Pinocchio

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Attenzione! Questa storia vi rovinerà l'infanzia. Non sto scherzando. Quindi se siete fifoni o timorosi evitate di leggere. Non voglio prendermi alcune responsabilità. Grazie.

Tutto ha inizio quando, nella propria bottega, il falegname mastro Ciliegia si rende conto che il ciocco di legno che si sta accingendo a lavorare per ricavarne la gamba di un tavolino è animato e in grado di parlare. Spaventato da questa situazione, mastro Ciliegia decide dirifilare il legno incantato al suo amico Geppetto, desideroso di costruirsi un burattino per riuscire a guadagnare qualcosa.
È grande la sorpresa di Geppetto quando viene a conoscenza del fatto che il proprio burattino può muoversi e parlare; eppure Pinocchio – questo il nome che viene dato al burattino – evidenzia subito la propria inclinazione a compiere delle marachelle e a disubbidire al papà, che pur lo tratta come ciò che di più prezioso ha.
È così che, sulla via per andare a scuola, Pinocchio si imbatte nel Gran Teatro dei Burattinidove si guadagna le ire del proprietario del teatro, Mangiafuoco, per aver interrotto lo spettacolo. Desideroso di gettarle il burattino di legno tra le fiamme, Mangiafuoco riesce ad intenerirsi alle richieste di Pinocchio e decide di donargli 5 monete d’oro affinché torni a casa da Geppetto.
L’ingenuità del burattino si rende ben manifesta quando sulla propria strada incontra due temibili truffatori, il Gatto e la Volpe, che convincono con la menzogna Pinocchio a piantare il proprio denaro al Campo dei Miracoli al paese dei Barbagianni affinché questo si moltiplichi. Intenzionati a derubarlo, il Gatto e la Volpe si travestono da assassini, inseguono il povero burattino e, una volta acciuffato, lo impiccano alla Quercia grande.
Pinocchio viene salvato dall’intervento di una Bambina dai capelli turchini che si rivela essere una fata. Curato e accudito da quest’ultima, il burattino inizia a raccontare le proprie vicende ma vede il suo naso allungarsi sempre più: la fata gli spiega che è la diretta conseguenza delle bugie che sta raccontando e, in attesa dell’arrivo di Geppetto, gli propone di rimanere lì a vivere con lei.
Dopo essersi fatto nuovamente derubare dal Gatto e dalla Volpe e aver subito altre disavventure, Pinocchio promette alla Fata turchina di seguire la retta via, così da poter diventare un bambino vero. Il giorno prima della tanto agognata trasformazione, Pinocchio decider però di seguire il suo amico Lucignolo nel Paese dei Balocchi, un luogo speciale dedicato solamente alla baldoria e al divertimento.
Passati 5 mesi nella più totale baldoria del Paese dei Balocchi, Pinocchio si trasforma in un asino, così come tutti i ragazzi che hanno deciso di vivere in quel luogo. Venduto prima ad un impresario da circo e poi ceduto a un compratore che vorrebbe usarne la pelle per realizzarne la membrana di un tamburo, Pinocchio viene gettato nell’acqua con l’intento di essere affogato. Liberato del proprio involucro asinino da alcuni pesci mandati dalla Fata turchina, torna così ad essere un burattino e fugge a nuoto. Nel mare viene però inghiottito da un Pesce-cane, lo stesso che due anni prima aveva mangiato anche Geppetto. Padre e figlio si ritrovano così all’interno della pancia dell’animale, dalla quale riescono a fuggire grazie ad un tonno.
Completamente cambiato da questa serie di esperienze che ha vissuto, Pinocchio decide di mettersi a lavorare per aiutare Geppetto a curarsi e inizia a studiare da autodidatta. Venuto a sapere che la Fata turchina è gravemente malata e ricoverata in ospedale, il burattino decide di andare a trovarla, donandole le proprie quaranta monete. Finalmente maturo, Pinocchio viene così trasformato in un bambino vero.

Un attimo solo, volevo solo dirvi che per queste favole non metterò le fan art, così velocizziamo coi tempi e riesco ad aggiornare anche gli altri libri. Mi dispiace ma sono costretta.
Siao.
Olimpy

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