< Taehyung non c'è bisogno di mentirmi, stamattina avevi pure gli occhi arrossati > continuò Jungkook, avvicinandosi di più al volto del biondo.

"Okay, tutto ciò sta diventando davvero imbarazzante"

< Non sono affari che ti riguardano e adesso scusami, ma devo finire i compiti di matematica >

Velocemente riuscii a sfuggire dalla presa di Jungkook e a scappare da quella cucina.

La situazione stava prendendo una piega davvero strana.

Dall'altra parte Jungkook si appoggiò al ripiano della cucina, dove qualche secondo prima c'era stato Taehyung e finalmente poté sfoggiare il suo sorriso, che a fatica aveva tentato di trattenere per tutto questo tempo.

Sapeva che non sarebbe stato difficile far cadere Taehyung ai suoi piedi, ma non avrebbe mai pensato, che sarebbe stato così facile.

Di certo il leggero rossore sulle guance dell'umano, non era passato inosservato a Jungkook.

"Non ho bisogno del controllo mentale, per saper manipolare le emozioni umane" pensò il moro soddisfatto di sé, mentre usciva dalla cucina.








Taehyung aveva bisogno di una doccia fredda e subito, anzi, visto che non avevano una doccia, anche un bagno andava bene, l'importante era che si lavasse, ora.

Velocemente riempì la vasca, si spogliò e si butto nell'acqua. Poi con il sapone, cercò di togliere quella sensazione del tocco di Jungkook dal suo viso, ma con tutta la tenacia che ci mise a strofinarsi la faccia, la sensazione era ancora là, calda, pulsante e non voleva abbandonarlo.

Un Jungkoook stronzo era in grado di gestirlo, un Jungkook assetato di sangue abbastanza, ormai ci era abituato, ma un Jungkook dolce e gentile, quello no, non era psicologicamente pronto a vederlo nella vita reale, almeno non con lui.

"Ma che cazzo gli era preso? E io perché non sono riuscito a controbattere nulla, come il mio solito?" si chiese Taehyung, schizzando qua e là gocce d'acqua sul pavimento.

"Avanti Taehyung, smettila di fare il bambino e affronta la situazione come un vero uomo, non farti intimorire da quell'essere" cercò di farsi coraggio lui, ma poi l'immagine del tocco leggero sulla sua guancia si impresse ancora di più nella sua mente e non poté che arrossire a dismisura.

"Sei davvero una ragazzina in piena crisi ormonale Kim Taehyung" pensò lui sconfitto, affondando la testa di più nella acqua della vasca.







Un ora dopo essersi lavato e vestito, era in sala da pranzo a gustarsi un'anatra all'arancia.

Lui non l'aveva mai assaggiato, perché avrebbe dovuto mangiare una povera paperella indifesa?

A detta di Jin però, era un piatto prelibato della cucina francese, quindi non poté fare altro che assaggiarlo e anche se gli dispiaceva un po' per l'anatra, era davvero squisita.

I vampiri intorno a lui invece, avevano optato per un semplice calice, ripieno di un liquido scuro.

Sì, Taehyung avrebbe evitato di commentare e sì, si sarebbe fatto gli affari suoi.

Quando ebbe finito si schiarì la voce e in un attimo vide tre paia di occhi puntati su di lui.

"Ok, è arrivato il momento di chiederlo, spero solo di trovare le parole giuste" pensò il biondo.

< Ecco, un mio amico aveva bisogno di aiuto nei compiti e mi ha chiesto se oggi potevo andare da lui e passare la notte lì e beh volevo dire... >

KANGSHINMU  강신무Where stories live. Discover now