< Non credo che sei nella posizione di poter dire qualcosa in merito, visto che tu ti stai tenendo un umano tutto per te... Perché non condividi? >

Taehyung provò pietà per quel ragazzo o ragazza, che era caduto malevolmente sotto il mirino del crudele vampiro.

< Non sono mai stato così generoso > ribatté Yoongi.

< Visto? Tu tieniti il tuo umano, io il mio >

"Mio?" pensò Taehyung, mentre un piccolo sorriso spuntò sul suo volto.

"Aspetta che cazzo sono felice? Mica sono un oggetto" si rimproverò subito, scacciando via quel pensiero dalla sua mente.

Velocemente si staccò dalla presa di Jungkook e si diresse verso la porta.

< Quante volte ve lo devo dire che gli umani non sono qualcosa che potete possedere? E io non ti darò proprio niente, né a te - disse indicando Yoongi - e né a te > continuò, indicando stavolta Jungkook.

Dopo di che uscì di casa e sbatté forte la porta alle sue spalle.

< E dire che lo stavo pure difendendo > borbottò il moro offeso.

< Finché non lo tocchi non sarà mai tuo e tu sai quanto io possa diventare egoista > disse Yoongi, ghignando.

< Perché lui? Potresti avere tutti quelli che vuoi... Perché proprio lui? > chiese esausto il moro, guardando Yoongi.

< Perché lo vuoi tu > rispose semplicemente l'altro.

< Io non lo voglio >

< Oh si che lo vuoi, lo hai voluto dalla prima volta che hai posato lo sguardo su di lui e io voglio capire il motivo del tuo improvviso attaccamento verso un semplice umano >

< Non so di cosa stai parlando >

Jungkook finse di non capire.

< Perfetto, lo scoprirò con i miei metodi > concluse Yoongi, sparendo dalla vista del moro.

Jungkook sbuffò pesantemente e poi uscì anche lui dalla casa, dirigendosi a velocità sicuramente non umana verso la scuola.









Come volevasi dimostrare, Taehyung arrivò a scuola in ritardo.

Velocemente si cambiò le scarpe e poi si diresse verso la sua classe, sperando che il professore non fosse ancora arrivato. Sfortunatamente trovò la porta chiusa e si maledì di nuovo per non aver impostato la sveglia.

Bussò alla porta e aspettò paziente che l'insegnante gli desse il permesso di entrare.

Appena mise un piede dentro l'aula si beccò subito un piccolo ammonimento da parte del docente, visto che comunque era raro che lui facesse ritardo.

Arrivare precisamente al suono della campanella e buttarsi a peso morto sulla sedia per la maratona appena fatta per arrivare in orario, era una cosa assolutamente da lui, ma mai in ritardo.

Mentre si dirigeva verso il suo banco, vide con la coda dell'occhio Jungkook seduto in fondo alla stanza, che diligentemente prendeva appunti e ci mancò poco che lo insultasse davanti a tutta la classe.

"Quanto vorrei anch'io la super velocità in questi momenti" pensò, dopo essersi seduto al suo posto.

Guardò alla sua destra e si accorse che la sua vicina era stranamente assente.

"Beh almeno non ci sarà nessuno a tormentarmi con stupidi discorsi senza senso"

La lezione di scienze passò lentamente, l'insegnante era davvero noioso e quando la campanella suonò, tutti i ragazzi non poterono che esultare mentalmente.

KANGSHINMU  강신무Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora