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La ragazza sentì un rumore e si rimise tra le coperte spaventata, al buio non vedeva.
Chi poteva essere qui? Solo lei e Nightmare conoscevano la strada.

«È permesso? (T/n), sei qui?»

La giovane riconobbe la voce.

«D-Dream?» lo chiamò timidamente.

«Uh? (T/n) sei qui?»

«Si! Sono qui!» urlò felice senza un apparente motivo, e si ricordò che invitarlo a venire senza specificare il luogo con quel buio era abbastanza inutile.

«C'è buio, dove sei?» domandò, dalla voce (t/n) capiva che era vicino.

Uscì dalla sua camera, e sentì un verso di stupore dal principe al sentire la porta aprirsi.
Prese una candela e la accese, illuminando una piccola parte.
Dream notò quella fiammella e si affettò a raggiungerla.

«(T/n)! Ma che ci fai qui?» chiese abbracciandola preoccupato per lei.

La ragazza arrossì di imbarazzo, un po' irrigidita da quel gesto improvviso.

«Che ci fai tu qui! Come hai trovato questo posto?» chiese un po' nervosa.

«È una lunga storia. Ma non ho tempo per spiegartela. Possiamo parlare seriamente?»

La ragazza lo fissò in modo strano.

«Certamente, andiamo in giardino, c'è luce lì.»

I due rifecero la strada con la candela accesa, per non perdersi in nessun modo, e riuscirono ad uscire.
Fuori c'era il sole, quel castello non era di quel paesino, perciò le disgrazie non lo colpivano.
Sembrava mattina, eppure la ragazza era tornata il pomeriggio tardi, al tramonto.
Forse aveva davvero dormito, e quello era il giorno dopo.

«Ascolta.» si fece serio, e la cosa mise un po' di angoscia alla giovane.

«Ho riflettuto molto a quello che mi hai detto ieri, ed hai ragione. Ma se non lo uccideranno, l'ultima mela cadrà, e la maledizione soccomberà per sempre su lui e su tutto il villaggio. Mi odieranno, ma almeno ti renderei felice. Quindi...se questa disgrazie devono durare per sempre, io dovrò farmi più forte, e per farmi più forte, devo diventare Re.»

Si fermò e sospirò.
Si girò verso di lei e le prese le mani.
La ragazza non aveva parole, non capiva dove volesse arrivare.

«E per diventare Re devo sposarmi, ma non ho mai trovato nessuno adatto a me, ma tu sei così bella e gentile, così semplice e dolce...» il principe mentre parlava le scostò una ciocca di capelli dal viso.

(T/n) era impietrita con il cuore in gola.

«Dunque ti propongo un patto. Io lascio libero Nightmare, se tu acconsentirai a sposarmi. Te lo farò vedere quando vorrai, accetterò ogni tuo desiderio, ma ti prego, riuscirai mai a darmi in futuro lo stesso amore che provi per lui?»

La ragazza stette zitta e si incupì di botto.
Stava provando troppe sensazioni di colpo, si sentiva male.

«(T-T/n) stai bene?» chiese preoccupato dalla sua reazione.

«I-Io...» (t/n) si fece prendere dal panico, e andò in iper ventilazione.

Non riusciva a respirare bene.
Lei voleva salvare Nightmare, ma il matrimonio era un incubo per lei.
Un matrimonio obbligatorio, era stata la sua condanna, era il motivo per cui era scappata, era la sua tortura.
E lui le stava chiedendo di sposarla per un patto, per una specie di ricatto.
Non riusciva a dare una risposta.
E svenne, svenne sulle braccia di Dream, che si prese un colpo per ciò.

«ODDIO! (T/n), (t/n) svegliati!» la intimò il giovane principe reggendola.

La prese in braccio e la portò nella sua stanza.

-Monster- [Nightmare x Reader]Where stories live. Discover now