"Ma se siete stati voi a farmi entrare in questo mondo" pensò offeso Taehyung, ma comunque rifletté a fondo sulle parole del maggiore.

< E' pronta la colazione > esclamò felice Jin, mettendo davanti all'umano i piatti da lui preparati.

< Ho cercato su google e ho trovato la classica colazione tipica coreana, lo so che ti manca il cibo della tua terra così te ne ho fatto un po', dimmi cosa ne pensi >

Taehyung guardò davanti a sé e un espressione di puro stupore passò sul suo volto.

< Quanti piatti hai fatto Jin-hyung, io non riuscirò mai a mangiare tutte queste cose! >

Davanti a sé c'era una ciotola di riso bollito, un altra di Kimchi, su un piatto più in là c'era un pesce grigliato e nel piatto a fianco c'era una frittata, una zuppa di tofu e infine moltissime verdure bollite contornavano quasi tutti i piatti.

< Credo di essermi fatto prendere un po' la mano, su questo sito c'erano così tante ricette, che non vedo l'ora di sperimentare >

Mentre Taehyung si rimpilzava di qualsiasi cosa gli passasse a tiro, sentì le parole appena pronunciate dal castano.

Velocemente smise di mangiare e, cercando di ingurgitare il miscuglio di cibi presenti nella sua bocca, mandò giù lunghe sorsate di tè, anch'esso preparato da Jin.

< Anche i vampiri usano internet? > riuscì in fine a pronunciare con la bocca finalmente vuota.

< Certo, mica siamo esiliati dal mondo intero > esclamò il castano, ridendo.

< Avete il wifi? > chiese quasi disperato il biondo.

Doveva cercare, doveva sapere.

Era stufo di avere mille interrogativi senza alcuna risposta.

< Si, però è nella stanza di Jungkook e dopo l'ultima volta ti consiglierei vivamente di non andarci >

Taehyung spalancò gli occhi.

< Lo sapevi? >

< Non solo io. Sei stato fortunato che sono riuscito a calmarli, ma non credo che riuscirò a trattenerli una seconda volta >

Taehyung teatralmente si asciugò una lacrimuccia da un occhio.

< Jin-hyung hai evitato che mi scorticassero vivo, sei un vero amico >

Il castano rise spensieratamente e poi si mise a lavare le pentole utilizzate.

Taehyung intanto si alzò in piede. Si era lamentato tanto, ma alla fine aveva finito tutto il cibo di Jin, troppo buono anche solo per poter avanzare qualcosa.

Si sentiva una piccola botticella, ma felice della vita.

Quando stava per attraversare lo stipite della porta chiese casualmente:< Quando hai detto che sarebbero ritornati? >

Jin si girò confuso.

< Veramente non l'ho detto, comunque alla sera tardi, perché? >

< No, così > rispose Taehyung vago, andandosi a prepararsi per la scuola.

"Scusami Jin-hyung, ma io devo sapere, in quella stanza c'è il famoso libro e io devo capire cosa contiene"

La giornata scolastica passò senza intoppi.

All'entrata dell'edificio vide da lontano Jinhong, che stringeva tra le braccia una persona dai corti capelli rosa, ma poco ci badò.

Per tutto il giorno Jimin gli era rimasto appiccicato come non mai, perché diceva che lui lo aveva ignorato il giorno precedente, una vera scocciatura insomma, ma che Taehyung infondo apprezzava.

KANGSHINMU  강신무On viuen les histories. Descobreix ara