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La giornata era scorsa in modo tranquillo, nulla di speciale, ma fortunatamente neanche niente di brutto.
Era ormai sera, e Nightmare stava accompagnando (t/n) nella sua camera.
Una volta arrivati la ragazza abbassò la maniglia ed aprì la porta.

«Buonanotte signorina.» il mostro simulò un inchino che provocò una leggera risatina da parte della ragazza.

«A te.» rispose semplicemente e si chiuse la porta alle spalle.

La giovane si cambiò mettendosi un qualcosa di comodo come pigiama.
Poi, con lo sguardo cercò il carillon e lo accese di nuovo, provocando ancora quella melodia che tanto la calmava, ma allo stesso tempo le faceva pensare.
Perché stava ancora in quel castello?
Se avesse perso, non avrebbe più rivisto la luce.
E se lei non riuscisse ad innamorarsi di Nightmare?
Doveva smettere di provare una certa simpatia, o forse qualcosa di più per lui, aveva ancora tempo.
Però in fondo, poteva benissimo scappare quando voleva, aveva solo vent'anni, aveva tutta la vita davanti a sé, e se ne ha solo una, voleva veramente sprecarla così? Per qualcuno che neanche conosceva?
Eppure non riusciva ad abbandonarlo.
Sentiva che...lui aveva bisogno di qualcuno, e nessuno gli aveva mai dato quell'affetto.
A (t/n) era sempre stata a cuore la felicità degli altri, se poteva fare qualcosa per migliorare la giornata a una persona, anche per fargli solo spuntare un sorriso, la faceva.
Per lei valeva tanto.
Sapeva come ci si sentiva a non avere nessuno, e non voleva che qualcun'altro dovesse patire ciò che aveva patito lei.
Nessuno lo merita, nemmeno il peggiore dei mostri.
Dentro l'anima siamo tutti deboli, umani o meno, tutti abbiamo dei sentimenti, e di questo (t/n) ne era convinta.
Si affacciò di nuovo alla grande finestra ad osservare il giardino sotto di lei.
Poi, scorse una figura muoversi tra i fiori.
Si accigliò e notò Nightmare camminare da solo, sembrava afflitto da qualcosa.
Sarebbe voluto scendere da lui per fargli compagnia, ma qualcosa le diceva che era meglio lasciarlo stare.
Ma lui la vide ugualmente, mentre con un braccio si temeva il mento, e i suoi capelli morbidi le ricadevano davanti contornandole il viso.
Il mostro sorrise involontariamente a vederla, era così bella anche di notte.
Lei lo salutò con un cenno e lui le lanciò un bacio, facendo arrossire la ragazza.
La canzone finì, e lei chiuse la finestra mettendosi a letto.
Dopo poco si addormentò.
Nightmare rimase ancora a camminare, sentendosi un po' vuoto e solo.
Poi, il suo sguardo cadde su una rosa bianca.
Le ricordò tanto la ragazza, così la raccolse e la sfiorò leggermente sempre più incantato da essa.
Rientrò con essa in mano, il silenzio regnava.
Molto lentamente si avviò verso la stanza della giovane, e silenziosamente aprì la porta.
In punta di piedi le lasciò sul comodino il fiore e si mise a guardarla.
Era così dolce e indifesa, eppure il suo caratterino forte e deciso non gli faceva pensare ciò.
Le scostò una ciocca di capelli dal viso e gli lasciò un leggero bacio sulle labbra.
Non sapeva perché lo aveva fatto, sentiva di dovere e basta, e di colpo si sentì diverso.
Che la maledizione si stesse spezzando?

-Monster- [Nightmare x Reader]Where stories live. Discover now