma ho altri impegni>

<Che tipo di impegni?>

<Impegni!> sbuffo.

<Con chi?>

<Con un ragazzo>

<Stai scherzando vero?>

Alzo gli occhi al cielo. <Devo uscire con l'uomo più bello della mia vita>

***
A casa Tag

<Ma perché lui si comporta in questo modo? Non si è degnato nemmeno di dirmi che era ancora vivo!> mi accarezza la guancia.

<L'unica volta che ho visto sua madre è stato quando sono andata a casa sua e me la sono ritrovata davanti, ho persino creduto che avesse una relazione con lui. Invece, quando mi ha risposto al telefono stava piangendo, ma le sue erano lacrime di gioia non di disperazione>

<Che poi io non sono veramente arrabbiata con lui..>

<TJ stranamente ha trovato subito il numero della madre. È andato in quella stanza e puf, eccolo uscire con il numero> mi guarda senza dire niente.

<Si, in effetti è molto strano ma ormai ho smesso di farmi domande...quello è più pazzo di me> mi sorride.

<Oh tesoro, tu si che sei l'uomo della mia vita> gli dó un bacio. <Tu non farai mai soffrire la zia, vero?> ride agitando sia le braccia che le gambine.

È stupefacente la somiglianza con mia madre: stessi occhi, stesso naso..che poi sono anche quelli di Kate; invece da Logan ha preso la forma del mento e delle labbra.

Oltre il buio c'è la luceWhere stories live. Discover now