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(T/n) e Nightmare passeggiavano ancora una volta per il castello.
La ragazza non capiva.

«Quindi...che ti va di fare?» chiese vagante mettendo le braccia dietro la schiena.

«Stiamo passeggiando.» rispose senza girarsi a guardarla.

«Ma è noioso.» sbuffò, e stavolta il mostro si girò.

«Cosa vorresti fare in un posto del genere?» domandò come se la risposta fosse ovvia.

«Non vorresti uscire in giardino? E poi perché tieni le tende delle finestre chiuse anche di mattina? Come fa ad entrare la luce sennò?»

Il mostro la guardò in modo strano, come se quello che aveva appena detto fosse stata una bestemmia.

«Tu fai troppe domande.» tagliò corto Nightmare rigirandosi per guardare davanti a lui.

«E tu non mi rispondi mai.» (t/n) si fermò incrociando le braccia, e quando il mostro lo notò fece lo stesso.

Poi, si girò verso di lei.

«Se proprio ci tieni a saperlo, te lo dirò. Ad una condizione.» alzò l'indice per sottolinearne il senso.

«E sarebbe?» domandò la ragazza impaziente.

«Se io ti parlo di me, è giusto che tu faccia lo stesso. È un modo per conoscersi meglio, non trovi?»

Non sembrava proprio un tono gentile e vero, più un sottile sarcasmo, ma la ragazza con un sorrisetto beffardo accettò.

«Beh, devi sapere che da quando sono un mostro, la luce solare mi fa male, molto male. Brucia. Per questo esco solo di notte.»

(T/n) non sapeva cosa dire, per lei tutto ciò era strano e nuovo, rimaneva solo scioccata.

«Deve essere brutto...» disse a bassa voce, ma abbastanza alta da farsi sentire.

«I primi tempi si, poi, ci si abitua. Ora tocca a te.» si avvicinò a lei il mostro.

«Cosa vuoi sapere?» chiese (t/n) rimanendo immobile sul posto, mentre vedeva Nughtmare camminare lentamente verso di lei.

«Per esempio...» sussurrò ormai a pochi centimetri dalla sua faccia, e poi abbassò lo sguardo, puntandolo verso il suo petto, e la ragazza fece lo stesso seguendo il suo movimento.

Poi con tre dita prese la collana di (t/n), che sussultò a quel gesto, aveva paura che chiunque la toccasse potesse romperla.

«Parlami di questa collana. È molto interessante.»

Sebbene stesse morendo dall'imbarazzo da quella vicinanza, la giovane evitò il suo sguardo che sembrava penetrarle le ossa e spiegò.

«Me la regalò mio padre per il mio sesto compleanno. Mi disse che questo colore rappresentava la mia caratteristica dominante, la mia anima, e mi spiegò anche che ogni colore ne ha una. Io sono (c/a), ovvero (t/c). Io non riesco a separarmene, vale molto per me. So che sembra stupido ma...»

«Non lo è, anzi, è una cosa...bella, credo. Io non ho mai avuto genitori come i tuoi.»

«Neanche io ho avuto una famiglia fortunata...e una vita rose e fiori.» sorrise tristemente (t/n) al ricordo.

«E che fine ha fatto tuo padre? Hai abbandonato la tua famiglia così giovane? Non sei sposata?» cominciò a chiedere a raffica Nightmare per la prima volta nella sua vita veramente interessato.

«Ehi ehi! Calma! Non mi è consentito rispondere ad altre domande. Tu mi hai detto una cosa su di te, e io ho fatto lo stesso. Un giorno io saprò più di te e tu saprai più di me.» lo zittì con un dito sulle labbra la ragazza sorridendo, stavolta dalla felicità.

-Monster- [Nightmare x Reader]Where stories live. Discover now