< Dovevi chiedermi qualcosa? > chiese il biondo curioso, mentre chiudeva l'armadietto.

< Sì, volevo sapere se ti piacerebbe pranzare con me, così possiamo conoscere meglio > esclamò Jinhong tutto eccitato.

"In realtà dovevo andare in biblioteca" pensò Taehyung, ma vedendo il volto allegro del ragazzino, non se la sentiva proprio di rifiutare.

< Certo non ci sono problemi >

< Evvivaa >

Lentamente si diresse verso la sua classe con Jinhong ancora al suo fianco.

Con la coda dell'occhio vide un ragazzo, dai corti capelli corvini e occhi scurissimi, che non distoglieva lo sguardo da lui e Jinhong.

Per qualche strana ragione quel ragazzo gli mise i brividi e Taehyung accelerò il passo, per togliersi dal mirino di quella persona.

"Ce l'ha per caso con me o sono diventato paranoico?" si chiese Taehyung spaventato.

Jinhong si offrì di accompagnarlo fino alla sua classe e Taehyung non poté non pensare a quanto quel ragazzino fosse tenero e gentile.

< Adesso devo andare, come mi hai detto tu è sbagliato saltare delle lezioni, ci vediamo, a dopo >

< A dopo Jinhong >

Taehyung stava per entrare in classe tutto felice, quando vide lo stesso ragazzo corvino di prima, passare di fianco alla sua classe e lanciargli uno sguardo minaccioso, poi proseguire il corridoio e seguire quasi come un ombra Jinhong, che inconsapevole saltellava felicemente da una parte all'altra.

"Allora non era solo una mia impressione! Spero non faccia parte del gruppo di quei ragazzi che volevano picchiare Jinhong. Quale persona con un briciolo di cuore vorrebbe picchiare quell'essere innocente?" si chiese Taehyung, prima di entrare in classe.

In realtà tanto innocente non lo era, visto che appena il biondo entrò in classe, Jinhong si fermò di colpo e si girò annoiato verso la figura che lo stava pedinando a distanza.

Ovviamente lo aveva sempre saputo, ma avendo vicino Taehyung non aveva potuto dire una parola.

< Cosa c'è ora Hongseob? > chiese scocciato Jinhong.

< Quell'umano non mi piace. É sempre circondato da vampiri, dovresti stargli lontano >

< Non ci penso neanche, hai sentito che buon profumo emana? Non vedo l'ora di assaggiarlo >

< Per favore Jinhong stai attento, non ho voglia di avere tre vampiri centenari alle calcagna >

< Ohh che tenero, ti stai preoccupando per me? > chiese Jinhong, avvicinandosi al corvino e scompigliandogli dolcemente i capelli.

< Ma figurati, sarebbe solo una seccatura, ecco tutto > dissi il corvino, lasciandosi però accarezzare da Jinhong.

< Sei proprio uno tsundere Hongseob >

Il corvino lo guardò confuso.

< Daiii tre anni in Giappone e non hai ancora imparato niente? Vuol dire che ti comporti da duro, ma in realtà sei un tenerone >

< Non dire cavolate, se mai lo sarai tu > esclamò Hongseob imbarazzato.

< Oh no no, io sono uno yandere. Carino e coccoloso fuori, ma dentro? Chi lo sa >

Gli occhi scuri di Jinhong brillarono improvvisamente, prendendo una sfumatura scarlatta.

Hongseob non seppe come controbattere, lo sapeva benissimo come quel piccolo e tenero ragazzino poteva diventare, se non otteneva quello che voleva.

KANGSHINMU  강신무Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora