Capitolo 25

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Luke's Pov

<Quello ti stava guardando!> le ripeto per la centesima volta.

<Era il tipo che sta in segreteria! Stavo chiedendo delle informazioni, è ovvio che mi guardasse>

<Beh, non deve guardarti!>

Alza gli occhi al cielo e addenta il suo quarto pasticcino. Ok che non ha fatto colazione, va bene che i pasticcioni del bar della scuola sono ottimi...ma così esagera.

Quel ragazzo la stava guardando, ne sono certo al centoventi per cento! È come se addosso avesse un profumo che attira gli uomini.

<Stupidi segretari che non sanno fare il loro lavoro> borbotto.

Railey ridacchia in modo buffo sporcandosi con la panna del pasticcino. Incrocia gli occhi per riuscire a vedere la panna sul suo naso e ora é ancora più buffa di prima.

Arriccia il naso come una bambina e poi cerca di togliere la panna con la lingua ma senza riuscirci.

<Sai, hanno inventato i tovaglioli per questo motivo> le spiego.

Stiamo aspettando da più di un'ora gli altri ma non sono ancora arrivati, e temo che Railey finisca tutti i pasticcioni del bar. Ogni tanto lancia uno sguardo al quadro appeso, ma poi distoglie lo sguardo.

Si alza dalla sedia e va verso il bancone. La vedo indicare altri pasticcini e attendere al bancone. La guardo con un espressione di disapprovazione.

<Che c'è? Non ho fatto colazione> si difende.

<Nemmeno io ma un cappuccino e una brioches mi bastano>

Mi fa la linguaccia e continua con la sua colazione. Che poi ormai è quasi l'ora di pranzo, ma vabbé.

Dopo un pó di silenzio mette la mano nel suo zaino e ne tira fuori una cartellina. Me la porge mordendosi il labbro.

<Cos'è?>

<Il mio blocco da disegno>

Le mie dita si bloccano in aria, come paralizzata. Railey non mi guarda ma continua a mangiare i suoi pasticcini mentre mi porge la cartellina.

<Cosa dovrei farci?>

<Usarlo come pulisci scarpe> dice scocciata <Secondo te?>

<Vuoi davvero che lo guardi?>

Sposta lo sguardo da me alla cartellina, per poi annuire frettolosamente.

<Non devi sentirti obbligata> dico ripensando a quella volta che mi ha voluto far conoscere una parte di lei a Los Angeles.

<Ma io voglio> ribatte. <Il fatto che sia difficile far vedere i miei disegni agli altri non significa che non voglia>

La osservo titubante per poi sfogliare il suo blocco da disegno.

Il primo disegno è una camera da letto con due bambini sotto ad un fortino fatto di lenzuola, come quelli che faccio con Emily, che si scambiano un braccialetto. Nell'immagine dopo invece, c'è un braccio che sbuca da sotto le lenzuola di cars e una bambina che corre fuori della stanza.

Deve essere la notte in cui suo fratello morì..

Nella pagina successiva c'è una strada con due macchine che si scontrano. Sul fondo della strada ci sono delle persone, poco visibili a causa del fumo. Il disegno è in bianco e nero. Le ombre si vedono il giusto, si vede persino l'ombra dell'uomo nell'altra macchina, non si vedono gli occhi o il viso, si vede semplicemente un ghigno.

Oltre il buio c'è la luceWhere stories live. Discover now