"TU NON L'HAI FATTO VERAMENTE, COME, CHE CAZZO, ODDIO, MA"

Poi Jungkook pensò bene di dargli il colpo di grazia finale, mettendo il pollice sporco di cioccolata tra le sue labbra, il tutto mentre fissava Taehyung dritto negli occhi.

Il biondo pensò che in quel momento sarebbe davvero morto definitivamente.





< Taehyung siamo arrivati > cantilenò tutto felice Jungkook.

Il biondo non gli rispose.

< Taehyung >

< Tae >

< Taetae >

Jungkook pensò di usare un altro approccio.

< Non sarai ancora arrabbiato per quel bacietto, vero? > sussurrò all'orecchio dell'umano.

Il biondo spalancò gli occhi e poi si allontanò velocemente dal moro.

< Quale bacio? Non so di cosa tu stia parlando >

< Vuoi che ti schiarisca la memoria? > chiese Jungkook di nuovo a pochi passi da lui.

< NO GRAZIE > esclamò forse troppo ad alta voce il biondo.

Molte teste si girarono nella loro direzione e lo guardarono male.

< Ti devo ricordare che siamo in un posto pubblico Taehyung? Non ti puoi mettere ad urlare così all'improvviso > lo rimproverò Jungkook, mentre tentava di trattenere un sorriso.

"Dopo tutte le maledizioni che gli ho lanciato sono sorpreso del fatto che sia ancora vivo e vegeto davanti ai miei occhi" pensò Taehyung tra sé e sé.

< Sentiamo dove siamo? > chiese il biondo, vedendo davanti a sé un enorme edificio.

Jungkook aprì la porta e aspettò che Taehyung varcasse la porta.

Il biondo lo guardò confuso, ma comunque non protestò.

Quando attraversò la soglia sentì il moro mormorare qualcosa.

< Prima le signore >

E Taehyung era pronto davvero a picchiarlo di santa ragione, fino a quando non si rese conto del posto in cui si trovavano.

Gli occhi si spalancarono di colpo, così come la bocca, troppo sorpreso per pronunciare qualsiasi cosa.

< Se continui a stare così ti entreranno le mosche in quella bocca o qualcos'altro di molto peggio, raggio di sole > esclamò Jungkook al suo fianco.

Taehyung cercò di darsi un contegno e poi, dopo aver accuratamente ignorato il commento del moro, lo guardò fisso negli occhi.

< Mi hai portato in una galleria d'arte? >

< Te l'ho detto che ti sarebbe piaciuto >

< Ma come facevi a..? >

< Fra un po' ti porti quel blocco da disegni persino in bagno e poi il ritratto che mi avevi fatto era davvero bello, quindi ho solo messo insieme le due cose >

< Sono sorpreso Jungkook, non me lo sarei mai aspettato da te >

Taehyung era stato tutto il giorno spaventato da quello che il vampiro gli avrebbe potuto chiedere come favore, invece l'unica cosa che Jungkook gli aveva fatto era stato quello di  costringerlo a seguirlo in quel misterioso viaggio, che alla fine si era rivelato essere solo un posto amato dal biondo.

Sorpreso era una parola riduttiva per quello che Taehyung sentiva in quel momento.

< Come sei malfidente... chissà cosa avevi pensato ti volessi fare > rise il moro.

Jungkook non sentì nessuna risposta provenire dal biondo e allora si voltò nella sua direzione, trovandolo ancora bloccato sul posto, come congelato.

< Adesso andiamo, non vorrai perdere altro tempo, vero raggio di sole? >

Il biondo lo guardò malissimo, ma comunque non se lo fece ripetere due volte e come una furia si diresse verso la mostra.


Il viaggio di ritorno fu piuttosto silenzioso, Taehyung non sapeva come comportarsi. Per quella giornata il moro gli aveva riservato davvero troppe sorprese, sottolineiamo non tutte positive, ma nel complesso si era comportato meglio di quanto il biondo si sarebbe aspettato.

"Jungkook oggi sembrava quasi umano" pensò Taehyung, mentre affondava di più la testa nel sedile.

Intorno a lui il cielo si era scurito molto, segno che il sole era tramontato già da qualche ora, solo i lampioni illuminavano malamente la strada che stavano percorrendo.

Gli occhi cominciarono a farsi pesanti e il lieve movimento della macchina, fece cadere il biondo in uno stato di semi veglia.

Prima di addormentarsi del tutto dalle sue labbra uscirono poche parole, che solo grazie al suo finissimo udito, il moro riuscì a captare.

< Per oggi, grazie mille Jungkook >

Il vampiro guardò curioso nella direzione del biondo, ma lui si era già addormentato, la sua testa andò a sbattere contro il finestrino e un piccolo tonfo risuonò nel piccolo abitacolo.

Jungkook trattenne una risata e con una mano portò la testa di Taehyung di nuovo contro il sedile.

Nonostante stesse guidando, non era davvero un problema per lui prestare attenzione ad altro, oltre che la visuale davanti a lui.

La sua mano rimase ancora per qualche minuto sulla testa del biondo, scompigliando delicatamente quei soffici capelli color dell'oro, poi scese ad accarezzare una guancia, fino a sfiorare con un dito le tempie, il piccolo naso e a fermarsi sulle sue labbra, che poche ore prima aveva avuto il piacere di assaggiare.

Era convinto che quella non sarebbe stata l'unica volta, quindi aveva deciso di andare piano con lui, non voleva affrettare le cose.

Lo sapeva che non aveva sbagliato a scegliere Taehyung, ogni suo più piccolo tratto, ogni sua minuscola caratteristica gli portava alla mente sempre e solo una persona: lei, Sun-hi.

Erano così simili che quasi facevano impressione, ma per Jungkook questo, altro non era che una fantastica sorpresa.

< Presto sarai completamente mia Sun-hi, ops volevo dire Taehyung > esclamò felice, prima di allontanarsi e tornare alla guida.




Spazio "autrice":

Ciao ragazze, spero di non avervi fatto aspettare troppo per questo capitolo.

Cerco sempre di essere il più veloce possibile ad aggiornare, ma poi ogni volta dopo averlo revisionato cento volte il capitolo, non sono mai soddisfatta del risultato ottenuto.

Rileggendo poi i capitoli precedenti ho trovato un sacco di errori e io mi chiedo cosa avevo al posto degli occhi prima di pubblicarli... Ma va beh, quando avrò abbastanza tempo e soprattutto voglia gli sistemerò e cercherò di rendergli almeno un po' più presentabili.

Come mia solita frase di chiusura spero che il capitolo vi sia piaciuto, vi ringrazio tantissimo a tutte voi che mi seguite così strenuamente, non riesco ancora a crederci, quante alcune di voi siano così carine con questa "storia".

Vi adoro,

A prestoo

KANGSHINMU  강신무Kde žijí příběhy. Začni objevovat